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traduzione dal testo originale di Esodo 21 vers. 22 a 25 di Angelo Santo Lombardi

Ultimo Aggiornamento: 27/02/2014 21:13
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25/02/2014 12:39

uscire fuori, no aborto
ciao Fratellone mio Alfredo, mi sono permesso di entrare nei tuoi lavori, per vedere i tuoi studi, e ho trovato quello in cui parlavi a proposito dell'aborto.
non te la prendere, ma non sono daccordo sul fatto che l'aborto non è omicidio.
allora sono andato subito a tradurmi i versetti in questione dal testo originale in ebraico, e l'ho pubblicato.
quello che io vedo è questo: il soggetto in questione è la donna incinta, non una qualsiasi donna, dunque la disgrazia su una tale donna è: la perdita della vita di lei o del suo figlio;
infatti l'ammenda in soldi che riceve colui che la colpisce, la riceve per il solo fatto che l'ha colpita, a prescindere dal fatto che ci siano o no dei danni.
poi se ci sono dei danni, è il Signore che impone la punizione, che si legge nei versetti 23, 24, 25.
infatti in questa Scrittura non esiste il termine "aborto" ma "uscire fuori i suoi piccoli" che può anche essere tradotto: "uscire fuori i suoi figli" o "uscire fuori i suoi bambini". Dunque, se con il colpo ricevuto, accadeva solo che la donna partoriva prima i suoi figli, ma senza che accadesse alcuna disgrazia, tipo: la morte, o un qualsiasi altro tipo di incidente, la cosa si sarebbe conclusa con quella ammenda, altrimenti, come già detto, il Signore aveva stabilito la punizione.
ricordi anche riguardo a Giovanni il Battista? egli era ancora in pancia di sua madre quando udì la voce di Maria, ed egli gioì per aver sentito la voce della madre del suo Signore, Luca 1:44. che dici, se uno avesse fatto morire ciò che Elisabetta aveva in grembo, non avrebbe egli fatto un omicidio? io credo proprio di sì.
io credo che l'essere umano incominci la sua vita dal momento del suo concepimento, che è comunque voluto da DIO, chiunque dunque toglie la vita ad un feto, commette omicidio. anche in greco il termine "brefos" significa: feto, neonato, fanciullo, bambino.
ti voglio già ringraziare, perchè so che accetterai serenamente il mio punto di vista.
un abbraccio grandissimo in Cristo Gesù.
ti voglio bene, Fratellone mio!
Angelo Santo Lombardi
[Modificato da angelo santo 25/02/2014 12:48]
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25/02/2014 13:49

Re: uscire fuori, no aborto
angelo santo, 25/02/2014 12:39:

ciao Fratellone mio Alfredo, mi sono permesso di entrare nei tuoi lavori, per vedere i tuoi studi, e ho trovato quello in cui parlavi a proposito dell'aborto.
non te la prendere, ma non sono daccordo sul fatto che l'aborto non è omicidio.
allora sono andato subito a tradurmi i versetti in questione dal testo originale in ebraico, e l'ho pubblicato.
quello che io vedo è questo: il soggetto in questione è la donna incinta, non una qualsiasi donna, dunque la disgrazia su una tale donna è: la perdita della vita di lei o del suo figlio;
infatti l'ammenda in soldi che riceve colui che la colpisce, la riceve per il solo fatto che l'ha colpita, a prescindere dal fatto che ci siano o no dei danni.
poi se ci sono dei danni, è il Signore che impone la punizione, che si legge nei versetti 23, 24, 25.
infatti in questa Scrittura non esiste il termine "aborto" ma "uscire fuori i suoi piccoli" che può anche essere tradotto: "uscire fuori i suoi figli" o "uscire fuori i suoi bambini". Dunque, se con il colpo ricevuto, accadeva solo che la donna partoriva prima i suoi figli, ma senza che accadesse alcuna disgrazia, tipo: la morte, o un qualsiasi altro tipo di incidente, la cosa si sarebbe conclusa con quella ammenda, altrimenti, come già detto, il Signore aveva stabilito la punizione.
ricordi anche riguardo a Giovanni il Battista? egli era ancora in pancia di sua madre quando udì la voce di Maria, ed egli gioì per aver sentito la voce della madre del suo Signore, Luca 1:44. che dici, se uno avesse fatto morire ciò che Elisabetta aveva in grembo, non avrebbe egli fatto un omicidio? io credo proprio di sì.
io credo che l'essere umano incominci la sua vita dal momento del suo concepimento, che è comunque voluto da DIO, chiunque dunque toglie la vita ad un feto, commette omicidio. anche in greco il termine "brefos" significa: feto, neonato, fanciullo, bambino.
ti voglio già ringraziare, perchè so che accetterai serenamente il mio punto di vista.
un abbraccio grandissimo in Cristo Gesù.
ti voglio bene, Fratellone mio!
Angelo Santo Lombardi



