| | | OFFLINE | | Post: 630 | Città: PIAN DI SCO | Età: 76 | Sesso: Maschile | |
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  04/02/2013 09:12 | |
La serie dei sigilli del cap. 6 mostra la situazione in cui versa
l’umanità a causa del suo modo di vivere. L’uomo ha disubbidito al suo creatore fin dall’inizio con Adamo e si è attirato grandi problemi come conseguenza del suo agire.
La sequenza dei quattro cavalli e cavalieri mostra come l’uomo, per il suo orgoglio, abbia da sempre creato a sé stesso dei gravi problemi che sono guerre, carestie e morte.
L’apertura del sesto sigillo mostra le conseguenze sulla natura che, praticamente, si rivolta contro l’uomo.
Ma non tutta l’umanità sceglie di vivere in disarmonia col suo creatore, vi sono degli uomini che, al contrario, vogliono vivere in pace con Dio. Purtroppo, però, anche questi uomini son costretti a subire non solo la rivolta della creazione ma anche il male che ricevono dagli altri uomini proprio perché non vogliono conformarsi al comune modo di vivere.
All’apertura del quinto sigillo, Giovanni vede sotto l’altare le anime di quelli che erano stati uccisi per la Parola di Dio. Essi gridavano a gran voce: Dunque, dice Giovanni (Ap. 6, 11), quella parte di umanità che non si conforma al mondo ma sceglie di vivere secondo Dio, e che per questo subisce la violenza del mondo, deve aspettare, non è ancora il momento.
Ma l’apostolo non si limita a questo, dopo aver visto, all’apertura del sesto sigillo, ciò che capita ai non credenti, i quali rifiutano, nonostante tutto, di ravvedersi … Giovanni riceve un’altra visione, che possiamo chiamare la visione dei centoquarantaquattromila.
Questa visione serve a rassicurare i credenti che Dio non si è affatto scordato di loro, che pur dovendo aspettare ancora un po’ di tempo saranno premiati con la possibilità di stare per sempre con Dio e con l’Agnello. E’, dunque, una risposta alla domanda del v. 10 del cap. 6.
La visione.
Apocalisse-Rivelazione 7, 4 : E udii il numero di coloro che furono segnati con il sigillo: centoquarantaquattromila segnati di tutte le tribù dei figli d’Israele.
Israele è il popolo che Dio si è scelto in Abramo, quindi questi che vengono qui segnati sono il popolo di Dio. Da Israele viene Gesù e da lui, tramite i suoi dodici testimoni, viene la chiesa, nuovo popolo di Dio.
Il numero, apparentemente esatto, non deve trarre inganno.
Giovanni ha scelto di scrivere secondo le caratteristiche della letteratura apocalittica, molto usata a partire dal II secolo a.C., e questo genere letterario si basa sulla simbologia delle immagini e dei numeri. Questi hanno grande importanza, con essi si esprimono concetti in maniera figurata ma chiara a chi conosce il significato dei numeri.
E così avviene in questo caso: 144.000 = 12 x 12 x 1000.
Il numero 12 rappresenta l’intero popolo di Dio, il vecchio, Israele, e il nuovo, la chiesa. I due popoli sono rappresentati con i 12 figli di Giacobbe, e quindi le 12 tribù d’Israele; mentre il nuovo viene rappresentato con i 12 apostoli di Gesù (vedi Apocalisse 21, 12 e 14).
Il numero 1000 è simbolo di grande quantità o quantità illimitata.
Quindi, Giovanni ci dice, l’intero popolo di Dio è una quantità sterminata di persone, che godranno della presenza di Dio e di tutti i benèfici effetti di tale presenza, effetti benèfici descritti dal resto del cap. 7.
A confermare questa lettura, il v. 9 del cap. 7 dice: dopo queste cose guardai e vidi una folla immensa che nessuno poteva contare.
Quindi Giovanni prima ODE un numero e poi VEDE una folla sterminata, che nessuno poteva contare. E cioè l’intero popolo di Dio, numero immenso, che raccoglie tutti i figli di Dio di tutti i tempi e che Giovanni vede alla presenza di Dio.
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