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Pasqua cattolica

Ultimo Aggiornamento: 08/08/2015 18:16
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18/04/2014 19:57

secondo i vangeli la pasqua cattolica e' scritturale ?
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19/04/2014 10:29

Re:
io.donna, 18/04/2014 19:57:



secondo i vangeli la pasqua cattolica e' scritturale ?





La Chiesa Cattolica ha fatto un gran mescolone fra Ebraismo e Cristianesimo, fra culto del tempio ebraico e culto cristiano.
Se gli Ebrei avevano un Sommo Sacerdote, la Chiesa Cattolica c'ha messo il papa; se gli Ebrei avevano i sacerdoti del tempio, la Chiesa Cattolica c'ha messo cardinali e vescovi; se gli Ebrei avevano i leviti sparsi per tutto il paese, la Chiesa Cattolica c'ha messo preti e frati sparsi per tutto il mondo; se gli Ebrei fondavano il loro culto sui sacrifici, la Chiesa Cattolica c'ha messo il sacrificio di Cristo (incruento, come dicono): infatti la messa cattolica è una ripetizione, ogni giorno e più volte nello stesso giorno, del sacrificio di Cristo il quale è presente fisicamente nell'ostia che i preti consacrano.
Un gran buglione, insomma.

E la pasqua è un altro capitolo di questo buglione: prendono la pasqua ebraica, ci levano la commemorazione della liberazione dall'Egitto e del passaggio (pasqua significa passaggio) dell'angelo di YHWH a colpire i primogeniti d'Egitto, ci mettono Cristo morto e risorto e fanno la pasqua cattolica.

Io credo che nessuna commemorazione pasquale annuale sia biblica se non quella degli Ebrei, unici, penso, a celebrare la pasqua quale era veramente.

Con Gesù le cose cambiano radicalmente: non c'è più una ricorrenza annuale da festeggiare, i cristiani non commemorano più il passaggio dell'angelo di YHWH, non commemorano più la liberazione dalla schiavitù d'Egitto; ma ricordano invece la liberazione dal peccato, avvenuta grazie alla morte e risurrezione di Gesù; e questo ricordo lo fanno settimanalmente (ogni primo giorno della settimana, che corrisponde oggi alla domenica) mediante i segni del pane e del vino.
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19/04/2014 14:54

Re: Re:
AlfredoGennari, 19/04/2014 10:29:





Con Gesù le cose cambiano radicalmente: non c'è più una ricorrenza annuale da festeggiare, i cristiani non commemorano più il passaggio dell'angelo di YHWH, non commemorano più la liberazione dalla schiavitù d'Egitto; ma ricordano invece la liberazione dal peccato, avvenuta grazie alla morte e risurrezione di Gesù; e questo ricordo lo fanno settimanalmente (ogni primo giorno della settimana, che corrisponde oggi alla domenica) mediante i segni del pane e del vino.




d accordo su tutto tranne commemorare la cena del signore ogni Domenica visto che Gesu' lo fece una volta l anno
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19/04/2014 19:31

Re: Re: Re:
io.donna, 19/04/2014 14:54:




d accordo su tutto tranne commemorare la cena del signore ogni Domenica visto che Gesu' lo fece una volta l anno






beh, Gesù era ebreo e come tale commemorava la pasqua ebraica, cioè la liberazione dalla schiavitù d'Egitto e il passaggio dell'angelo di YHWH; quindi era giusto che lui facesse così.
Ma è proprio in occasione della sua ultima pasqua (ebraica), poco prima della sua morte, che tutto cambia assumendo un significato e un valore completamente diversi.
Lui muore e sono i suoi discepoli, sui quali nel giorno di pentecoste scende lo Spirito Santo che Gesù stesso aveva loro promesso, che decidono come quando prendere il pane e il vino come Gesù aveva comandato loro di fare in quell'ultima sua cena di pasqua.
Gesù non dice quando, sono i suoi apostoli che decidono il quando e i suoi apostoli sono guidati dallo Spirito e quindi la loro decisione è come se fosse quella di Gesù.
Inizialmente, nella primissima chiesa di Gerusalemme, prendevano il pane e il vino ogni giorno, come dice Atti 2, 46; in seguito, dopo che la chiesa si era espansa oltre i confini del popolo ebraico, gli stessi apostoli stabilirono che dovesse essere il primo giorno della settimana quello dedicato al ricordo di Gesù con pane e vino.
Nulla vieta che si possa fare ogni giorno, come nella primitiva chiesa, ma deve restare fisso un giorno per quel ricordo e tale giorno è il primo giorno della settimana (Atti 20, 7 / I Corinzi 16, 2)

