I Giovanni 2, 7-11

7 Carissimi, non vi scrivo un comandamento nuovo, ma un comandamento vecchio che avevate fin da principio: il comandamento vecchio è la parola che avete udita.

I comandamenti di Dio (quelli dei precedenti vv. 3-5) non sono una cosa nuova, sono già presenti nel VT, perché di quelli si tratta: il “non uccidere”, il “non rubare” e gli altri, erano già ben conosciuti per cui Giovanni è ben consapevole di non dire niente di nuovo quando invita ad osservare i comandamenti di Dio. Il messaggio cristiano si innesta pienamente nel messaggio del VT, il quale costituisce il “comandamento vecchio”.


8 E tuttavia è un comandamento nuovo che io vi scrivo, il che è vero in lui e in voi, perché le tenebre stanno passando e già risplende la vera luce.

Il comandamento è vecchio, ma diventa nuovo perché c’è una nuova luce, la vera luce.
Cosa vuol dire Giovanni?
In fondo, se si pensa che il nuovo sia costituito dal comandamento dell’amore, bisogna dire che “ama il prossimo tuo come te stesso” era già presente nel VT (Levitico 19,18), per cui è da considerare vecchio.
Cosa c’è di nuovo, allora, se tutto è vecchio?
Beh, il nuovo è lui, Gesù, e voi, cioè quelli che credono in lui.
Gesù è la Parola in un corpo umano, quindi non più solo scritta su pergamena ma vivente; e i credenti sono il suo corpo, anch’esso vivente.
La Parola è verità viva, in lui e in quelli che credono in lui: quindi non più qualcosa di semplicemente scritto da leggere ma qualcosa di vivo che cammina, parla, può essere toccato: lui e noi.
Prima non era così.
Prima era solo scritta o solo annunciata da pochi uomini scelti, ora è un corpo vivente: questo è il nuovo.
“Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” (Giovanni 8, 32): conoscere la verità significa vedere chiaramente e quindi significa poter camminare senza inciampare e questa è la vera luce che prima non c’era, Gesù è la verità viva che fa luce sul nostro cammino.


9 Chi dice di essere nella luce e odia suo fratello, è ancora nelle tenebre.

E’ quello che già aveva detto in precedenza (vedi commento a 1, 5b): essere nella luce significa conoscere Dio; conoscere Dio significa osservare i Suoi comandamenti; osservare i suoi comandamenti significa amare il prossimo (vedi commento a 1, 5b); quindi …


10 Chi ama suo fratello rimane nella luce e non c’è nulla in lui che lo faccia inciampare.


11 Ma chi odia suo fratello è nelle tenebre, cammina nelle tenebre e non sa dove va perché le tenebre hanno accecato i suoi occhi.

Vedi commento a 1, 5b.