Il catechismo cattolico non è al contrario degli sperimenti sugli animali.

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Cristianalibera
00mercoledì 4 luglio 2012 11:52
Catechismo Cattolico

2417 Dio ha consegnato gli animali a colui che egli ha creato a sua immagine [Cf Gen 2,19-20; Gen 9,1-4 ]. E' dunque legittimo servirsi degli animali per provvedere al nutrimento o per confezionare indumenti. Possono essere addomesticati, perché aiutino l'uomo nei suoi lavori e anche a ricrearsi negli svaghi. Le sperimentazioni mediche e scientifiche sugli animali sono pratiche moralmente accettabili, se rimangono entro limiti ragionevoli e contribuiscono a curare o salvare vite umane.

2418 E' contrario alla dignità umana far soffrire inutilmente gli animali e disporre indiscriminatamente della loro vita. E' pure indegno dell'uomo spendere per gli animali somme che andrebbero destinate, prioritariamente, a sollevare la miseria degli uomini. Si possono amare gli animali; ma non si devono far oggetto di quell'affetto che è dovuto soltanto alle persone.

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che ne pensate?
AlfredoGennari
00mercoledì 4 luglio 2012 13:33
Ciao Cristianalibera.
Certamente Dio ha fatto l'uomo dominatore del creato e gli ha dato la possibilità di usarlo per le sue necessità. Inizialmente l'uomo poteva mangiare solo vegetali ma poi, Genesi 9, gli ha permesso di mangiare anche gli animali. Questi sono senz'altro più simili a noi, anche loro hanno un'anima come noi. Non hanno uno spirito come invece è stato dato all'uomo, il soffio di Dio.
Genesi 9, però, precisa che l'uomo può mangiare l'animale ma non il suo sangue perchè il sangue è la vita dell'animale e la vita appartiene solo a Dio. Questo significa che l'uomo deve avere rispetto per l'animale e usarne ma non abusarne solo per capriccio.

In quanto all'affetto, io penso che ognuno debba essere libero nelle sue manifestazioni d'affetto verso un animale, nessuno può indicare la misura con cui uno può o deve amare un animale. E' cosa troppo soggettiva. La Bibbia non dà indicazioni di sorta su questo, segno che lascia alla nostra intelligenza (questa Dio ce l'ha data perchè la usiamo!) di decidere quanto e come.

Questo il mio pensiero, pronto ad essere modificato se se ne dimostra la necessità.
Cristianalibera
00giovedì 5 luglio 2012 11:27
Re:
AlfredoGennari, 04/07/2012 13.33:

Ciao Cristianalibera.
Certamente Dio ha fatto l'uomo dominatore del creato e gli ha dato la possibilità di usarlo per le sue necessità. Inizialmente l'uomo poteva mangiare solo vegetali ma poi, Genesi 9, gli ha permesso di mangiare anche gli animali. Questi sono senz'altro più simili a noi, anche loro hanno un'anima come noi. Non hanno uno spirito come invece è stato dato all'uomo, il soffio di Dio.
Genesi 9, però, precisa che l'uomo può mangiare l'animale ma non il suo sangue perchè il sangue è la vita dell'animale e la vita appartiene solo a Dio. Questo significa che l'uomo deve avere rispetto per l'animale e usarne ma non abusarne solo per capriccio.

In quanto all'affetto, io penso che ognuno debba essere libero nelle sue manifestazioni d'affetto verso un animale, nessuno può indicare la misura con cui uno può o deve amare un animale. E' cosa troppo soggettiva. La Bibbia non dà indicazioni di sorta su questo, segno che lascia alla nostra intelligenza (questa Dio ce l'ha data perchè la usiamo!) di decidere quanto e come.

Questo il mio pensiero, pronto ad essere modificato se se ne dimostra la necessità.




Tutto giusto, ma mangiare della carne di un maiale, per esempio, il quale è nato già in sofferenza per fare una vita in sofferenza e poi morire in sofferenza coem cadere nella pentola bollente per essere scuoiato vivo perché precedentemente non è stato ammazzato e dissanguato a dovere significa secondo te prendersi cura e rispettare il creato di DIO?


Per non parlare degli sperimenti sugli animali del tutto innutili, la vivisezione è la pratica più comoda per sdoganare i nuovi farmaci e permetterne l'immissione sul mercato, in modo da stare tranquilli dal punto di vista legale. Ma in realtà i risultati sono inattendibile sull'uomo.
E' solo una gran presa per il sedere, e come spesso accade su tutto questo viene taciuto, le giuste informazioni raramente ci raggiungono.


leggi per esempio qui:

all-4animals.com/2012/03/08/la-vivisezione-e-inutile-dice-beppe...