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20/04/2014 14:25

Re: Re: Re: Re:
AlfredoGennari, 19/04/2014 19:31:





beh, Gesù era ebreo e come tale commemorava la pasqua ebraica, cioè la liberazione dalla schiavitù d'Egitto e il passaggio dell'angelo di YHWH; quindi era giusto che lui facesse così.
Ma è proprio in occasione della sua ultima pasqua (ebraica), poco prima della sua morte, che tutto cambia assumendo un significato e un valore completamente diversi.
Lui muore e sono i suoi discepoli, sui quali nel giorno di pentecoste scende lo Spirito Santo che Gesù stesso aveva loro promesso, che decidono come quando prendere il pane e il vino come Gesù aveva comandato loro di fare in quell'ultima sua cena di pasqua.
Gesù non dice quando, sono i suoi apostoli che decidono il quando e i suoi apostoli sono guidati dallo Spirito e quindi la loro decisione è come se fosse quella di Gesù.
Inizialmente, nella primissima chiesa di Gerusalemme, prendevano il pane e il vino ogni giorno, come dice Atti 2, 46; in seguito, dopo che la chiesa si era espansa oltre i confini del popolo ebraico, gli stessi apostoli stabilirono che dovesse essere il primo giorno della settimana quello dedicato al ricordo di Gesù con pane e vino.
Nulla vieta che si possa fare ogni giorno, come nella primitiva chiesa, ma deve restare fisso un giorno per quel ricordo e tale giorno è il primo giorno della settimana (Atti 20, 7 / I Corinzi 16, 2)




www.puntoacroce.altervista.org/_TP/T1-Rompere_pane-EnB.htm
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20/04/2014 18:55

Re: Re: Re: Re: Re:
io.donna, 20/04/2014 14:25:




Ho letto l'articolo del sito che indichi. E dico che questo Martella non è per niente un tipo preciso e obiettivo. Stiracchia le Scritture pro domo sua, come si dice, aggiustandole, mediante i suoi commenti, come meglio gli aggrada.

Proprio all’inizio dell’articolo che ci proponi se ne viene fuori con questa frase:

Si afferma che l’espressione «rompere il pane» significhi che nella chiesa di Gerusalemme tutti i giorni i credenti festeggiassero il ricordo della nuova pasqua (At 2,42.46). La preparazione della pasqua era molto laboriosa e durava diversi giorni e ...

Ma chi l’ha detto che la chiesa di Gerusalemme festeggiava tutti i giorni la pasqua, che lui chiama nuova, ma che è quella vecchia, cioè quella ebraica, la quale durava una settimana e richiedeva forzatamente parecchio tempo di preparazione??!! Lo dice lui, non certo la Scrittura!
Quindi questa sua affermazione è già una stortura introdotta nel passo di Atti.
In realtà, la chiesa di Gerusalemme faceva la cena del Signore e il pane e il vino erano sempre su tutte le tavole e quindi non c’era nessun bisogno di lunghe preparazioni.

E poco più sotto scrive ancora:

Spesso si fa riferimento ad At 20,7 per evidenziare il connubio fra «primo giorno della settimana» (interpretato come domenica) e «rompere il pane» (interpretato come cena del Signore). Si dimentica però di dire che in effetti era sabato sera ...

E accusa altri di distorcere le Scritture.
Ma proviamo a leggere bene il passo:
Il primo giorno della settimana (cioè la nostra domenica) mentre eravamo riuniti per spezzare il pane, Paolo, dovendo partire il giorno dopo (fino a prova contraria, il giorno dopo la domenica è il lunedì e non la … domenica) parlava ai discepoli e prolungò il discorso fino a mezzanotte.
Evidentemente le cose andarono così: Paolo si trovava a Troas; il primo giorno della settimana, cioè la nostra domenica, era insieme ai fratelli per fare insieme il culto a Dio e quindi fare la cena del Signore (che c’entra la mezzanotte??!!!). Dato che il giorno dopo, cioè il lunedì, sarebbe partito, aveva piacere di parlare ai fratelli – e questo certamente dopo il culto e la cena del Signore – e prolungò il suo discorso.
Qundi ila sabato sera non c’entra per niente nel discorso di Atti 20, 7.
Decisamente questo articolo è tendenzioso.





