La sesta parola 2

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
AlfredoGennari
00martedì 31 dicembre 2013 19:23
Aborto = uccidere?


A - Oggi si dice che l’aborto sia un omicidio e quindi sarebbe, se così fosse, espressamente proibito dalla sesta parola.

Nell’antichità l’aborto non era considerato omicidio: Aristoltele lo considerava un possibile metodo di controllo delle nascite, mentre Platone lo considerava opportuno in certi casi, come nei concepimenti da parte di uomini e/o donne troppo maturi.

La stessa Bibbia non lo considera un omicidio. Certo non dice “abortite tranquillamente, donne”, né lo propone come metodo contraccettivo. Lo ritiene semplicemente qualcosa di possibile accadimento nella vita umana.
Ed è da un passo del Vecchio Testamento (Esodo 21, 22-25 (non ci sono altri passi che ne parlino esplicitamente) che si ricava che l’aborto non era considerato omicidio, né era pensato secondo le modalità di Aristotele e Platone. Ecco il passo:
Se durante una rissa qualcuno colpisce una donna incinta e questa partorisce senza che ne segua altro danno, colui che l’ha colpita sarà condannato all’ammenda che il marito della donna gli imporrà e la pagherà come determineranno i giudici;ma se ne segue danno, darai vita per vita, occhio per occhio ... .

Un breve esame del brano.
partorisce - E’ questa la traduzione esatta del verbo ebraico. Ma va da sè che un parto prematuro equivale a un aborto (dal latino “aboriri” = “perire”, “nascere anzitempo”) in tempi in cui la tecnologia non permetteva certo di salvare un feto immaturo.
altro danno – Il danno causato è la morte del feto (aborto) e per questo deve essere pagata una multa. Ma se il danno fosse “altro” e quindi riguardasse la donna (morte o lesione di qualche tipo) allora non basterebbe più una semplice multa ma vita per vita, occhio per occhio ... .
Quello che se ne ricava è che il feto non ha il valore di una persona, che persona è solo chi già è autonomo rispetto alla madre.



B - Ma da cosa nasce l’idea che procurare aborto equivalga ad uccidere?

Evidentemente, visto che il “Non uccidere” riguarda persone autonome, si deve ritenere che anche il feto non autonomo equivalga ad una persona autonoma.
All’origine di questa equivalenza (feto non autonomo=persona autonoma), c’è la cosiddetta LXX, versione greca della Bibbia ebraica, fatta circa 200 anni prima di Cristo, la quale traduce il brano succitato di Esodo 21, 22-25, distinguendo tra feto “informe” e feto “già formato”:

Se due uomini litigano, urtano una donna incinta in modo tale che ne esca il figliolino ancora informe, si pagherà una penale, come avrà imposto il marito e si pagherà secondo la stima. Se invece ne uscirà una creatura già formata, allora si darà vita per vita, occhio per occhio ,dente per dente

Ovviamente, questa non è una traduzione ma una interpretazione del brano originale ebraico citato più sopra, nel quale non esiste per niente la “chiarificazione” (“informe”, “già formato”) fatta dalla LXX.



C - La LXX e la critica testuale
Voglio qui far notare che una delle regole della Critica Testuale nel ricercare il testo originale di una qualsiasi opera antica (delle opere antiche noi possediamo solo delle copie manoscritte in numero più o meno grande) è quella di “sospettare” di tutte le “chiarificazioni”, perché quasi certamente si tratta di interpretazioni non sempre (o quasi mai) in armonia col significato voluto dall’autore del testo originale. E va detto anche che la Critica Testuale è una scienza che ha dato ottimi risultati nello stabilire il testo originale di tutte le opere antiche, compresa la Bibbia.

Una breve nota circa la LXX. Secondo i padri della chiesa (=personaggi rilevanti nell’ambito della chiesa dei primi secoli), questa era una traduzione ispirata da Dio e quindi da prendere con grande reverenza e rispetto. I padri, infatti, prendevano per buone buone alcune storie nate per raccontare in quale modo eccezionale fosse nata questa versione. In particolare una di queste storie era particolarmente fantasiosa e quindi era creduta vera da “padri” fra i più importanti (Ireneo, Clemente Alessandrino, Cirillo, Agostino di Ippona). Si diceva che il re Tolomeo II, grande estimatore degli Ebrei, volendo arricchire la già ricchissima biblioteca di Alessandria d’Egitto (la più grande del mondo antico), desiderasse che ne facesse parte una traduzione greca della Bibbia ebraica e a tale scopo facesse arrivare da Gerusalemme 72 rabbini (6 da ognuna delle 12 tribù) e li facesse isolare, uno per cella, in celle separate in una casa dell’isola egiziana di Faro. Dopo 72 giorni furono presentate al re 72 traduzioni tutte perfettamente uguali. Miracolo!
La LXX era miracolosa e come tale andava presa. Secondo i “padri della chiesa”.