AlfredoGennari
00giovedì 5 luglio 2012 16:57
certo che no! queste sono le aberrazioni del comportamento dell'uomo. Ricordo che parecchi anni fa suscitò molto scalpore la notizia di foche scuoiate vive perchè in tal modo si otteneva una pelliccia più pregiata. Questo comportamento rientra in quello del far soldi a tutti i costi, comportamento condannato da Gesù: o scegli Dio o scegli Mammona (= ricchezze) e Gesù condanna chiaramente coloro che scelgono il denaro.

Però, parlando di maiali, perchè dici che nascono in sofferenza e che vivono in sofferenza?
Io ho sempre visto maiali ben pasciuti, quindi il mangiare ce l'hanno in abbondanza. Ricordo quel che diceva un mio amico, anni fa, che mi parlava del suo più grande desiderio: diceva che sognava di poter essere un cane, almeno avrebbe avuto una cuccia sicura e anche un pasto sicuro tutti i giorni; magari si beccava qualche legnata ma importante era aver da mangiare e da dormire.
Secondo me questo è un invidiare gli animali che non devono pensare al proprio sostentamento.
Poi, si sa, ogni animale copia dal padrone, anche i sentimenti.

Son d'accordo con Grillo, la vivisezione è un crimine perchè procurare sofferenza in quel modo è da criminali. La vivisezione non nrispetta la vita come dice Genesi 9; e neanche il cacciatore che ammazza animali solo per il gusto di ammazzare.
Cristianalibera
00venerdì 6 luglio 2012 10:26
alfredo:

Però, parlando di maiali, perchè dici che nascono in sofferenza e che vivono in sofferenza?




Sto parlando di quei maiali che nascono negli allevamenti di massa, e che vanno a finire sulla tavola della maggior parte della gente come una bella cotoletta oppure come un hamburger.



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www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=5YW...

Tu che fai ti magi la carne soltanto dal tuo vicino di casa, allevatore biologico il quale si prende la briga anche di uccidere i sui allevati in modo da assicurarli una morte veloce e con meno sofferenza possibile?



certo che no! queste sono le aberrazioni del comportamento dell'uomo. Ricordo che parecchi anni fa suscitò molto scalpore la notizia di foche scuoiate vive perchè in tal modo si otteneva una pelliccia più pregiata. Questo comportamento rientra in quello del far soldi a tutti i costi, comportamento condannato da Gesù: o scegli Dio o scegli Mammona (= ricchezze) e Gesù condanna chiaramente coloro che scelgono il dena



quello delle foche e delle pellicce in genere è un altro fatto di cui si può parlare, ma per ora ne parlavo dei allevamenti di anumali che sono destinati all'alimentazione dell'uomo. [SM=g28004]
Cristianalibera
00venerdì 6 luglio 2012 10:38
Cosa dire di mangiare le uova da allevamenti massa?


www.youtube.com/watch?v=LWBYpDExfCY&feature=related

Chi lo fa sapenso cosa succede dietro questi stabilimenti si rende complice di un orrendo crimine.

E chi non lo sa, forse dovrebbe informarsi.
Dico forse... [SM=g28000]
AlfredoGennari
00venerdì 6 luglio 2012 19:15
beh, se si pensa a tutte quelle cose è difficile mangiare. La poca carne che mangio io la compro al supermercato, niente vicino di casa biologico, solo le verdure, pero ora, me le produco da me, sto pensando a qualche gallina per le uova.
E come si fa? non si mangia carne? si gira a cercare roba genuina? è un pò complicata la cosa, almeno per me.
Non credo di commettere crimini, chi alleva animali negli allevamenti intensivi sono, o dovrebbero essere, controllati dalle autorità statali affinchè non ci siano abusi. E se ci sono? che faccio? forse faccio bene a non farmi scrupoli su quello che fanno gli altri e cercare di non farle io, quelle cosacce. Che ne dici?

Può anche darsi che quello che sto per dire sia una autogiustificazione (ma non lo credo!): gli animali non hanno la nostra stessa sensibilità verso il dolore e il piacere, loro non soffrono come noi possiamo soffrire nè godono come noi possiamo godere. E allora, fose, quel che per noi è sofferenza per loro non lo è, o lo è molto di meno. Quando quel mio amico di cui ti scrivevo ieri, mi diceva che il suo più grande desiderio era quello di essere un cane, io aborrivo al solo pensiero ma per lui sarebbe stato il meglio.
E allora?
fabio-1967
00sabato 7 luglio 2012 09:39
Re:
AlfredoGennari, 06/07/2012 19.15:


Può anche darsi che quello che sto per dire sia una autogiustificazione (ma non lo credo!): gli animali non hanno la nostra stessa sensibilità verso il dolore e il piacere, loro non soffrono come noi possiamo soffrire nè godono come noi possiamo godere. E allora, fose, quel che per noi è sofferenza per loro non lo è, o lo è molto di meno.
E allora?