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20/04/2014 20:17

Re: Re: Re: Re: Re: Re:
AlfredoGennari, 20/04/2014 18:55:



Ho letto l'articolo del sito che indichi. E dico che questo Martella non è per niente un tipo preciso e obiettivo. Stiracchia le Scritture pro domo sua, come si dice, aggiustandole, mediante i suoi commenti, come meglio gli aggrada.

Proprio all’inizio dell’articolo che ci proponi se ne viene fuori con questa frase:

Si afferma che l’espressione «rompere il pane» significhi che nella chiesa di Gerusalemme tutti i giorni i credenti festeggiassero il ricordo della nuova pasqua (At 2,42.46). La preparazione della pasqua era molto laboriosa e durava diversi giorni e ...

Ma chi l’ha detto che la chiesa di Gerusalemme festeggiava tutti i giorni la pasqua, che lui chiama nuova, ma che è quella vecchia, cioè quella ebraica, la quale durava una settimana e richiedeva forzatamente parecchio tempo di preparazione??!! Lo dice lui, non certo la Scrittura!
Quindi questa sua affermazione è già una stortura introdotta nel passo di Atti.
In realtà, la chiesa di Gerusalemme faceva la cena del Signore e il pane e il vino erano sempre su tutte le tavole e quindi non c’era nessun bisogno di lunghe preparazioni.

E poco più sotto scrive ancora:

Spesso si fa riferimento ad At 20,7 per evidenziare il connubio fra «primo giorno della settimana» (interpretato come domenica) e «rompere il pane» (interpretato come cena del Signore). Si dimentica però di dire che in effetti era sabato sera ...

E accusa altri di distorcere le Scritture.
Ma proviamo a leggere bene il passo:
Il primo giorno della settimana (cioè la nostra domenica) mentre eravamo riuniti per spezzare il pane, Paolo, dovendo partire il giorno dopo (fino a prova contraria, il giorno dopo la domenica è il lunedì e non la … domenica) parlava ai discepoli e prolungò il discorso fino a mezzanotte.
Evidentemente le cose andarono così: Paolo si trovava a Troas; il primo giorno della settimana, cioè la nostra domenica, era insieme ai fratelli per fare insieme il culto a Dio e quindi fare la cena del Signore (che c’entra la mezzanotte??!!!). Dato che il giorno dopo, cioè il lunedì, sarebbe partito, aveva piacere di parlare ai fratelli – e questo certamente dopo il culto e la cena del Signore – e prolungò il suo discorso.
Qundi ila sabato sera non c’entra per niente nel discorso di Atti 20, 7.
Decisamente questo articolo è tendenzioso.








la cena del signore e' l'ultima cena che Gesu' celebro' coi suoi 12 apostoli ?
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21/04/2014 10:53

Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
io.donna, 20/04/2014 20:17:



la cena del signore e' l'ultima cena che Gesu' celebro' coi suoi 12 apostoli ?




No! decisamente no!
Che cosa sia la cena del Signore è chiaramente detto da Paolo in I Corinzi 10, 16-17:
Il calice della benedizione, che noi benediciamo, non è forse la comunione con il sangue di Cristo?
Il pane che noi rompiamo, non è forse la comunione con il corpo di Cristo?
Siccome vi è un unico pane noi, che siamo molti, siamo un corpo unico, perché partecipiamo tutti a quell'unico pane.

Pertanto, la cena del Signore è comunione dei credenti col sangue e col corpo di Gesù. Inoltre, poiché la chiesa, cioè l'insieme dei credenti in Cristo, è il corpo di Cristo, così la comunione è anche fra i credenti.
La cena del Signore, allora, ha due significati: comunione fra i credenti e Cristo Gesù, e comunione dei credenti fra di loro.

La cosiddetta ultima cena non può essere confusa con la cena del Signore che la chiesa ha praticato dopo la morte e risurrezione di Gesù.
Quella è l'ultima pasqua (ebraica) che Gesù mangia con i suoi. Luca 22, 15-16:
Ho grandemente desiderato di mangiare questa pasqua con voi, prima di soffrire; poiché io vi dico che non la mangerò più finchè sia compiuta nel regno di Dio.
E qui, in quest'ultima cena pasquale con i suoi, rompendo il pane e distribuendolo, e rendendo grazie per il calice e distribuendolo, Gesù gettava le basi su cui sviluppare poi la comunione della chiesa con lui stesso e all'interno di essa.


