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Pedofilia: colpa del celibato?

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    AlfredoGennari
    Post: 630
    Città: PIAN DI SCO
    Età: 76
    Sesso: Maschile
    00 17/10/2013 08:35
    La Chiesa Cattolica è alle prese, in questi ultimi tempi, con la questione dei preti pedofili, questione che procura parecchie preoccupazioni al papa e a tutta la gerarchia cattolica.
    Per il peccato che contamina la casta? Certo, ma non solo.
    Perché, allora, le preoccupazioni?
    Da più parti si dice che l’obbligo del celibato dovrebbe essere eliminato e che i preti, se ciò venisse fatto, non sarebbero più tentati dalla pedofilia. Se si dimostrasse che il celibato è causa del fenomeno della pedofilia, ne verrebbe che, per legge, i vari Stati proibirebbero il celibato stesso come causa di reati contro i minori.
    Il papa, allora, ne ha ben donde per preoccuparsi.
    Pensate: il celibato dei preti è il fondamento su cui poggia tutta la gerarchia cattolica. I componenti di tale gerarchia, non avendo famiglia e quindi figli eredi, non hanno nessun modo per deviare le proprietà ecclestiche in direzioni diverse da quella indicata dal Vaticano. Ma questa è stata questione di fortissime controversie in un lontano passato, quando preti e vescovi (ma soprattutto vescovi) potevano avere figli cui lasciare eredità. Eliminare oggi il celibato dei preti sarebbe un disastro economico per il Vaticano.
    Sto scrivendo oggi, domenica 17 ottobre 2010. I tg hanno dato la notizia che il papa ha santificato proprio oggi una suora australiana, fra i meriti della quale c’è quello – ma guarda un po’ che coincidenza!! – di avere lottato, denunciandolo, contro un prete pedofilo. Come a dire: vedete che la Chiesa Cattolica ha in sé la capacità di agire contro un simile abuso? e che non c’è nessun bisogno di abolire dall’esterno il celibato?
    Quindi il papa dice no, il celibato non deve essere eliminato.

    Io dico che il celibato andrebbe, sì, eliminato, ma per ben altri motivi. Vediamo.

    In un ordine delle cose come quello che caratterizza tutto il mondo animale, in cui l’unione maschio-femmina è la regola, come si può pensare di imporre il celibato?
    Per restare al solo mondo dei mammiferi, e l’uomo è un mammifero, mi dicono, la pulsione sessuale è seconda solo a quella verso il cibo.
    Questo mi dice una volta di più quanto forte sia la pulsione sessuale, talmente forte che astenersene sarebbe quasi come astenersi dal mangiare.
    E allora? Se la pulsione sessuale è tanto forte, come si può pensare di imporre il celibato, e quindi imporre di astenersi dal vivere il sesso, solo in forza di una legge ecclesiastica? Solo una forte motivazione interiore può rendere praticabile il celibato e nessuna legge potrà mai creare questa motivazione.
    Può una legge umana creare una motivazione tanto forte?

    Come dici?
    Non è una legge umana?
    Dici che è divina? E quindi che viene da Dio?
    Quindi la ritroviamo nella Parola di Dio, che è la Bibbia.
    Siamo sicuri? E allora andiamo a vedere.

    La motivazione prima per giustificare il celibato è, storicamente, la pretesa che lo stato verginale sia superiore allo stato matrimoniale.. (e per matrimonio intendiamo l’unione di un uomo e di una donna, unione sancita dall’autorità civile, nel nostro mondo occidentale almeno).

    Peccato però che questa pretesa non trovi nessun appoggio nella Parola di Dio.

    Il capitolo del Nuovo Testamento che sembra dare la giustificazione alla superiorità dello stato verginale su quello matrimoniale, è senza dubbio I Corinzi 7.
    Nei versetti 7 e 8 Paolo afferma che suo desiderio sarebbe che tutti rimanessero come è lui, cioè senza avere moglie (o senza marito nel caso delle donne).
    Però non si sogna mai di dire che la verginità sia superiore al matrimonio.
    Anzi! Mette le due condizioni sullo stesso piano (versetto 7) come due differenti doni dati da Dio.
    Ma c’è di più. Paolo motiva il suo desiderio che uomini e donne non si sposino con la convinzione (rivelatasi poi errata) che la fine di tutto fosse imminente e che quindi non fosse il caso di andarsi a impegolare con mogli o mariti, perché le preoccupazioni e i problemi sarebbero, in tal caso, aumentati.
    Tutto qui.
    Paolo lo dice ripetutamente nei versetti 26, 28, 29 e 32: sta per arrivare la fine, non aumentate le vostre preoccupazioni.
    Esortazione alla verginità?
    Assolutamente no!
    Semplicemente desiderio che i suoi fratelli non avessero un eccesso di preoccupazioni.

    Gesù ha osservato il celibato.
    Nessuno potrà mai affermare il contrario e, soprattutto, nessuno potrà mai dimostrare il contrario.
    Parlavo di forte motivazione, più sopra. Credo che nessuno in tutta la storia dell’uomo abbia avuto una motivazione più forte di quella di Gesù per astenersi da una normale vita sessuale e coniugale.
    Lo stesso insegnamento di Gesù non ha mai indirizzato nella direzione del celibato, questo è e sarà sempre e soltanto una scelta personale che nessun uomo potrà mai imporre a un altro uomo, visto che lo stesso Dio non lo ha mai imposto a nessuno.


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    Orchidea
    Post: 520
    Sesso: Femminile
    00 17/10/2013 21:25
    1 Timoteo 12 : 4 Comunque, l’espressione ispirata dice esplicitamente che in successivi periodi di tempo alcuni si allontaneranno dalla fede, prestando attenzione a ingannevoli espressioni ispirate e a insegnamenti di demoni, 2 mediante l’ipocrisia di uomini che diranno menzogne, segnati nella loro coscienza come da un ferro rovente; 3 i quali proibiranno di sposarsi, comandando di astenersi da cibi che Dio ha creato per essere presi con rendimento di grazie da quelli che hanno fede e conoscono accuratamente la verità.

    obbligare una persona a non sposarsi e' antiscritturale