Ciao Alfredo

Sai già come la penso riguardo a questa tua affermazione e quindi non è mia intenzione scalfire il tuo scetticismo, però come te non ti arrendi a chi ti ricorda la tua età [SM=g27987] , io non mi arrendo nel continuare a sostenere che gli animali hanno le nostre stesse emozioni.
Provano la paura, la rabbia, il desiderio e la gioia e questo credo salti all'occhio di chiunque abbia avuto in casa un animale.
Io ho vissuto e vivo con cani da più di 20 anni e ti posso assicurare che sono rimasto spesso stupefatto dalla loro intelligenza e dai loro sentimenti, nonchè dal loro attaccamento che non nasce solamente dal bisogno naturale di essere nutriti,ma va ben oltre.
Ci sono animali che vivono con una compagna tutta la vita e quando la perdono si lasciano morire,come il caso di alcuni scimpazè o di cani,ma anche di tante altre specie tra cui anche l'uomo.
E, se non per amore, per quale ragione le balene al largo dell' Argentina si lascerebbero andare a tenere nuotate guancia a guancia dopo l' accoppiamento?
You tube è pieno di filmati di cani che rischiano la propria vita per salvare i loro compagni da destini crudeli,come il caso di quella cagnetta investita in autostrada e salvata dal suo compagno che si è lanciato tra le auto in corsa facendogli scudo con il suo corpo e restando lì con lei fino all'arrivo dei soccorsi.
La verità è che ci sarebbe qualche imbarazzo ad ammettere che gli animali provano emozioni simili alle nostre e poi continuare a fare quello che si fa, o si è fatto fino a ieri.
Proprio l'altro ieri il nostro operaio mi raccontava di quando nei paesi anni fà c'era una grande festa in occasione dell'uccisione del maiale.Gli adulti radunavano tutti anche i bambini per assistere allo sgozzamento del maiale di turno.
Rimase turbato da un racconto di un contadino che per sei mesi ogni giorno pasturò il maiale e per sei mesi il maiale mangiava allegramente, poi il giorno dell'uccisione appena il contadino, come al solito comparve per sfamarlo, il maiale cominciò a urlare terrorizzato...sarà un caso? Non credo! E anche lui nel raccontarlo era molto turbato.
Quindi dici bene quando affermi che gli animali non hanno la nostra stessa sensibilità perchè in realtà ne hanno molta di più!
Proprio stamattina, sono uscito presto per andare a fare una "corsetta" che poi si è tramutata in passeggiata in mezzo ai boschi che grazie a Dio qui abbiamo ed a un certo punto a una decina di metri mi si piazza d'avanti un cervo, ci guardiamo fisso negli occhi e poi lui con un balzo scompare nella vegetazione fitta, magari avrà pensato che ero un cacciatore e ha preso paura, ma quello che non sà è che nel trovarmelo d'avanti all'improvviso ho preso più paura io di lui [SM=g27987]
Cristianalibera
00sabato 7 luglio 2012 15:14
alfredo:

Può anche darsi che quello che sto per dire sia una autogiustificazione (ma non lo credo!): gli animali non hanno la nostra stessa sensibilità verso il dolore e il piacere, loro non soffrono come noi possiamo soffrire nè godono come noi possiamo godere.



E' una tua opninione, o hai qualcosa di scientifico in mano?

Magari gioia e dolore psicologico sono diversi ma il dolore fisico lo sentono e come.
Calpesta il piede ad un cane e vedrai che reazione ha.



PS:
Io ho voluto far' riflettere, poi ognuno deve decidere da se, già il fatto che mangi poca carne e che ti vuoi far crescere una gallina per le uova e ottima cosa.
Forse più in là ti sensibilizzi ancora di più.
AlfredoGennari
00sabato 7 luglio 2012 15:34
nessuna prova scientifica è in mio possesso, ma solo la mia esperienza. E quindi io chiudo qui il discorso perchè non sono in grado di portare oltre. Credo che nessuno abbia prove scientifiche ma solo la propria esperienza.
Anche Fabio.
E quindi ognuno resterà con la propria idea che non è arbitraria ma basata sulla propria esperienza.