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21/04/2014 18:38

Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
AlfredoGennari, 21/04/2014 10:53:



No! decisamente no!
Che cosa sia la cena del Signore è chiaramente detto da Paolo in I Corinzi 10, 16-17:
Il calice della benedizione, che noi benediciamo, non è forse la comunione con il sangue di Cristo?
Il pane che noi rompiamo, non è forse la comunione con il corpo di Cristo?
Siccome vi è un unico pane noi, che siamo molti, siamo un corpo unico, perché partecipiamo tutti a quell'unico pane.

Pertanto, la cena del Signore è comunione dei credenti col sangue e col corpo di Gesù. Inoltre, poiché la chiesa, cioè l'insieme dei credenti in Cristo, è il corpo di Cristo, così la comunione è anche fra i credenti.
La cena del Signore, allora, ha due significati: comunione fra i credenti e Cristo Gesù, e comunione dei credenti fra di loro.

La cosiddetta ultima cena non può essere confusa con la cena del Signore che la chiesa ha praticato dopo la morte e risurrezione di Gesù.
Quella è l'ultima pasqua (ebraica) che Gesù mangia con i suoi. Luca 22, 15-16:
Ho grandemente desiderato di mangiare questa pasqua con voi, prima di soffrire; poiché io vi dico che non la mangerò più finchè sia compiuta nel regno di Dio.
E qui, in quest'ultima cena pasquale con i suoi, rompendo il pane e distribuendolo, e rendendo grazie per il calice e distribuendolo, Gesù gettava le basi su cui sviluppare poi la comunione della chiesa con lui stesso e all'interno di essa.




percio' noi TDG e' come se facessimo la pasqua ebraica allora ?

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22/04/2014 08:49

Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
io.donna, 21/04/2014 18:38:



percio' noi TDG e' come se facessimo la pasqua ebraica allora ?





penso proprio di sì! o comunque qualcosa di simile


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24/04/2014 15:13

Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
AlfredoGennari, 22/04/2014 08:49:




penso proprio di sì! o comunque qualcosa di simile






La Commemorazione o Pasto serale del Signore è la più importante ricorrenza celebrata dai Testimoni di Geova. La Commemorazione viene celebrata una sola volta all'anno, in occasione del giorno in cui ricorre la Pasqua ebraica. ovvero il 14 del mese ebraico di Nisan, nel 2014 il 14 aprile[2][3].

I testimoni di Geova ricordano in questa cerimonia il Pasto commemorativo della morte di Gesù Cristo o l'Ultima Cena.

I Testimoni di Geova sostengono che questo avvenimento è l'unico che Gesù comandò ai suoi discepoli di commemorare (Luca, 22:19)[4].

La cena è servita con pane non lievitato e vino rosso non adulterato e serve a far ricordare il sacrificio di Cristo.

Il pane non lievitato e il vino rosso sono chiamati Emblemi e vengono fatti passare di mano in mano tra le persone presenti, ma vengono consumati solo dagli "unti", cioè quei rimanenti ancora in vita dei 144.000 che la Bibbia indica quali coeredi di Cristo in cielo (Apocalisse, 7:4; 14:1-3)[5][6][7].

Si riuniscono nelle loro Sale del Regno oppure affittano locali più grandi per poter ospitare le numerose persone che assistono ad essa.

Secondo l'annuario 2014[8], degli stessi Testimoni, nell'anno 2013 si sono radunate in 239 nazioni 19.241.252 persone, tra fedeli ed interessati.
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24/04/2014 15:14

Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
io.donna, 24/04/2014 15:13:




La Commemorazione o Pasto serale del Signore è la più importante ricorrenza celebrata dai Testimoni di Geova. La Commemorazione viene celebrata una sola volta all'anno, in occasione del giorno in cui ricorre la Pasqua ebraica. ovvero il 14 del mese ebraico di Nisan, nel 2014 il 14 aprile[2][3].

I testimoni di Geova ricordano in questa cerimonia il Pasto commemorativo della morte di Gesù Cristo o l'Ultima Cena.

I Testimoni di Geova sostengono che questo avvenimento è l'unico che Gesù comandò ai suoi discepoli di commemorare (Luca, 22:19)[4].

La cena è servita con pane non lievitato e vino rosso non adulterato e serve a far ricordare il sacrificio di Cristo.

Il pane non lievitato e il vino rosso sono chiamati Emblemi e vengono fatti passare di mano in mano tra le persone presenti, ma vengono consumati solo dagli "unti", cioè quei rimanenti ancora in vita dei 144.000 che la Bibbia indica quali coeredi di Cristo in cielo (Apocalisse, 7:4; 14:1-3)[5][6][7].

