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Simboli - B

Ultimo Aggiornamento: 31/01/2014 18:46
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30/01/2014 15:15

Bestia – (11, 7)
Il termine è generalmente usato per indicare una forza ostile a Dio e, ovviamente, viene dall’abisso, inteso comunemente come residenza del male. In questo contesto è da intendere come generica forza del male che si oppone all’azione degli uomini di Dio e non è identificabile con nessuna particolare realtà umana storica. Diverso il discorso, invece, per quanto riguarda le due bestie del cap 13 (vedi voci relative), le quali sono identificabili storicamente.


Bestia dal mare – (13, 1)
Le caratteristiche di questa bestia sono la somma di quelle che il profeta Daniele attribuisce alle quattro bestie della sua profezia (Daniele 7, 4-6). E come Daniele, nella sua profezia, indica con le bestie altrettanti imperi, così Giovanni vuole indicare l’Impero Romano. Con la frase “una delle sue teste ferita a morte” (13, 3) viene indicata, molto probabilmente, l’uccisione di Giulio Cesare, il quale aveva riunificato sotto la sua suprema autorità tutti i possedimenti romani e la cui morte aveva gettato nel caos il vastissimo impero. Augusto, però, rimediò la situazione dando all’impero ancor maggiore unità e potenza, al punto che una grande meraviglia, per questa specie di rinascita, era più che giustificata.

Bestia dalla terra – (13, 11)
Appare come “propagandista” della prima bestia: e chi, più dell’Imperatore, può essere “propagandista” dell’Impero? Viene dalla terra così come l’uomo è stato formato dalla “polvere della terra” (Genesi 2, 7). E anche il suo numero è “un numero d’uomo” e cioè 666 (13, 18). E poiché si tratta di un imperatore, è chiaramente Nerone, il primo persecutore della chiesa, ad essere il più “gettonato”: infatti la somma dei numeri corrispondenti al suo nome sarebbe stata proprio 666. Tuttavia si può anche ragionare così: poiché il 7 è il numero della perfezione, cioè della completezza delle cose (che è propria solo di Dio e delle Sue cose), l’uomo, senza Dio, sarà sempre e comunque mancante pur essendo la più grande delle creature di Dio. Quindi un uomo potrà essere tre volte 6, ma non riuscirà mai, senza Dio, a essere 7. In seguito (16, 13 / 19, 20 / 20, 10) verrà chiamata “falso profeta” (vedi).
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30/01/2014 20:40

Cos’è questa strana bestia? La Bibbia stessa dà la risposta. Prima della caduta di Babilonia nel 539 a.E.V., il profeta ebreo Daniele ebbe delle visioni riguardanti bestie feroci. In Daniele 7:2-8 egli descrive quattro bestie che ascendono dal mare, la prima simile a un leone, la seconda a un orso, la terza a un leopardo, quindi “una quarta bestia, spaventevole e terribile e insolitamente forte . . . [che] aveva dieci corna”. Tutto ciò assomiglia moltissimo alla bestia selvaggia vista da Giovanni verso il 96 E.V. Anche questa ha le caratteristiche di un leone, di un orso e di un leopardo, e ha dieci corna. Qual è l’identità delle grosse bestie viste da Daniele? Egli dice: “Queste grosse bestie . . . sono quattro re che sorgeranno dalla terra”. (Daniele 7:17) Sì, quelle bestie rappresentano “re” o potenze politiche terrene.
4 In un’altra visione Daniele vede un montone con due corna che viene abbattuto da un capro con un grande corno. L’angelo Gabriele gliene spiega il significato: “Il montone . . . rappresenta i re di Media e di Persia. E il capro peloso rappresenta il re di Grecia”. Gabriele profetizza poi che il grande corno del capro sarebbe stato rotto e avrebbe ceduto il posto a quattro corna. Questo avvenne realmente più di 200 anni dopo, allorché Alessandro Magno morì e il suo regno fu diviso in quattro regni governati da quattro dei suoi generali. — Daniele 8:3-8, 20-25.
5 È quindi chiaro che l’Autore dell’ispirata Bibbia considera le potenze politiche della terra come bestie. Che specie di bestie? Un commentatore definisce la bestia selvaggia di Rivelazione 13:1, 2 una “belva”, e aggiunge: “Accettiamo tutte le caratteristiche insite in θηρίον [therìon, la parola greca tradotta “bestia”], come quella di mostro spietato, distruttore, terribile, vorace, ecc.”. Che descrizione calzante del sanguinario sistema politico mediante il quale Satana ha dominato l’umanità! Le sette teste di questa bestia selvaggia rappresentano sei grandi potenze mondiali menzionate nella storia biblica fino ai giorni di Giovanni — Egitto, Assiria, Babilonia, Media-Persia, Grecia e Roma — e una settima potenza mondiale che, secondo la profezia, sarebbe sorta in seguito. — Confronta Rivelazione 17:9, 10.
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30/01/2014 20:42