D - La "spiegazione" dei teologi

Quindi, sulla traduzione-interpretazione della LXX, ritendola di origine divina, si sono buttati a capofitto i cosiddetti “padri della chiesa”, i quali subito “spiegarono” cosa in realtà significassero le espressioni figliolino ancora informe e creatura già formata.

E “spiegarono” che “informe” significava “senz’anima”, mentre “già formato” significava “con l’anima”. Ovviamente, “anima” sta per “spirito”, cioè quel qualcosa che lega l’essere umano a Dio, il quale originariamente “soffiò” il Suo alito nell’uomo (Genesi 2, 7)

Ma qual’era il momento in cui il feto passava da “informe” a “già formato”?
Bella domanda! Siamo totalmente nel campo della metafisica! E completamente fuori dal campo della realtà constatabile! Roba da ... teologi (o da ricerca del sesso degli angeli)!
Qui nacque un’altra bella teoria: il maschio riceverebbe l’anima prima della femmina.
Quanto prima?
E a quanto dal concepimento?

Secondo i filosofi stoici ogni anima entrava nel corpo di destinazione al momento della nascita di quest’ultimo.
Qualcuno dei padri (e qui c’è un uso veramente infame della Bibbia!) ha detto, sulla base di Levitico 12, 1-5, leggetelo per favore, che i maschi ricevono l’anima dopo 40 giorni e le femmine dopo 80 giorni dalla nascita.

Però entrambe queste due teorie non rendono conto del feto “informe” o “già formato” di cui sopra. Bisognava trovare, per l’infusione dell’anima, un momento antecedente la nascita. Incertezza generale, varie idee.
Oggi si taglia la testa al toro e si dice che l’infusione dell’anima avviene nel momento preciso del concepimento. Beh, perlomeno è un atto d’amore quello che infonde l’anima, ammesso che di atto d’amore (e non di violenza o di mera libidine) si tratti!

Nota bene che il concetto di infusione dell’anima è un concetto desunto dalla filosofia greca, in particolare da Platone il quale diceva (mito del sole nel suo dialogo "Fedone") che tutte le anime stavano al seguito del carro del sole che solca il cielo da oriente a occidente, in attesa di essere fatte scendere dentro ogni corpo umano che nasceva.



E - Conclusione

Ma al di là di tutte le fantasie metafisiche resta il fatto, piuttosto evidente, che la Bibbia non dà al feto la dignità di persona, per cui quando essa dice “Non uccidere” non pensa minimamente all’aborto.
E’ per ben altri motivi che l’aborto è una pratica da evitare.

Orchidea
00mercoledì 1 gennaio 2014 13:37
Geova Dio considera preziosa la vita di un bambino anche nei primissimi stadi del suo sviluppo dopo il concepimento
Sal. 139:13-16: “[Tu, Geova Dio ,] mi tenesti coperto nel ventre di mia madre. . . . I tuoi occhi videro perfino il mio embrione, e nel tuo libro ne erano scritte tutte le parti”.



Quanto è grave la deliberata soppressione di una vita umana per motivi non validi agli occhi di Dio?
Gen. 9:6: “Chiunque sparge il sangue dell’uomo, il suo proprio sangue sarà sparso dall’uomo, poiché a immagine di Dio egli ha fatto l’uomo”.
1 Giov. 3:15: “Nessun omicida ha la vita eterna dimorante in sé”.
Eso. 20:13: “Non devi assassinare”.
AlfredoGennari
00mercoledì 1 gennaio 2014 16:29
Re:
io.donna, 01/01/2014 13:37:



Geova Dio considera preziosa la vita di un bambino anche nei primissimi stadi del suo sviluppo dopo il concepimento
Sal. 139:13-16: “[Tu, Geova Dio ,] mi tenesti coperto nel ventre di mia madre. . . . I tuoi occhi videro perfino il mio embrione, e nel tuo libro ne erano scritte tutte le parti”.