Si riuniscono nelle loro Sale del Regno oppure affittano locali più grandi per poter ospitare le numerose persone che assistono ad essa.

Secondo l'annuario 2014[8], degli stessi Testimoni, nell'anno 2013 si sono radunate in 239 nazioni 19.241.252 persone, tra fedeli ed interessati.



www.jw.org/it/testimoni-di-geova/commemorazione/
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24/04/2014 18:26

Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
io.donna, 24/04/2014 15:13:




La Commemorazione o Pasto serale del Signore è la più importante ricorrenza celebrata dai Testimoni di Geova. La Commemorazione viene celebrata una sola volta all'anno, in occasione del giorno in cui ricorre la Pasqua ebraica. ovvero il 14 del mese ebraico di Nisan, nel 2014 il 14 aprile[2][3].

I testimoni di Geova ricordano in questa cerimonia il Pasto commemorativo della morte di Gesù Cristo o l'Ultima Cena.

I Testimoni di Geova sostengono che questo avvenimento è l'unico che Gesù comandò ai suoi discepoli di commemorare (Luca, 22:19)[4].

La cena è servita con pane non lievitato e vino rosso non adulterato e serve a far ricordare il sacrificio di Cristo.

Il pane non lievitato e il vino rosso sono chiamati Emblemi e vengono fatti passare di mano in mano tra le persone presenti, ma vengono consumati solo dagli "unti", cioè quei rimanenti ancora in vita dei 144.000 che la Bibbia indica quali coeredi di Cristo in cielo (Apocalisse, 7:4; 14:1-3)[5][6][7].

Si riuniscono nelle loro Sale del Regno oppure affittano locali più grandi per poter ospitare le numerose persone che assistono ad essa.

Secondo l'annuario 2014[8], degli stessi Testimoni, nell'anno 2013 si sono radunate in 239 nazioni 19.241.252 persone, tra fedeli ed interessati.




Questo è quello che fanno i Testimoni di Geova.
Gli apostoli, però, hanno interpretato in maniera molto diversa le parole di Gesù nell'ultima cena e la chiesa ha ascoltato loro, che sono i veri interpreti di Gesù.
Ho già mostrato nei precedenti post quello che gli apostoli testimoni (testimoni perché hanno vissuto insieme a lui!) di Gesù hanno capito e insegnato.
Credo che sia molto più vero quello che essi dicono e che non sia vero qualunque altro detto non conforme al loro insegnamento.


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24/04/2014 18:27

Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
io.donna, 24/04/2014 15:14:





Preferisco quello che dice il Nuovo Testamento.


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24/04/2014 20:47

Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
io.donna, 24/04/2014 15:13:




La Commemorazione o Pasto serale del Signore è la più importante ricorrenza celebrata dai Testimoni di Geova. La Commemorazione viene celebrata una sola volta all'anno, in occasione del giorno in cui ricorre la Pasqua ebraica. ovvero il 14 del mese ebraico di Nisan, nel 2014 il 14 aprile[2][3].

I testimoni di Geova ricordano in questa cerimonia il Pasto commemorativo della morte di Gesù Cristo o l'Ultima Cena.

I Testimoni di Geova sostengono che questo avvenimento è l'unico che Gesù comandò ai suoi discepoli di commemorare (Luca, 22:19)[4].

La cena è servita con pane non lievitato e vino rosso non adulterato e serve a far ricordare il sacrificio di Cristo.

Il pane non lievitato e il vino rosso sono chiamati Emblemi e vengono fatti passare di mano in mano tra le persone presenti, ma vengono consumati solo dagli "unti", cioè quei rimanenti ancora in vita dei 144.000 che la Bibbia indica quali coeredi di Cristo in cielo (Apocalisse, 7:4; 14:1-3)[5][6][7].

Si riuniscono nelle loro Sale del Regno oppure affittano locali più grandi per poter ospitare le numerose persone che assistono ad essa.

