io.donna, 03/12/2013 19:29:
Carissima io.donna, mi sono letto l’articolo corrispondente al link che hai postato, e ne ho tratto le mie conclusioni.
Innanzitutto voglio dire che: qualsiasi argomentazione noi facciamo circa un qualsivoglia tema ha generalmente delle premesse. L’argomentazione può essere buona cioè ben fatta, però la sua verità dipende dalle premesse. Se le premesse sono vere allora anche l’argomentazione è vera. Ma se le premesse sono false, allora anche l’argomentazione, pur se ben fatta, risulta falsa.
E vengo ora all’articolo in questione.
Proprio al suo inizio leggiamo le premesse. Una di queste è la seguente:
“Delle migliaia di copie del Nuovo Testamento disponibili oggi, la maggioranza fu prodotta almeno due secoli dopo la stesura degli originali”Questa premessa è FALSA, perché esiste un frammento manoscritto di Marco 6 risalente al 55 d.C., cioè solo dopo 25 anni dalla morte di Gesù; ne esiste un altro del vangelo di Giovanni risalente al 110 d.C., cioè 80 anni dopo la morte di Cristo. Quindi non sono passati secoli perché venissero prodotte le copie manoscritte degli originali ma solo pochi decenni.
Una seconda premessa dell’articolo in questione è:
“A quanto sembra, in quel periodo coloro che ricopiavano i manoscritti sostituivano il Tetragramma con Kùrios o Kỳrios, il termine greco per “Signore”, oppure ricopiavano manoscritti dove questo era già stato fatto.”
Questa frase afferma, senza darne la più piccola dimostrazione, che tutti i copisti, cioè tutte le persone che copiavano gli originali dei libri dei testimoni di Gesù, DELIBERATAMENTE falsavano quanto gli apostoli avevano scritto, sostituendo il tetragramma con altre espressioni.
Questo significa che gli apostoli erano attorniati da persone bugiarde che alteravano i loro scritti: può essere credibile una cosa di questo genere??? Noi conosciamo due persone bugiarde, Anania e Saffira (Atti 5, 1 e seguenti), e sappiamo che fine hanno fatto.
Ma c’è anche un’altra conseguenza della premessa appena sopra riportata, ancor più grave, ed è la seguente.
Se è vero che, come dice la premessa iniziale dell’articolo e che qui riporto
È IMPORTANTE che il nome di Dio compaia nella Bibbia? Dio evidentemente fu di questo avviso.
allora Dio è stato INCAPACE di evitare che il Suo nome venisse tolto dai manoscritti del Nuovo Testamento!! Ancora chiedo: può essere credibile una cosa di questo genere???
La mia conclusione è che l’articolo, e chi lo ha scritto, è FALSO poiché parte da false premesse basate su affermazioni non dimostrate.
Gli autori dei libri del Nuovo Testamento non hanno MAI usato il tetragramma. Questo perché Dio si presenta non più come “colui che è”, “che esiste”, “che è presente per aiutare il Suo popolo”; ma si presenta invece, in Gesù, come “Padre”. La venuta di Gesù, che è l’Unigenito, rende Dio come “Padre”, avviene un cambiamento del nome di Dio per poterlo capire meglio. Tutti quelli che hanno la fede nell’Unigenito lo chiamano per nome, lo chiamano “Padre”.