La Bibbia non affronta mai specificamente il tema dell’aborto. Tuttavia, ci sono numerosi insegnamenti nella Scrittura che chiariscono abbondantemente che cosa pensa Dio dell’aborto. Geremia 1:5 ci dice che Dio ci conosce prima di formarci nel grembo. Salmi 139:13-16 parla del ruolo attivo di Dio nella nostra creazione e formazione nel grembo. Esodo 21:22-25 prescrive per chi provoca la morte di un bambino nel grembo lo stesso castigo di chi commette omicidio. Questo indica chiaramente che Dio considera un bambino nel grembo così come un essere umano pienamente sviluppato. Per i cristiani, l’aborto non è una questione legata al diritto di scelta della donna. È una questione di vita o di morte di un essere umano creato a immagine di Dio (Genesi 1:26-27; 9:6).

Per saperne di più: www.gotquestions.org/Italiano/aborto-Bibbia.html#ixzz2...




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26/02/2014 16:49

Re: uscire fuori, no aborto
angelo santo, 25/02/2014 12:39:

ciao Fratellone mio Alfredo, mi sono permesso di entrare nei tuoi lavori, per vedere i tuoi studi, e ho trovato quello in cui parlavi a proposito dell'aborto.
non te la prendere, ma non sono daccordo sul fatto che l'aborto non è omicidio.
allora sono andato subito a tradurmi i versetti in questione dal testo originale in ebraico, e l'ho pubblicato.
quello che io vedo è questo: il soggetto in questione è la donna incinta, non una qualsiasi donna, dunque la disgrazia su una tale donna è: la perdita della vita di lei o del suo figlio;
infatti l'ammenda in soldi che riceve colui che la colpisce, la riceve per il solo fatto che l'ha colpita, a prescindere dal fatto che ci siano o no dei danni.
poi se ci sono dei danni, è il Signore che impone la punizione, che si legge nei versetti 23, 24, 25.
infatti in questa Scrittura non esiste il termine "aborto" ma "uscire fuori i suoi piccoli" che può anche essere tradotto: "uscire fuori i suoi figli" o "uscire fuori i suoi bambini". Dunque, se con il colpo ricevuto, accadeva solo che la donna partoriva prima i suoi figli, ma senza che accadesse alcuna disgrazia, tipo: la morte, o un qualsiasi altro tipo di incidente, la cosa si sarebbe conclusa con quella ammenda, altrimenti, come già detto, il Signore aveva stabilito la punizione.
ricordi anche riguardo a Giovanni il Battista? egli era ancora in pancia di sua madre quando udì la voce di Maria, ed egli gioì per aver sentito la voce della madre del suo Signore, Luca 1:44. che dici, se uno avesse fatto morire ciò che Elisabetta aveva in grembo, non avrebbe egli fatto un omicidio? io credo proprio di sì.
io credo che l'essere umano incominci la sua vita dal momento del suo concepimento, che è comunque voluto da DIO, chiunque dunque toglie la vita ad un feto, commette omicidio. anche in greco il termine "brefos" significa: feto, neonato, fanciullo, bambino.
ti voglio già ringraziare, perchè so che accetterai serenamente il mio punto di vista.
un abbraccio grandissimo in Cristo Gesù.
ti voglio bene, Fratellone mio!
Angelo Santo Lombardi




Ciao Angelo, mi fa piacere rileggerti.
Immagino che tu sia d'accordo che fare nascere prematuramente un feto fosse, 3000 e rotti anni fa, morte certa per il feto stesso.
Allora non c'erano certamente le incubatrici o, che io sappia - ma se esistevano ti prego di farmele conoscere - delle metodologie atte a salvare la vita del prematuro.
Quindi il danno di cui parla il brano, e per cui il colpevole doveva pagare un'ammenda, non poteva essere altro che la perdita del figlio, che possiamo considerare matematicamente certa in quell'epoca.
Non ti pare?
Grazie, in ogni caso, per la traduzione.
Alfredo


