Dio ha un nome ?

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principessac
00sabato 16 giugno 2012 13:22
secondo la bibbia Dio ha un nome proprio ?
AlfredoGennari
00sabato 16 giugno 2012 23:48
Ciao principessa.
Il mio nome è quello con cui mi presento agli altri: ciao, sono Alfredo; oppure piacere, Alfredo.
Per cui immagino che la stessa cosa si debba pensare per Dio.
Perchè anche Lui a un certo momento si presenta.
Questo momento è quello di Esodo 3, 14, dove si presenta a Mosè, il quale voleva sapere il nome di Chi lo voleva mandare a parlare con gli Ebrei schiavi degli Egiziani.
"Io sono" è il mio nome, dice Dio a Mosè, "Jahweh" in ebraico, il famoso tetragramma, quattro consonanti senza vocali perchè l'ebraico si scriveva così, consonanti senza vocali, da qui le varie pronuncie, Jahweh o Jehova o Geova.
Questo il nome con cui Dio si presenta, questo il Suo nome.
"Io sono" oggi, ieri, domani, senza verbo al passato o al fututo ma sempre al presente; "Io sono" sempre.
Io, Alfredo, parlando di me di 30 anni fa, non posso dire "Io sono", posso dire "io ero" perchè sono cambiato rispetto a 30 anni fa.
Dio no. Dio è "Io sono" sempre.
E questo significa che è sempre presente, attivo, dinamico, oggi ieri e domani, sempre lo stesso e per questo è in grado di aiutare sempre me, che cambio, che muto, che divengo, e magari non mi ricordo quel che ero ieri. Ma lui se lo ricorda e proprio per questo è in grado di aiutarmi.

Ma poi il Suo nome cambia. Che strano: anche Lui si evolve?!!
Ha un Figlio, diviene Padre, qualcosa cambia. Decide di mostrare nel modo più concreto possibile quel "Io sono", presente attivo pronto ad aiutarti. Un Padre. Tutti i genitori sono la sicurezza, la base solida su cui appoggiare i piedi, di ogni bambino. L'"Io sono", con Gesù, Suo Unigenito, cambia il proprio nome.
Ho fatto conoscere il tuo nome e lo farò conoscere (Giovanni 17, 26) dice Gesù. E non si tratta certamente del tetragramma, perchè quello era già conosciuto, ben quasi 7000 volte è presente nel Vecchio Testamento.
No, non il tetragramma ha fatto e farà conoscere Gesù, ma il nuovo nome di Dio che è Padre". Il quale, poi, non è altro che una maggior concretizzazione di quel "Io sono" perchè nessuno più di un padre (genitori per un figlio) è presente, attivo, pronto ad aiutare i figli.

Quindi, sì, Dio ha un nome proprio: Jahweh-Io sono per il vecchio popolo di Dio, gli Ebrei; Padre per il nuovo popolo di Dio, la chiesa, etnicamente multicomposita.
principessac
00domenica 17 giugno 2012 12:51
la pronuncia esatta sarebbe Jawhe ?
AlfredoGennari
00domenica 17 giugno 2012 14:26
Per quanto mi risulta sì, Jahweh è la pronuncia maggiormente accreditata presso gli studiosi.
Però ti confesso di non avere mai fatto una ricerca approfondita sulla questione. Anche perchè mi ha sempre attirato di più il significato del tetragramma piuttosto che il modo di inserirvi le vocali e, quindi, la pronuncia.
principessac
00lunedì 18 giugno 2012 12:42
allora quando noi TDG affermiamo che Dio ha un nome non diciamo una cosa sbagliata come molti dicono
AlfredoGennari
00lunedì 18 giugno 2012 17:12
In effetti no, non è sbagliato dire che Dio ha un nome proprio.

I TDG, di cui tu fai parte, fanno però ben tre errori:
1) si fermano al Vecchio Testamento e non considerano la possibilità che qualcosa sia cambiato con la venuta di Gesù;
2) insistono nel dire che Jahweh continua ad essere il solo nome di Dio e, quindi, non prendono nemmeno in considerazione quale possa essere il "nuovo nome" di Dio di cui Gesù parla in Giovanni 17, 26.
3) accusano "chissà chi" di aver distrutto i manoscritti del Nuovo Testamento in cui appariva, secondo loro, che gli scrittori dei libri del NT usavano il tetragramma (tu sai che in nessuna parte del NT, le scritture greche, appare MAI il tetragramma, e questo è un segno evidente del cambiamento).