Dio ha certamente a cuore ogni forma di vita perché ogni forma di vita viene da Lui ed è perciò cosa buona.
Però è anche vero che la Sua Parola fa delle distinzioni fra vita e vita.
La vita di un animale ha forse la stessa importanza di quella di un uomo? Io direi proprio di no.
Lo stesso vale per un aborto.
Nel passo di Esodo 21 su cui si basa il mio studio è chiaramente fatta una differenza fra due forme di vita: quella della donna e quella del feto.
E lo si vede dal tipo di punizione prevista: se muore il feto (aborto), il colpevole pagherà una somma di denaro; se muore la donna, invece, sarà "vita per vita", non basteranno soldi ma dovrà essere messo a morte il colpevole.
Mi sembra che questa differenza esista e sia chiara.
Ed è per questa differenza che non si può e non si deve definire l'aborto come assassinio.


Orchidea
00venerdì 3 gennaio 2014 12:57
Domanda: "Che cosa dice la Bibbia sull’aborto?"

Risposta: La Bibbia non affronta mai specificamente il tema dell’aborto. Tuttavia, ci sono numerosi insegnamenti nella Scrittura che chiariscono abbondantemente che cosa pensa Dio dell’aborto. Geremia 1:5 ci dice che Dio ci conosce prima di formarci nel grembo. Salmi 139:13-16 parla del ruolo attivo di Dio nella nostra creazione e formazione nel grembo. Esodo 21:22-25 prescrive per chi provoca la morte di un bambino nel grembo lo stesso castigo di chi commette omicidio. Questo indica chiaramente che Dio considera un bambino nel grembo così come un essere umano pienamente sviluppato. Per i cristiani, l’aborto non è una questione legata al diritto di scelta della donna. È una questione di vita o di morte di un essere umano creato a immagine di Dio (Genesi 1:26-27; 9:6).

Per saperne di più: www.gotquestions.org/Italiano/aborto-Bibbia.html#ixzz2...

Coloro che hanno fatto un aborto devono sapere che questo peccato non è meno perdonabile di qualunque altro. Mediante la fede in Cristo, può essere perdonato qualunque e ogni peccato (Giovanni 3:16; Romani 8:1; Colossesi 1:14). Possono essere perdonati tutti mediante la fede in Gesù Cristo: una donna che ha fatto un aborto o un uomo che lo ha incoraggiato, ma anche un medico che lo ha realizzato.

AlfredoGennari
00venerdì 3 gennaio 2014 15:23
Re:
io.donna, 03/01/2014 12:57:

Domanda: "Che cosa dice la Bibbia sull’aborto?"

Esodo 21:22-25 prescrive per chi provoca la morte di un bambino nel grembo lo stesso castigo di chi commette omicidio.




Questo è falso! Esodo 21, 22-25 prescrive una semplice ammenda in danaro per chi provoca l'aborto, mentre prescrive la morte per chi provoca la morte della madre.
Leggi bene il passo, magari su più di una versione, anche cattolica.


Orchidea
00venerdì 3 gennaio 2014 18:08
Esodo 21:22-25

22 E quando alcuni, contendendo insieme, avranno percossa una donna gravida, sì che il parto n'esca fuori, ma pur non vi sarà caso di morte; sia colui che l'avrà percossa condannato ad ammenda, secondo che il marito della donna gl'imporrà; e paghila per autorità de' giudici. 23 Ma, se vi è caso di morte, metti vita per vita; 24 occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piè per piè; 25 arsura per arsura, ferita per ferita, lividore per lividore.

www.laparola.net/testo.php

tutte dicono come sopra
AlfredoGennari
00sabato 4 gennaio 2014 18:10
Re:
io.donna, 03/01/2014 18:08:

Esodo 21:22-25

22 E quando alcuni, contendendo insieme, avranno percossa una donna gravida, sì che il parto n'esca fuori, ma pur non vi sarà caso di morte; sia colui che l'avrà percossa condannato ad ammenda, secondo che il marito della donna gl'imporrà; e paghila per autorità de' giudici. 23 Ma, se vi è caso di morte, metti vita per vita; 24 occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piè per piè; 25 arsura per arsura, ferita per ferita, lividore per lividore.

www.laparola.net/testo.php

tutte dicono come sopra




Ok. E' una traduzione molto confusa e in lingua italiana da Diodati del '700, ma vada pure per questa.
Però esamina bene quel che dice.
1) "sì che il parto n'esca fuori"
Secondo te, il feto (il parto) che esce fuori ha qualche possibilità di vita?
Oggi, forse, con le moderne tecniche della medicina, si può riuscire a mantenere in vita un feto giunto al 7° o anche al 6° mese, in casi eccezionali anche al 5° mese.
Ma quante possibilità avrebbe avuto 3500 anni fa? Sicuramente nessuna.
Quindi il feto muore, non c'era nessuna speranza di vita; vi è cioè "caso di morte".

