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    AlfredoGennari
    Post: 630
    Città: PIAN DI SCO
    Età: 76
    Sesso: Maschile
    00 12/10/2013 13:19
    “Voi siete i miei testimoni” dice Jahweh agli Israeliti, Suo popolo, in Isaia 43, 10 e 44, 8).
    E qui gongolano i T.d.G., i quali trovano così la conferma dell’appropriatezza del loro nome.
    E pertanto si sentono di poter tranquillamente andare in giro a dire che il nome del creatore dell’universo è Geova (o anche Jahweh, questo te lo concedono!).
    Come se, un bel giorno, si fossero incontrati (loro e Dio) scambiandosi le solite frasi … “oh ciao, come stai? Io mi chiamo Alfredo; e tu?”; “ciao, sto bene, grazie; io mi chiamo Geova” … e Alfredo, tutto gongolante, va in giro dicendo “il Creatore si chiama Geova”.
    E ne avrebbe pienamente ragione, perché sarebbe stato testimone diretto dell’incontro con Geova e delle parole di Geova stesso.

    Un po’ come per i 12, che potevano dire tranquillamente di essere “testimoni” di Gesù (Atti 1, 8), delle sue parole e delle sue opere, perché avevano vissuto con lui per circa tre anni, vedendolo, udendolo e toccandolo (I Giovanni 1, 1-4).

    Ma, purtroppo per gli amici T.dG., le cose non stanno così; Alfredo non ha mai incontrato Geova e quindi non Lo ha mai sentito dire il proprio nome.
    Il significato di “martus” (= testimone) in Isaia è lo stesso di Genesi 31, 47, dove lo stesso termine “martus” è applicato a un mucchio di pietre elevato da Giacobbe e Labano per suggellare un loro patto e che perciò viene chiamato “testimone” del patto stesso. Come a dire che l’esistenza di quel mucchio di pietre dimostra l’esistenza e l’opera di Giacobbe e Labano, che quel mucchio di pietre avevano elevato.
    Così anche gli Israeliti, esistendo per quello che sono, dimostrano l’esistenza e l’opera (in questo caso l’opera sono loro stessi) di Dio. Quindi sono, sì, testimoni di Jahweh ma lo sono in quanto sono opera, fattura di Jahweh, e non certamente in quanto l’hanno visto udito e toccato come potevano dire i 12 riguardo a Gesù.
    E che il termine “testimone” abbia anche questo significato lo “testimonia” (quando ce vo’ ce vo’, il gioco di parole!) un fatto molto attuale e comune nello sport: come si chiama il bastoncino che gli atleti che corrono la staffetta si passano l’uno all’altro? si chiama proprio “testimone”.

    Nota – Il termine greco “martus” (testimone) si trova, nella LXX (Genesi 31, 47), sulla bocca di Giacobbe che designa come “testimone” il mucchio di pietre elevato da lui e Labano a suggello del loro patto. Interessante che Labano, invece, sempre nello stesso versetto, chiama lo stesso mucchio di pietre “testimonianza” (greco marturia). Anche un oggetto, quindi, può essere “testimone”.
    Sia in questo brano (nelle parole di Giacobbe) che nei due passi di Isaia citati sopra, il corrispondente ebraico è “ed”.

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    Orchidea
    Post: 520
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    00 12/10/2013 21:34
    a me non sembra che i TDG dican che han incontrato GEOVA
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    AlfredoGennari
    Post: 630
    Città: PIAN DI SCO
    Età: 76
    Sesso: Maschile
    00 14/10/2013 17:59
    Re:
    io.donna, 12/10/2013 21:34:



    a me non sembra che i TDG dican che han incontrato GEOVA





    Certo, è vero, non hanno mai detto di aver incontrato Geova. La mia voleva essere una provocazione per far risaltare meglio che nessuno può considerare sé stesso "testimone di Dio" per il semplice fatto che nessuno può dire di averlo visto. D'altra parte, chiunque può dire di essere stato creato da Dio e in questo senso, esattamente come il mucchio di pietre di Giacobbe, può essere considerato testimone di Dio, proprio perché e solamente è stato fatto da Dio.
    Quindi se un qualsiasi gruppo di cristiani si vuol dare un nome, questo nome è indicato chiaramente dalla Parola di Dio e cioè "cristiani" (Atti 11, 26) o "chiesa di Cristo" (Romani 16, 16).


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    Orchidea
    Post: 520
    Sesso: Femminile
    00 17/10/2013 21:45
    Re: Re:
    AlfredoGennari, 14/10/2013 17:59:




    Certo, è vero, non hanno mai detto di aver incontrato Geova. La mia voleva essere una provocazione per far risaltare meglio che nessuno può considerare sé stesso "testimone di Dio" per il semplice fatto che nessuno può dire di averlo visto. D'altra parte, chiunque può dire di essere stato creato da Dio e in questo senso, esattamente come il mucchio di pietre di Giacobbe, può essere considerato testimone di Dio, proprio perché e solamente è stato fatto da Dio.
    Quindi se un qualsiasi gruppo di cristiani si vuol dare un nome, questo nome è indicato chiaramente dalla Parola di Dio e cioè "cristiani" (Atti 11, 26) o "chiesa di Cristo" (Romani 16, 16).






    ma noi TDG il nome intero e' congregazione cristiana dei TDG
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    AlfredoGennari
    Post: 630
    Città: PIAN DI SCO
    Età: 76
    Sesso: Maschile
    00 18/10/2013 18:30
    Re: Re: Re:
    io.donna, 17/10/2013 21:45:



    ma noi TDG il nome intero e' congregazione cristiana dei TDG





    e non sarebbe più ovvio usare il nome che la Parola di Dio stessa ci indica?
    Le chiese di Cristo vi salutano, dice Romani 16, 16: perché sprecare la fantasia per creare nuove denominazioni?


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    Dino1048
    Post: 191
    Città: AGRIGENTO
    Età: 75
    Sesso: Maschile
    00 30/10/2013 17:10
    interessante
    giustoooooo, perchè sprecare la fantasia?, forse perché si voleva comandare un personale gruppo, ma l'unico comandante è CRISTO, e chi risponde alla chiamata si chiama Cristiano, niente altro, ciao a tutti, DIO vi Benedica. Dino