Ma l'errore vero, quello determina i suddetti tre, consiste nel non ritenere Gesù come UNIGENITO del Padre. Tutti siamo, o possiamo essere, figli di Dio; Israele, i re, i sacerdoti, i profeti, sono figli di Dio. Ma la figliolanza di Gesù è tutta speciale, è unica. E sono sicuro che tu conosci tutti i passaggi del NT in cui questo appare evidente.
Il ritenere Gesù niente di più che un bravo profeta, impedisce ai TDG di pensare che proprio lui abbia determinato il cambiamento anche del nome di Dio.
principessac
00lunedì 18 giugno 2012 17:45
noi TDG crediamo che Gesu' Cristo e' L'UNIGENITO

Gesù è il “primogenito” di Dio (Col 1:15) in quanto prima creatura di Dio, ed era chiamato “la Parola” nella sua esistenza preumana. (Gv 1:1) Il termine “principio” in Giovanni 1:1 non può riferirsi al “principio” di Dio, il Creatore, in quanto egli è eterno, senza principio. (Sl 90:2) Deve quindi riferirsi al principio della creazione, quando la Parola fu generata da Dio quale suo Figlio primogenito. Il termine “principio” è usato in modo simile in diversi altri versetti per descrivere l’inizio di un periodo, di una carriera o di un comportamento, come il “principio” della carriera cristiana di coloro a cui Giovanni scrisse la sua prima lettera (1Gv 2:7; 3:11), il “principio” del comportamento ribelle di Satana (1Gv 3:8) o il “principio” della deviazione di Giuda dalla giustizia. (Gv 6:64; vedi GIUDA ISCARIOTA [Diventò corrotto]). Gesù è l’“unigenito Figlio” (Gv 3:16) in quanto è l’unico dei figli di Dio, spirituali o umani, creato esclusivamente da Dio, dato che tutti gli altri furono creati tramite, o “per mezzo di”, questo Figlio primogenito. — Col 1:16, 17; vedi GESÙ CRISTO (Esistenza preumana); UNIGENITO.



quali sono gli altri nomi di Dio ?
piu' che distrutto i manoscritti riteniamo che i falsi cristiani hanno tolto il nome di Dio dalla Bibbia
principessac
00lunedì 18 giugno 2012 17:47
Re:
AlfredoGennari, 18/06/2012 17.12:

In effetti no, non è sbagliato dire che Dio ha un nome proprio.

I TDG, di cui tu fai parte, fanno però ben tre errori:
1) si fermano al Vecchio Testamento e non considerano la possibilità che qualcosa sia cambiato con la venuta di Gesù;
2) insistono nel dire che Jahweh continua ad essere il solo nome di Dio e, quindi, non prendono nemmeno in considerazione quale possa essere il "nuovo nome" di Dio di cui Gesù parla in Giovanni 17, 26.
3) accusano "chissà chi" di aver distrutto i manoscritti del Nuovo Testamento in cui appariva, secondo loro, che gli scrittori dei libri del NT usavano il tetragramma (tu sai che in nessuna parte del NT, le scritture greche, appare MAI il tetragramma, e questo è un segno evidente del cambiamento).

Ma l'errore vero, quello determina i suddetti tre, consiste nel non ritenere Gesù come UNIGENITO del Padre. Tutti siamo, o possiamo essere, figli di Dio; Israele, i re, i sacerdoti, i profeti, sono figli di Dio. Ma la figliolanza di Gesù è tutta speciale, è unica. E sono sicuro che tu conosci tutti i passaggi del NT in cui questo appare evidente.
Il ritenere Gesù niente di più che un bravo profeta, impedisce ai TDG di pensare che proprio lui abbia determinato il cambiamento anche del nome di Dio.




1 cosa e' cambiato ?
2 quale ?
AlfredoGennari
00lunedì 18 giugno 2012 21:58
Stai ponendo questioni metafisiche, la disquisizione su "principio" è metafisica.
Logicamente Dio scrivendo, o facendo scrivere, per esseri limitati nel tempo e nello spazio come siamo noi doveva prendere un punto di partenza che non poteva essere altro che l'inizio della creazione.

