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traduzione dal testo originale di Esodo 21 vers. 22 a 25 di Angelo Santo Lombardi

Ultimo Aggiornamento: 27/02/2014 21:13
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27/02/2014 17:36

Re: uscire fuori, no aborto rep.
angelo santo, 26/02/2014 23:39:

ciao Alfredone!
sono certamente daccordo con te, che la nascita prematura al di sotto dei 6 /7 mesi di gravidanza, fosse morte certa in quel periodo, ma lo è anche tuttora penso.
il punto, secondo me, è un altro, e cioè che la Scrittura non ci dice in quale momento della gravidanza accade questo, (nel caso sempre che fosse accaduta una tale vicenda), ma dice con chiarezza che se a causa del colpo ricevuto, la donna incinta partorisce senza che avvenga disgrazia, non vi è pena di morte, ma solo una multa, appunto per il colpo ricevuto, (e questa ammenda/multa è imposta dal marito) e non per la perdita del bambino. infatti è la perdita del bambino che costituisce una disgrazia, non un colpo ricevuto senza che accada nulla, non sei daccordo su questo? l'inganno, secondo me, sta nelle traduzioni pubblicate, che aggiungono: "altro danno" aggiungendo "altro", che non c'è affatto nel testo originale, facendo così supporre che un danno (in realtà la traduzione corretta per danno è disgrazia), sia la perdita del neonato, e il "vero" danno da punire, è la morte della donna. ma non dice questo la Parola di Dio. se noti, nel caso della mancata disgrazia, l'ammenda è imposta dal marito, nel caso invece di disgrazia, la punizione la stabilisce DIO.
ti ringrazio per la tua attenzione, Fratellone!
un abbraccio!
Angelo



Ciao Angelo, ti dico quello che vedo io in questo brano.
Due litigano, si prendono a cazzotti, lì vicino c'è una donna incinta, non si sa di quanti mesi. Nella colluttazione uno dei due urta la donna con una certa violenza, la donna cade, si fa male, la caduta provoca il parto (è vero, non si usa la parola "aborto"): il feto muore, è cosa certa.
Questo è il danno o disgrazia: il feto muore.
Il colpevole paga un'ammenda. Il feto vale un'ammenda e non una vita.

Ma se la donna cade e la conseguenza della caduta è la morte della donna, allora il colpevole paga non con una semplice ammenda ma con la propria vita.
Questo è quello che io leggo.

Del resto, se davvero l'aborto fosse omicidio, ogni donna che lo fa dovrebbe essere condannata a morte, almeno in quegli stati in cui vige la pena di morte.

La Chiesa Cattolica considera l'aborto come omicidio. Ma la Chiesa Cattolica è quella che, in casi particolari, sceglie di salvare il nascituro e di lasciar perire la madre. E non credo che questo sia corretto.

Per cui il mio pensiero è che il feto non ha, secondo quello che leggo nella Parola di Dio, tutta la Parola di Dio, lo stesso valore di una persona autonoma.


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