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26/02/2014 23:39

uscire fuori, no aborto rep.
ciao Alfredone!
sono certamente daccordo con te, che la nascita prematura al di sotto dei 6 /7 mesi di gravidanza, fosse morte certa in quel periodo, ma lo è anche tuttora penso.
il punto, secondo me, è un altro, e cioè che la Scrittura non ci dice in quale momento della gravidanza accade questo, (nel caso sempre che fosse accaduta una tale vicenda), ma dice con chiarezza che se a causa del colpo ricevuto, la donna incinta partorisce senza che avvenga disgrazia, non vi è pena di morte, ma solo una multa, appunto per il colpo ricevuto, (e questa ammenda/multa è imposta dal marito) e non per la perdita del bambino. infatti è la perdita del bambino che costituisce una disgrazia, non un colpo ricevuto senza che accada nulla, non sei daccordo su questo? l'inganno, secondo me, sta nelle traduzioni pubblicate, che aggiungono: "altro danno" aggiungendo "altro", che non c'è affatto nel testo originale, facendo così supporre che un danno (in realtà la traduzione corretta per danno è disgrazia), sia la perdita del neonato, e il "vero" danno da punire, è la morte della donna. ma non dice questo la Parola di Dio. se noti, nel caso della mancata disgrazia, l'ammenda è imposta dal marito, nel caso invece di disgrazia, la punizione la stabilisce DIO.
ti ringrazio per la tua attenzione, Fratellone!
un abbraccio!
Angelo
[Modificato da angelo santo 26/02/2014 23:42]
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27/02/2014 17:36

Re: uscire fuori, no aborto rep.
angelo santo, 26/02/2014 23:39:

ciao Alfredone!
sono certamente daccordo con te, che la nascita prematura al di sotto dei 6 /7 mesi di gravidanza, fosse morte certa in quel periodo, ma lo è anche tuttora penso.
il punto, secondo me, è un altro, e cioè che la Scrittura non ci dice in quale momento della gravidanza accade questo, (nel caso sempre che fosse accaduta una tale vicenda), ma dice con chiarezza che se a causa del colpo ricevuto, la donna incinta partorisce senza che avvenga disgrazia, non vi è pena di morte, ma solo una multa, appunto per il colpo ricevuto, (e questa ammenda/multa è imposta dal marito) e non per la perdita del bambino. infatti è la perdita del bambino che costituisce una disgrazia, non un colpo ricevuto senza che accada nulla, non sei daccordo su questo? l'inganno, secondo me, sta nelle traduzioni pubblicate, che aggiungono: "altro danno" aggiungendo "altro", che non c'è affatto nel testo originale, facendo così supporre che un danno (in realtà la traduzione corretta per danno è disgrazia), sia la perdita del neonato, e il "vero" danno da punire, è la morte della donna. ma non dice questo la Parola di Dio. se noti, nel caso della mancata disgrazia, l'ammenda è imposta dal marito, nel caso invece di disgrazia, la punizione la stabilisce DIO.
ti ringrazio per la tua attenzione, Fratellone!
un abbraccio!
Angelo



Ciao Angelo, ti dico quello che vedo io in questo brano.
Due litigano, si prendono a cazzotti, lì vicino c'è una donna incinta, non si sa di quanti mesi. Nella colluttazione uno dei due urta la donna con una certa violenza, la donna cade, si fa male, la caduta provoca il parto (è vero, non si usa la parola "aborto"): il feto muore, è cosa certa.
Questo è il danno o disgrazia: il feto muore.
Il colpevole paga un'ammenda. Il feto vale un'ammenda e non una vita.

Ma se la donna cade e la conseguenza della caduta è la morte della donna, allora il colpevole paga non con una semplice ammenda ma con la propria vita.
Questo è quello che io leggo.

Del resto, se davvero l'aborto fosse omicidio, ogni donna che lo fa dovrebbe essere condannata a morte, almeno in quegli stati in cui vige la pena di morte.

La Chiesa Cattolica considera l'aborto come omicidio. Ma la Chiesa Cattolica è quella che, in casi particolari, sceglie di salvare il nascituro e di lasciar perire la madre. E non credo che questo sia corretto.

Per cui il mio pensiero è che il feto non ha, secondo quello che leggo nella Parola di Dio, tutta la Parola di Dio, lo stesso valore di una persona autonoma.


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27/02/2014 20:58

rep.
ciao, Alfredo,
no, io non vedo questo.
vedo invece che la vita di un essere umano inizia dall'essere un feto e nulla di più, e nulla di meno.
questo è ciò che DIO ha stabilito per la nostra esistenza su questa terra.
il feto non è un nulla!
il feto non è inferiore al neonato, poichè esso, è lo stesso essere!
il feto è vita donata da DIO!
e chiunque uccide un feto commette omicidio!
questo è ciò che io vedo nella Parola di DIO e nel suo Spirito Santo.
non ogni carne è la stessa carne (dice la Parola di DIO), e la carne dell'essere umano inizia la sua esistenza in forma di feto.
DIO stesso in Cristo Gesù, si è fatto uomo, un uomo proprio come uno di noi, iniziando la sua vita terrena nell'essere un feto.
se uno avesse ucciso quel feto, avrebbe ucciso Gesù.
mi dispiace, ma non sono daccordo con te.
comunque ti rispetto e ti voglio bene come sempre.
tuo fratello in Cristo, Angelo
[Modificato da angelo santo 27/02/2014 21:13]
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