Ha creato la Parola, tu dici. Che significa?
Io sono Alfredo ho una mia "parola" che sto usando ora per parlarti, l'ho già usata e ho provocato in te determinate reazioni (come anche tu stai facendo con me). Ma non l'ho creata, era in me, è sempre stata in me, è una parte coessenziale con me, non può prescindere da me, se esisto io esiste pure lei.
E perchè dovrebbe essere diverso per Dio?
Perchè dovrei ricorrere a sistemi filosofici metafisici (=al di là o prima della fisica, cioè della materia) per spiegare l'opera di Dio?
Nessuno di noi sa veramente come è Dio, perchè lo Spirito è inconoscibile razionalmente.
Invece di ricorrere ai filosofici greci e non, con la loro metafisica, perchè non attenersi alla semplice esposizione della Bibbia la quale non ci dice altro che a un certo punto Dio ha incominciato a parlare e tutto quello che noi vediamo ha preso consistenza?
Forse perchè dobbiamo per forza fare una scala gerarchica? al primo posto Dio, al secondo la Parola etc. etc.?
Dalla Scrittura appaiono, su Gesù, cose apparentemente contrastanti: te ne cito una.
Giovanni 2, 19: Distruggete questo tempio e in tre giorni io lo farò risorgere.(Giovanni poi specifica che stava parlando del suo corpo e quindi della sua risurrezione).
Atti 2, 32: Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato, del che noi tutti siamo testimoni.[/COLORE]
Chi sbaglia? Giovanni a dire che Gesù avrebbe risuscitato sè stesso, o Atti a dire che Dio lo aveva risuscitato?
Ma se riteniamo che Dio e la Sua Parola siano un tutto unico, ecco che scompare ogni ipotesi di errore perchè si possono tranquillamente dire, senza sbagliare, entrambe le cose come appunto fa la Scrittura.
AlfredoGennari
00lunedì 18 giugno 2012 22:15
Tu scrivi:
piu' che distrutto i manoscritti riteniamo che i falsi cristiani hanno tolto il nome di Dio dalla Bibbia

Ma chi sono questi falsi cristiani?
E quando avrebbero fatto una cosa del genere?
E soprattutto: quali prove hai che sia stato tolto il nome di Dio dai manoscritti? esiste forse qualche frammento in cui si trova un pezzettino di tetragramma?
Non ti pare un pò impossibile che questi "falsi cristiani" siano riusciti a cambiare proprio tutti i manoscritti? che non gliene sia scappato manco un frammentino? Ci sono migliaia di manoscritti, fra grandi e piccoli, versioni in varie lingue, citazioni in molti libri di scrittori cristiani ... e non sarebbe sfuggito proprio niente? non ti sembra un pò fantascientifico? ... un complotto cosmico alla caccia, riuscitissima, del tetragramma! Scusami, principessa, ma mi sembra una barzelletta!

Per fare certe affermazioni bisogna avere qualche prova anche piccola, qualche indizio, su cui basare l'affermazione.
Ma non risulta che esistano prove di questo genere.




AlfredoGennari
00lunedì 18 giugno 2012 22:36
Tu scrivi: 1 cosa e' cambiato ?

Tutto è cambiato. Tutto il sistema di perdono dei peccati impostato sui sacrifici animali. Il sistema sacerdotale e levitico. La centralità del Tempio com luogo in cui abitava Dio.
Tutto sparito. Tutto distrutto con la distruzione di Gerusalemme e del tempio ad opera dei Romani nel 70 d.C.
L'epistola agli Ebrei, in modo particolare nei capp. 7-10, afferma chiaramente che non serve più il tempio (è Gesù il luogo in cui abita Dio), non serve più il sistema sacerdotale (Gesù è il vero sommo sacerdore e ogni credente è sacerdote egli stesso), non servono più i sacrifici offerti dai sacerdoti (il sacrificio di Gesù è unico e irripetibile).
Con questa nuova impostazione anche il nome di Dio cambia e cambia proprio in rapporto al fatto che a un certo punto Dio diviene Padre di Gesù, il Figlio Unigenito. E sto parlando di Gesù.


Tu scrivi: 2 quale ?

Il nuovo nome è "Padre".
Quando Gesù dice (Giovanni 17, 26) Ho fatto conoscere e farò conoscere il tuo nome , il verbo greco (fanerun) usato da Giovanni ha il senso di "evidenziare ciò che prima non era manifesto". Il tetragramma era ampiamente conosciuto, quasi 7000 volte nell'intero VT, per cui doveva trattarsi di qualcosa di nuovo, qualcosa che non era conosciuto, appunto "Padre", in quanto solo a partire da Gesù, l'unico figlio, Dio si manifesta come tale.
Rialtina
00martedì 10 luglio 2012 15:16
Nessuno lo sa !!
Sebbene Dio ha il suo nome non e` possibile stabilrne l`esattezza sia della pronuncia che il come si scrive. Sono dell`oppinione che a questo punto non si dovrebbe targare un nome a Dio.
La spiegazione di Alfredo puo` soddisfare per la sua ricerca,ma la completezza esatta e la pronucia del nome di Dio nessuno la sa`.
God bless you Rialtina
Rialtina
00martedì 10 luglio 2012 15:28
Re:
AlfredoGennari, 6/17/2012 2:26 PM:

Per quanto mi risulta sì, Jahweh è la pronuncia maggiormente accreditata presso gli studiosi.
Però ti confesso di non avere mai fatto una ricerca approfondita sulla questione. Anche perchè mi ha sempre attirato di più il significato del tetragramma piuttosto che il modo di inserirvi le vocali e, quindi, la pronuncia.




