Data di nascita: giorno e mese

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AlfredoGennari
00lunedì 19 novembre 2012 15:35
Camminando con Gesù: giorno e mese della sua nascita
Quando parliamo di Gesù di Nazareth (per ora lasciamo stare “Cristo”, che è un titolo), parliamo di un uomo di carne come tutti noi.
Anche lui un bel giorno è nato, è stato bambino, come tale è cresciuto fino a diventare uomo fatto.
Quando è nato?
Facile! è nato a Natale, lo sanno tutti!
Ma se una cosa è vera, questa è che Gesù non è affatto nato d’inverno (e Natale viene d’inverno!).

Luca (il vangelo di Luca) racconta (2, 8) che, la notte in cui nacque Gesù, [C]“in quella stessa regione c’erano dei pastori che stavano nei campi e di notte facevano la guardia al loro gregge.
Ma nessun pastore, in nessuna regione montuosa che assomigli alla Giudea (Betlemme è a 770 metri sul livello del mare), sta fuori di notte con le sue pecore durante la stagione invernale. Provate a chiedere ai pastori sardi o abruzzesi.

Ma c’è anche un altro fatto.
Gesù nacque a Betlemme, in Giudea, anche se i suoi genitori vivevano parecchio più a nord, a Nazareth di Galilea. Il motivo, lo conosciamo tutti, fu perché, per il censimento indetto da Quirino governatore della Siria, da cui dipendeva anche la Palestina, Giuseppe, con sua moglie Maria, dovette andare a farsi censire nella località di origine della famiglia da cui discendeva e tale famiglia era quella di Davide, il grande re Davide, il quale era originario proprio di Betlemme in Giudea.
Ed ecco il fatto: quale sarà mai quell’amministratore che, volendo censire i suoi amministrati, li obblighi a muoversi in tempi rapidi nella stagione invernale, con tutti i disagi e le difficoltà di spostamento che tale stagione comporta? non sceglierà, invece, la stagione primaverile o autunnale?
Sicuramente, dunque, Gesù non nasce il 25 dicembre, come tradizione comanda.

E allora? quando lo facciamo nascere?
Beh, ai vangeli importa “il giusto” (è un modo toscano per dire “poco o nulla”) dirci quando è nato Gesù. Tant’è vero che due dei quattro vangeli (Marco e Giovanni) manco ne parlano. Ai vangeli importa farci sapere quando Gesù è morto (e risorto!), perché quella è la cosa veramente importante.

Ma, comunque, possiamo provare a individuare, se non un giorno, almeno un periodo dell’anno in cui potrebbe essere nato.
Insieme all’inverno possiamo escludere anche l’estate: troppo caldo per fare viaggi lunghi, mentre l’inverno è troppo freddo. Restano la primavera e l’autunno.
Così come ai vangeli, anche ai cristiani dei primi tre secoli importava “il giusto” di festeggiare il “compleanno” di Gesù (e infatti non c’era nessuna festa ad hoc!), ma se c’è una data più gettonata in quei primi tre secoli, questa cade nel periodo primaverile e precisamente il 20 di maggio per Clemente Alessandrino, il 28 di marzo per Cipriano, mentre Ippolito pone il compleanno di Gesù al 2 di aprile. Altri lo pongono invece al 19 aprile.
Da notare, però, che non c’era nessuna festa!!

Ma il fatto più curioso è che a formulare per primi la data del 25 dicembre come data della nascita di Gesù furono, ai tempi di Clemente Alessandrino (che muore nel 215), i discepoli di Basilide, caposcuola gnostico e quindi considerato eretico anche e proprio dai più accaniti sostenitori della oggi tradizionale data del Natale. Mah! che strano! che sia uno scherzo da ... prete?

E allora, dal NT, unica fonte veramente attendibile, la sola utile a farci conoscere Gesù di Nazareth, possiamo tranquillamente ricavare che Gesù nacque nel periodo primaverile e che i vangeli davano scarsa rilevanza ai festeggiamenti per il compleanno, al punto che non era stata istituita nessuna festa e non era stata tramandata nessuna data precisa (ah! che sbadati quei dodici!).