2) "Ma se vi è caso di morte..."
E' evidente che il "caso di morte" riguarda solo la donna, e allora sarà "vita per vita".

Il feto muore, è fuori discussione, e il colpevole paga un'ammenda.
Potrebbe morire anche la donna e allora non basta più l'ammenda, c'è la condanna a morte del colpevole.
La donna, quindi, potrebbe non morire; ma il feto non ha speranze di sopravvivenza, mi sembra molto evidente questo.
Che il feto muoia è fuori discussione, ma il "caso di morte" riguarda solo la donna.



fabio-1967
00domenica 5 gennaio 2014 10:53
Aborto= uccidere? Si
Premetto che non ho condizionamenti da cattolici o altre dottrine umane, ma cerco sempre di approcciarmi alla Scrittura chiedendo a Dio di farmi capire quello che Lui vuole che io capisca attraverso lo Spirito Santo.

Fatta questa premessa, parto proprio dalla traduzione del Diodati che a mio avviso è chiara come, d'altronde, anche le altre:

22 E quando alcuni, contendendo insieme, avranno percossa una donna gravida, sì che il parto n'esca fuori, ma pur non vi sarà caso di morte; sia colui che l'avrà percossa condannato ad ammenda, secondo che il marito della donna gl'imporrà; e paghila per autorità de' giudici. 23 Ma, se vi è caso di morte, metti vita per vita; 24 occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piè per piè; 25 arsura per arsura, ferita per ferita, lividore per lividore.

Qui non credo ci sia altro da capire se non quello che il testo ci dice chiaramente è cioè: chi provoca una nascita prematura senza danni o decessi nè del bambino nè della madre, deve pagare una ammenda secondo il giudizio del marito,ma se il bambino o la madre hanno un danno o uno dei due muore si applica la legge del taglione.

Se poi diamo uno sguardo ad altri passi biblici sull'argomento è chiaro che Dio ci conosce fin da quando siamo una massa informe all'interno del grembo e cioè per tradurre in termini moderni fin prima che le nostre cellule cominciano ad organizzarsi in forme definite.
salmo 139:16 "16 I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo
e nel tuo libro erano tutti scritti
i giorni che mi eran destinati,
quando nessuno d'essi era sorto ancora")

Quindi se quello che Dio ha deciso di far nascere viene bloccato dall'uomo è chiaro che equivale ad uccidere come atto deliberato di assassinare dalle prime cellule a feti ancora non formati o addirittura come vedremo nel video sotto anche feti formati.

Il video sotto tratta l'esperienza di una donna che malgrado un aborto con acido è nata lo stesso...ecco la sua testimonianza:

Orchidea
00domenica 5 gennaio 2014 11:58
22 “E nel caso che degli uomini lottino l’uno con l’altro e realmente urtino una donna incinta e i figli di lei in effetti escano fuori ma non accada un incidente mortale, gli si devono imporre immancabilmente i danni secondo ciò che gli imponga il proprietario della donna; e lo deve dare per mezzo dei giudici. 23 Ma se accade un incidente mortale, devi dare anima per anima, 24 occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piede per piede, 25 marchio per marchio, ferita per ferita, colpo per colpo.


16 I tuoi occhi videro perfino il mio embrione,
E nel tuo libro ne erano scritte tutte le parti,
Riguardo ai giorni quando furono formate
E fra di esse non ce n’era ancora nessuna.
AlfredoGennari
00domenica 5 gennaio 2014 21:39
Re: Aborto= uccidere? Si
fabio-1967, 05/01/2014 10:53:



Qui non credo ci sia altro da capire se non quello che il testo ci dice chiaramente è cioè: chi provoca una nascita prematura senza danni o decessi nè del bambino nè della madre, deve pagare una ammenda secondo il giudizio del marito,ma se il bambino o la madre hanno un danno o uno dei due muore si applica la legge del taglione.