Condivido pienamente,chiaro che la pronuncia e` maggiormente accreditata presso gli studiosi,si,ma non essendo con sicurezza confermata come originale ........sarebbe piu` opportuno lasciare a Dio la scelta se o meno pronunciare il Suo nome senza storpiarlo.
Anch`io trovo il tetragramma piu` interessante e quindi prone alla ricerca che purtroppo fino ad oggi non viene ad una conclusione definitiva.


AlfredoGennari
00domenica 15 luglio 2012 00:18
Rialtina!!
00martedì 24 luglio 2012 12:33
Re:
AlfredoGennari, 7/15/2012 12:18 AM:






"" Voi siete i miei testimoni” dice Jahweh agli Israeliti, Suo popolo, in Isaia 43, 10 e 44, 8.
E qui gongolano i T.d.G., i quali trovano così la conferma dell’appropriatezza del loro nome.

E pertanto si sentono di poter tranquillamente andare in giro a dire che il nome del creatore dell’universo è Geova (o anche Jahweh, questo te lo concedono!).
Come se, un bel giorno, si fossero incontrati (loro e Dio) scambiandosi le solite frasi … “oh ciao, come stai? Io mi chiamo Alfredo; e tu?”; “ciao, sto bene, grazie; io mi chiamo Geova” … e Alfredo, tutto gongolante, va in giro dicendo “il Creatore si chiama Geova”.
E ne avrebbe pienamente ragione, perché sarebbe stato testimone diretto dell’incontro con Geova e delle parole di Geova stesso. Un po’ come per i 12, che potevano dire tranquillamente di essere “testimoni” di Gesù (Atti 1, 8), delle sue parole e delle sue opere, perché avevano vissuto con lui per circa tre anni, vedendolo, udendolo e toccandolo (I Giovanni 1, 1-4).

Ma, purtroppo per gli amici T.dG., le cose non stanno così; Alfredo non ha mai incontrato Geova e quindi non Lo ha mai sentito dire il proprio nome.

Il significato di “martus” (= testimone) in Isaia è lo stesso di Genesi 31, 47, dove il medesimo termine “martus” è applicato a un mucchio di pietre elevato da Giacobbe e Labano per suggellare un loro patto e che perciò viene chiamato “testimone” del patto stesso. Come a dire che l’esistenza di quel mucchio di pietre dimostra l’esistenza e l’opera di Giacobbe e Labano, che quel mucchio di pietre avevano elevato.
Così anche gli Israeliti, esistendo per quello che sono, dimostrano l’esistenza e l’opera (in questo caso l’opera sono loro stessi) di Dio. Quindi sono, sì, testimoni di Jahweh ma lo sono in quanto sono opera, fattura di Jahweh, e non certamente in quanto l’hanno visto udito e toccato come potevano dire i 12 riguardo a Gesù.
E che il termine “testimone” abbia anche questo significato lo “testimonia” (quando ce vo’ ce vo’, il gioco di parole!) un fatto molto attuale e comune nello sport: come si chiama il bastoncino che gli atleti che corrono la staffetta si passano l’uno all’altro? si chiama proprio “testimone”.

Nota – Il termine greco “martus” (testimone) si trova, nella LXX (Genesi 31, 47), sulla bocca di Giacobbe che designa come “testimone” il mucchio di pietre elevato da lui e Labano a suggello del loro patto. Interessante che Labano, invece, sempre nello stesso versetto, chiama lo stesso mucchio di pietre “testimonianza” (greco marturia). Anche un oggetto, quindi, può essere “testimone”.
Sia in questo brano (nelle parole di Giacobbe) che nei due passi di Isaia citati sopra, il corrispondente ebraico è “ed”.




Non potevo resistere dell`opportunita` di questo post di postarlo e dare l`occasione di ponderare su cio` che l`autore con chiarezza ha esposto commentando con l`accento semplice e chiaro da dare a chi lo legge la soddisfazione di sapere la bellezza dell`interessantissimo articolo che chiarisce cosi` con ampia spiegazione il significato di " Voi siete i miei testimoni "
Bellissimo e interessantissimo. grazie alfredo [SM=g28004]



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