Secondo l'annuario 2014[8], degli stessi Testimoni, nell'anno 2013 si sono radunate in 239 nazioni 19.241.252 persone, tra fedeli ed interessati.




gli apostoli celebrarono una volta all anno la cena del signore
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24/04/2014 20:48

Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
AlfredoGennari, 24/04/2014 18:27:




Preferisco quello che dice il Nuovo Testamento.






noi TDG nel celebrare la commemorazione seguiamo le istruzioni dei vangeli
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02/08/2015 17:54

Pasqua cattolica
Parlare con i sordi è ciechi è tempo perso, non sentono e non vedono ( i segni)Beati i semplici che ascoltano la PAROLA e leggono dalla fonte certa ( BIBBIA) non manomessa, Amen.
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04/08/2015 07:37

Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
io.donna, 24/04/2014 20:48:



noi TDG nel celebrare la commemorazione seguiamo le istruzioni dei vangeli






Nei vangeli Gesù e i suoi seguono le istruzioni per la Pasqua ebraica, nella quale si ricordava la liberazione di Israele dalla schiavitù egiziana.
E' l'ultima pasqua ebraica celebrata, da allora solo gli Ebrei (di razza e di religione) la festeggiano una volta all'anno.
Chiunque lo faccia si attiene solo al Vecchio Testamento e non considera che Gesù ha cambiato tutto: lui infatti ci libera dalla schiavitù del peccato e non da quella egiziana, e lo strumento di liberazione è la sua morte e risurrezione. Per questo ogni primo giorno della settimana, cioè ogni domenica, i cristiani (cioè i seguaci di Cristo) ricordano la sua morte e risurrezione per mezzo dei segni del pane e del vino.
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04/08/2015 13:49

Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
AlfredoGennari, 04/08/2015 07:37:





Nei vangeli Gesù e i suoi seguono le istruzioni per la Pasqua ebraica, nella quale si ricordava la liberazione di Israele dalla schiavitù egiziana.
E' l'ultima pasqua ebraica celebrata, da allora solo gli Ebrei (di razza e di religione) la festeggiano una volta all'anno.
Chiunque lo faccia si attiene solo al Vecchio Testamento e non considera che Gesù ha cambiato tutto: lui infatti ci libera dalla schiavitù del peccato e non da quella egiziana, e lo strumento di liberazione è la sua morte e risurrezione. Per questo ogni primo giorno della settimana, cioè ogni domenica, i cristiani (cioè i seguaci di Cristo) ricordano la sua morte e risurrezione per mezzo dei segni del pane e del vino.




Gesu' non mi sembra stabii' quando e quanto fare l ultima cena
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
io.donna, 04/08/2015 13:49:



Gesu' non mi sembra stabii' quando e quanto fare l ultima cena





Il "quanto" e il "quando" della cosiddetta "ultima cena" non era cosa che riguardava Gesù, non doveva stabilire lui quando farla. Gesù si è attenuto a quanto la Legge di Mosè stabiliva per la pasqua ebraica. E questa era il 14 nisan, mese ebraico, che cade nel periodo che va dal nostro 25 marzo al nostro 25 aprile.
Quindi Gesù mangia insieme ai suoi la pasqua ebraica e niente più; e quella occasione (l'aveva già fatto con i suoi discepoli almeno altre due volte) fu l'ultima volta che egli mangiava la pasqua e divenne così "ultima cena".
Furono poi gli apostoli a stabilire i momenti della cena del Signore e troviamo nel NT due situazioni: la prima (Atti 2, 48) era quella della primissima comunità di Gerusalemme, sorta in seguito alla predicazione dei 12 nel giorno di Pentecoste, che "rompeva il pane" tutti i giorni, cioè faceva la cena del Signore tutti i giorni (nota che nel versetto ci sono due espressioni: "rompevano il pane" e "prendevano il loro cibo insieme", cioè due cose diverse).

Sempre negli Atti troviamo un cambiamento. Cap. 20 dal v. 7 al v. 11 dice chiaramente che "il primo giorno della settimana", cioè la nostra domenica, "erano riuniti per spezzare il pane", che è la stessa espressione già trovata (vedi sopra) in Atti 2, 48 a proposito della cena del Signore. Quindi non più tutti i giorni ma solo il primo giorno della settimana.

Va detto che se un cambiamento lo troviamo nella Parola del Signore lo dobbiamo seguire, mentre un qualsiasi cambiamento apportato da altri, chiunque esso sia, non deve essere seguito.
Probabilmente la situazione del mondo non ebreo (in Atti 20 siamo a Troas in Asia Minore) non consentiva la cena del Signore tutti i giorni e allora gli apostoli hanno stabilito il primo giorno della settimana come giorno per ricordare la morte e risurrezione di Gesù: è infatti il giorno dopo il sabato che Gesù risorge.

Quindi Gesù non ha stabilito come e quando fare la cena del Signore, lo hanno stabilito gli apostoli guidati dallo Spirito Santo.


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