Allora non capisco più nulla io!!!
Se il bambino nasce prematuro (facciamo finta che siamo nel XX o XXI secolo) non c'è nessuna punizione, mi sembra ovvio: il bambino nasce prima ma vive, la madre vive pure lei ... quindi tutto bene, è solo avvenuto il parto un po' prima del previsto ma tutto è andato bene.
E allora, per cosa sarebbe l'ammenda? perché il bambino è nato prima? questa sarebbe la colpa per cui pagare l'ammenda?
fabio-1967
00lunedì 6 gennaio 2014 10:03
Re: Re: Aborto= uccidere? Si
AlfredoGennari, 05/01/2014 21:39:



Allora non capisco più nulla io!!!
Se il bambino nasce prematuro (facciamo finta che siamo nel XX o XXI secolo) non c'è nessuna punizione, mi sembra ovvio: il bambino nasce prima ma vive, la madre vive pure lei ... quindi tutto bene, è solo avvenuto il parto un po' prima del previsto ma tutto è andato bene.
E allora, per cosa sarebbe l'ammenda? perché il bambino è nato prima? questa sarebbe la colpa per cui pagare l'ammenda?



Alfredo scusami ma per me il testo è chiaro, l'ammenda è per il colpo subito e per la nascita prematura.

Orchidea
00lunedì 6 gennaio 2014 14:01
Re: Re: Re: Aborto= uccidere? Si
fabio-1967, 06/01/2014 10:03:



Alfredo scusami ma per me il testo è chiaro, l'ammenda è per il colpo subito e per la nascita prematura.





per il colpo dato al feto ma che non e' morto,ma se muore si doveva dare vita per vita
Orchidea
00lunedì 6 gennaio 2014 20:09
Re: Re: Re: Re: Re: Aborto= uccidere? Si
AlfredoGennari, 06/01/2014 18:21:



Per io.donna e fabio-1967




Se riteniamo, oggi, che l’aborto sia da classificare come omicidio e che quindi sia punibile con la pena di morte (vita per vita), siamo liberissimi di farlo (non capisco però perché nessuno, uomo o donna, venga messo a morte per un aborto neanche in quegli stati ove vige la pena di morte!); ma trasferire il nostro modo di pensare in gente di tremila anni fa, non è corretto.




la bibbia non passa mai d epoca,non scade,quello che e' scritto 3000 anni fa vale anche oggi. solo che non essendo piu' sotto la legge mosaica la pena di morte e' stata abolita
AlfredoGennari
00lunedì 6 gennaio 2014 20:55
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Aborto= uccidere? Si
io.donna, 06/01/2014 20:09:



la bibbia non passa mai d epoca,non scade,quello che e' scritto 3000 anni fa vale anche oggi. solo che non essendo piu' sotto la legge mosaica la pena di morte e' stata abolita





Vero! non siamo più sotto la legge mosaica, ma tu sai bene che in alcuni stati del mondo la pena di morte non è stata abolita. Anche in paesi molto civili (come si dice) e che sono cristiani (vedi il Texas ad esempio) è sempre in vigore la pena di morte, per cui se veramente l'aborto fosse ritenuto omicidio, credo che dovrebbero essere condannati a morte molte donne che abortiscono e molti medici che operano in tal senso. Non credi?


Orchidea
00lunedì 6 gennaio 2014 21:10
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Aborto= uccidere? Si
AlfredoGennari, 06/01/2014 20:55:




Vero! non siamo più sotto la legge mosaica, ma tu sai bene che in alcuni stati del mondo la pena di morte non è stata abolita. Anche in paesi molto civili (come si dice) e che sono cristiani (vedi il Texas ad esempio) è sempre in vigore la pena di morte, per cui se veramente l'aborto fosse ritenuto omicidio, credo che dovrebbero essere condannati a morte molte donne che abortiscono e molti medici che operano in tal senso. Non credi?






la bibbia e' chiara,la morte di un feto accidentale o causata andava pagata con la morte ,era cosi' sotto la legge mosaica ,ora non piu' ma la bibbia non cambia. l'omicidio e' omicidio solo che in molti stati non c'e' la pena di morte ma resta sempre sbagliato per Dio. io finisco qui
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 23:39.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com