Se io mangio poca carne non è per ragioni filosofiche ma perchè ho maturato, nel corso degli anni e con il mio ragionamento basato su varie letture, che troppa carne mi farebbe male. Le galline che sto pensando di mettere nel mio campo (non appena avrò trovato il modo di non farmele mangiare dagli animali notturni (volpi faine e quant'altro) le metterò per avere uova fresche per mangiarmele al tegamino (altrimenti dette all'occhio di bue) o per farmi lo zabaione che mi piace un sacco, con quelle del supermercato non c'è proprio gusto.
Tutto qui, è unicamente per il mio bene. Del resto, tutto quel che Dio ci ha dato ce lo ha dato per il nostro bene. il punto fondamentale è che il nostro bene non nè necessariamente far soldi (le aberrazioni avvengono solo avendo questi in mente) ma usare con intelligenza, quindi senza abusi, quello che abbiamo. Anche l'intelligenza è un dono di Dio, è un talento che dobbiamo usare e non nascondere sotto la sabbia.
Cristianalibera
00sabato 7 luglio 2012 16:02
Re:
AlfredoGennari, 07/07/2012 15.34:

nessuna prova scientifica è in mio possesso, ma solo la mia esperienza. E quindi io chiudo qui il discorso perchè non sono in grado di portare oltre. Credo che nessuno abbia prove scientifiche ma solo la propria esperienza.
Anche Fabio.
E quindi ognuno resterà con la propria idea che non è arbitraria ma basata sulla propria esperienza.




Ci sono fatti degli studi, non è solo una mia opinione personale basato su delle esperienze.




Gli animali provano lo stesso dolore degli uomini

La sofferenza degli animali è pari a quella degli uomini. Il tema è stato illustrato da Paolo Flecknall, chirurgo veterinario dell'Università di Newcastle, Regno Unito, che sta indagando per capire se l'uomo e gli animali abbiano la medesima esperienza del dolore.

I risultati del suo lavoro Flecknall li ha illustrati ai giornalisti nell'ambito Congresso Mondiale di Neuroscienze Ibro, che si chiude oggi a Firenze.

"L'idea che gli animali di laboratorio soffrano il dolore - ha detto Flecknall - è fonte di preoccupazione per l'opinione pubblica e gli scienziati, oltre che una priorità della nuova direttiva europea sulla sperimentazione animale. Il dolore è complesso, emotivamente e fisicamente, e la comprensione dell'esperienza del dolore si basa in gran parte sulla capacità di comunicare. Gli animali probabilmente non pensano il dolore nello stesso modo degli esseri umani, ma non c'è dubbio che sono consapevoli della spiacevolezza del dolore e le loro emozioni lo dimostrano".

Per provare dolore, però, un individuo deve essere cosciente e deve aver raggiunto un sufficiente livello di sviluppo del cervello. "Gli animali utilizzati nella ricerca del dolore - ha concluso Flecknall - sono testati solo per semplici risposte di tipo fisico, quali il ritiro riflesso o cambiamenti fondamentali nel comportamento. Ma in studi più recenti, i ratti sono stati addestrati a riconoscere anche la ricompensa del sollievo dal dolore. Nel mondo scientifico stanno emergendo nuovi approcci che tentano di misurare alcuni aspetti di elaborazione cognitiva del dolore, come ad esempio l'espressione del viso, che può essere identificata nei topi sulla scala della smorfia. I risultati di questi tipi di indagini - ha concluso il docente - contribuiscono alla crescente evidenza che suggerisce che l'esperienza del dolore negli animali ha delle analogie con il dolore negli esseri umani".

news.paginemediche.it/it/230/ultime-notizie/zoologia/agi-news/detail_158829_gli-animali-provano-lo-stesso-dolore-degli-uomini.aspx?c1=97&...






Se io mangio poca carne non è per ragioni filosofiche ma perchè ho maturato, nel corso degli anni e con il mio ragionamento basato su varie letture, che troppa carne mi farebbe male. Le galline che sto pensando di mettere nel mio campo (non appena avrò trovato il modo di non farmele mangiare dagli animali notturni (volpi faine e quant'altro) le metterò per avere uova fresche per mangiarmele al tegamino (altrimenti dette all'occhio di bue) o per farmi lo zabaione che mi piace un sacco, con quelle del supermercato non c'è proprio gusto.
Tutto qui, è unicamente per il mio bene. Del resto, tutto quel che Dio ci ha dato ce lo ha dato per il nostro bene. il punto fondamentale è che il nostro bene non nè necessariamente far soldi (le aberrazioni avvengono solo avendo questi in mente) ma usare con intelligenza, quindi senza abusi, quello che abbiamo. Anche l'intelligenza è un dono di Dio, è un talento che dobbiamo usare e non nascondere sotto la sabbia.




Il tuo ragionamento lo trovo buono, ecco perché cerco in modo intelligente di proteggere il creato ed il suo equilibrio naturale ( non solo gli animali) non mangiando più carne.

Con questo non voglio dire che chi mangia carne non sia intelligente ma probabilmente non sa quale sono state le conseguenza dell'aumento della carne e gli allevamenti di massa sull'uomo come su tutto il suo ambiente, terzo mondo icnluso.



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