principessac
00giovedì 22 novembre 2012 22:04
principessac
00giovedì 22 novembre 2012 22:08
Epoca della nascita, durata del ministero. Gesù evidentemente nacque nel mese di etanim (settembre-ottobre) del 2 a.E.V., venne battezzato all’incirca nello stesso periodo dell’anno 29 E.V., e morì verso le 15 del venerdì 14 nisan (marzo-aprile) del 33 E.V. in primavera. Queste date si desumono come segue:
Gesù nacque circa sei mesi dopo la nascita di Giovanni (il Battezzatore), suo parente, mentre Cesare Augusto era imperatore di Roma (31 a.E.V.–14 E.V.), Quirinio governava la Siria (vedi alla voce REGISTRAZIONE le probabili date dell’amministrazione di Quirinio) e il regno di Erode il Grande sulla Giudea volgeva al termine. — Mt 2:1, 13, 20-22; Lu 1:24-31, 36; 2:1, 2, 7.
La sua nascita rispetto alla morte di Erode. Anche se la data della morte di Erode è molto discussa, ci sono prove concrete che avvenne nell’1 a.E.V. (Vedi ERODE n. 1 [Data della morte]; CRONOLOGIA [Eclissi lunari]). Fra la nascita di Gesù e la morte di Erode si verificarono diversi avvenimenti, fra cui la circoncisione di Gesù l’ottavo giorno (Lu 2:21); la sua presentazione al tempio a Gerusalemme 40 giorni dopo la nascita (Lu 2:22, 23; Le 12:1-4, 8); il viaggio degli astrologi “da luoghi orientali” a Betleem (dove Gesù non era più in una mangiatoia ma in una casa — Mt 2:1-11; cfr. Lu 2:7, 15, 16); la fuga in Egitto di Giuseppe e Maria col bambino (Mt 2:13-15), seguita dalla decisione di Erode, resosi conto che gli astrologi non avevano seguito le sue istruzioni, di far uccidere tutti i bambini sotto i due anni (a indicare che Gesù non era più un neonato) a Betleem e dintorni. (Mt 2:16-18) La nascita di Gesù nell’autunno del 2 a.E.V. consentirebbe il tempo necessario al succedersi di questi avvenimenti intercorsi fra la sua nascita e la morte di Erode, avvenuta probabilmente all’inizio dell’1 a.E.V. C’è comunque un’ulteriore ragione per porre la nascita di Gesù nel 2 a.E.V.
In rapporto al ministero di Giovanni. Un’altra conferma delle date finora indicate si trova in Luca 3:1-3, dov’è spiegato che Giovanni il Battezzatore cominciò a predicare e battezzare nel “quindicesimo anno del regno di Tiberio Cesare”. Quel 15° anno andava dalla seconda metà del 28 E.V. all’agosto o settembre del 29 E.V. (Vedi TIBERIO). A un certo punto del ministero di Giovanni, Gesù andò da lui per farsi battezzare. Quando poco dopo cominciò il suo ministero Gesù “aveva circa trent’anni”. (Lu 3:21-23) A 30 anni, età in cui Davide era diventato re, Gesù non era più soggetto ai suoi genitori carnali. — 2Sa 5:4, 5; cfr. Lu 2:51.
Secondo Numeri 4:1-3, 22, 23, 29, 30, sotto il patto della Legge coloro che prestavano servizio nel santuario avevano “dai trent’anni in su”. È quindi ragionevole supporre che Giovanni il Battezzatore, levita e figlio di un sacerdote, iniziasse il suo ministero alla stessa età, non presso il tempio naturalmente, ma con l’incarico speciale affidatogli da Geova. (Lu 1:1-17, 67, 76-79) La specifica menzione (ripetuta due volte) della differenza di età fra Giovanni e Gesù e la correlazione fra le apparizioni e i messaggi dell’angelo di Geova che annunciò la nascita di entrambi (Lu 1) costituiscono una valida ragione per ritenere che la stessa cosa sia avvenuta anche per il loro ministero, cioè che l’inizio del ministero di Giovanni (precursore di Gesù) abbia preceduto di sei mesi l’inizio del ministero di Gesù.
In base a quanto si è detto, Giovanni nacque 30 anni prima dell’inizio del suo ministero nel 15° anno di Tiberio, quindi fra la seconda metà del 3 a.E.V. e l’agosto o il settembre del 2 a.E.V., e sei mesi dopo nacque Gesù.
Un ministero
fabio-1967
00mercoledì 20 marzo 2013 08:46
Ciao a tutti,
riporto un testo di Incardona Salvatore, laico passionista, tratto da un suo scritto sul natale visibile nel suo imponente sito - www.cristianicattolici.net/index.html -
dove dice:

"Alcuni detrattori della storicità della data del Natale al 25 dicembre hanno, infatti, osservato che in quel mese - cioè in pieno inverno - gli angeli non potevano incontrare in aperta campagna e di notte greggi e pastori a cui dare la lieta notizia della nascita del Salvatore dell’umanità. Eppure, quanti sostengono questa ipotesi dovrebbe sapere che nell’ebraismo tutto è soggetto alle norme di purità. Secondo non pochi antichi trattati ebraici, i giudei distinguono tre tipi di greggi. Il primo, composto da sole pecore dalla lana bianca: considerate pure, possono rientrare, dopo i pascoli, nell’ovile del centro abitato. Un secondo gruppo è, invece, formato da pecore la cui lana è in parte bianca, in parte nera: questi ovini possono entrare a sera nell’ovile, ma il luogo del ricovero deve essere obbligatoriamente al di fuori del centro abitato. Un terzo gruppo, infine, è formato da pecore la cui lana è nera: questi animali, ritenuti impuri, non possono entrare né in città né nell’ovile, neppure dopo il tramonto, quindi costretti a permanere all’aperto con i loro pastori sempre, giorno e notte, inverno e estate. Non dimentichiamo, poi, che il testo evangelico riferisce che i pastori facevano turni di guardia: fatto che appare comprensibile solo se la notte è lunga e fredda, proprio come quelle d’inverno. Ricordo che Betlemme è ubicata a 800 metri sul livello del mare. Alla luce di queste considerazioni, possiamo ritenere risolto il mistero: i pastori e le greggi incontrati dagli angeli in quella santa notte a Betlemme appartengono al terzo gruppo, formato da sole pecore nere. Prefigurazione, se vogliamo, di quella parte della società, composta da emarginati,"

Per chi ha voglia e tempo qui l'articolo completo:http://www.cristianicattolici.net/il_natale_25_dicembre.html

Cosa ne pensate di queste dichiarazioni di Incardona?
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