La bestia con sette teste che esce dal mare. Nella visione avuta dall’apostolo Giovanni e descritta in Rivelazione capitolo 13 esce dal mare una bestia selvaggia, con sette teste e dieci corna, simile a un leopardo, ma con le zampe di un orso e la bocca di un leone. È quindi composta di diversi dei simboli che compaiono nella visione delle quattro bestie di Daniele. Il dragone, identificato in Rivelazione 12:9 con Satana il Diavolo, le dà potere e autorità. (Ri 13:1, 2) Le sette teste (con dieci corna) di questa bestia la distinguono dalle bestie con una sola testa della visione di Daniele. Sette (e dieci) sono generalmente riconosciuti come simboli biblici di completezza. (Vedi NUMERO). Ciò è corroborato dall’estensione del dominio di questa bestia, che esercita autorità non su una sola nazione o gruppo di nazioni, ma “su ogni tribù e popolo e lingua e nazione”. (Ri 13:7, 8; cfr. 16:13, 14). A questo proposito un dizionario biblico osserva: “La prima di queste bestie [di Ri 13] unisce in se stessa le caratteristiche delle quattro bestie della visione di Daniele . . . Quindi questa prima bestia rappresenta le forze congiunte di tutti i governi politici contrari a Dio nel mondo”. — The Interpreter’s Dictionary of the Bible, a cura di G. Buttrick, 1962, vol. 1, p. 369.
La bestia con due corna. Poi Giovanni vede ascendere dalla terra una bestia con due corna come quelle di un innocuo agnello, ma che parla come un dragone, esercitando tutta l’autorità della prima bestia selvaggia, appena descritta. Essa ordina di fare un’immagine della bestia con sette teste che domina il mondo, obbligando tutti ad accettarne il “marchio”. — Ri 13:11-17.
Si ricordi che il montone con due corna di Daniele capitolo 8 rappresentava la duplice potenza medo-persiana. Naturalmente quella potenza era scomparsa da molto tempo all’epoca dell’apostolo Giovanni, e la visione che egli ebbe riguardava cose ancora future. (Ri 1:1) Dai giorni di Giovanni in poi sono esistite altre duplici potenze, ma fra queste si distingue per importanza e durata l’alleanza storica fra Gran Bretagna e Stati Uniti.
L’altra caratteristica notevole della bestia con due corna, quella di parlare come un dragone, ricorda la “bocca che proferiva cose grandiose” dello straordinario corno della quarta bestia di Daniele 7 (vv. 8, 20-26); mentre il fatto che “svia” gli abitanti della terra corrisponde alla frode praticata dal ‘fiero re’ descritto in Daniele 8:23-25. — Ri 13:11, 14.
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Età: 76
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31/01/2014 18:46

Re:
io.donna, 1/30/2014 8:42 PM:



Poi Giovanni vede ascendere dalla terra una bestia con due corna come quelle di un innocuo agnello, ma che parla come un dragone, esercitando tutta l’autorità della prima bestia selvaggia, appena descritta. Essa ordina di fare un’immagine della bestia con sette teste che domina il mondo, obbligando tutti ad accettarne il “marchio”. — Ri 13:11-17.
Si ricordi che il montone con due corna di Daniele capitolo 8 rappresentava la duplice potenza medo-persiana.

ma fra queste si distingue per importanza e durata l’alleanza storica fra Gran Bretagna e Stati Uniti.





Impossibile questa tua identificazione!!
Giovanni dice chiaramente, molto chiaramente che il numero della bestia dalla terra è NUMERO D'UOMO, quindi la bestia dalla terra è un uomo e precisamente l'imperatore Nerone.

Daniele ha finalità diverse da quelle di Giovanni.
L'apostolo sta dicendo che una potenza ben precisa (e non una fantomatica coalizione di potenze) e cioè l'Impero Romano in quel preciso momento storico, sta perseguitando e uccidendo i credenti in Cristo e tali credenti lo sanno benissimo, perchè lo vedono tutti i giorni. Giovanni vuole poi precisare che quell'Impero è usato da Satana proprio per distruggere la chiesa di Dio.
E' questo che i credenti di quel momento hanno bisogno di conoscere.
Ovviamente, il simbolismo delle due bestie potrà essere applicato ad altre organizzazioni politiche (la bestia dal mare) e ad altri uomini (la bestia dalla terra) a capo di tali organizzazioni politiche che sarebbero sorti nel futuro.

Ma in quel preciso momento storico Giovanni vuole dare delle certezze ai suoi fratelli perseguitati e se avesse veramente avuto per la testa la Gran Bretagna e gli Stati Unit non sarebbe stato di nessun conforto per i suoi fratelli perseguitati in quel momento.


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