Nel Nuovo testamento ci sono 21 epistole, si tratta di una forma letteraria molto usata per comunicare alle chiese e alle persone, messaggi di edificazione, di chiarificazione e di correzione.
Anche le epistole di Paolo presentano le caratteristiche generali e stilistiche delle lettere di quel periodo storico, a distanza di secoli anche noi quando comunichiamo per lettera adoperiamo lo stesso schema.
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Saluti e riconoscimenti.
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Messaggio.
Saluti ad amici comuni e a parenti e saluti da amici comuni.
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Le epistole di Paolo si suddividono generalmente in tre gruppi.
Lettere scritte durante i viaggi missionari: I e II Tessalonicesi, Galati, I e II Corinzi, Romani.
Lettere scritte durante la prigionia a Roma: Efesini, Filippesi, Colossesi, Filemone.
Lettere scritte dopo la prima incarcerazione: I e II Timoteo, Tito.
La lettera ai Romani è composta nei tre mesi in cui l'apostolo soggiorna a Corinto nel corso del suo terzo viaggio missionario. La lettera è trasmessa a Roma tramite Febe che è diacono nella chiesa di Cencrea. (Atti 18;18 Romani 16;1 I Corinzi1;14).
La lettera è scritta da Terzio (Romani 16;22) ed è firmata da Paolo (Romani 1;1) mentre è ospite a casa del suo convertito Gaio (Romani 16;23) E' l'inverno del 56 o del 57 d.C.
Sono almeno 10 anni che l'apostolo Paolo è nel campo missionario dell'evangelizzazione dei territori gentili. Ha solcato più volte il Mar Egeo e ora che le chiese sono state fondate e stabilizzate i suoi occhi si volgono a considerare un nuovo terreno di missione, la Spagna. Prima di partire con questa impresa, per la quale ha bisogno della collaborazione attiva dei fratelli romani, egli ha ancora alcuni affari da completare (Romani 15,28). Paolo ha raccolto la colletta per i poveri della chiesa di Gerusalemme ed ora la deve consegnare, cosa che gli comporterà alcune peripezie (Romani 15;31). E' suo desiderio visitare i fratelli della chiesa (Romani 1;10-13) e impartire loro alcuni doni spirituali (Romani 1,11 e 15;29).
Non tutti i progetti dell'apostolo si realizzeranno, infatti non arriverà a Roma che dopo tre anni e non come turista ma come prigioniero (Atti 21;17-25;12 Atti 28;16-30).
Giovanni Albani