LA SANTA CENA E LA PASQUA.

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Orchidea
00venerdì 10 gennaio 2014 11:25
Il primo giorno della settimana e la fractio panis.

Accadde poi che dopo la Pentecoste dell’anno 33 si instaurò una consuetudine apostolica: il primo giorno della settimana i cristiani si riunivano per commemorare la resurrezione di Cristo, che era apparso a due discepoli sulla via di Emmaus proprio in quel giorno. Gesù risorto nello spirito, materializzandosi con altre sembianze rispetto a quelle che aveva come uomo, non fu da loro riconosciuto.

Spiegò loro le Scritture e, postosi aa tavola con loro, si fece riconoscere spezzando il pane e dandolo loro (Luca 24:13-35). Non era certamente la cena del Signore che stavano mangiando.

Lo riconobbero probabilmente perché disse una sua consueta benedizione sul pane, una benedizione che era loro familiare, o perché fece ciò in un modo tipico di Gesù Cristo. Poi sparì. “Spezzare il pane” era un’antica espressione idiomatica che per gli orientali equivaleva a “consumare un pasto insieme” (Atti 27:35,36).

Per ricordare la resurrezione di Gesù e l’incontro di Emmaus con Lui, i cristiani di Gerusalemme si riunivano il primo giorno della settimana e spezzavano insieme il pane. Era la fractio panis.

È negli Atti degli apostoli che si narra dell’uso nella Chiesa primitiva di Gerusalemme di “spezzare il pane insieme” il primo giorno della settimana (Atti 20:7). Era un momento di gioia e non di tristezza, perché non si ricordava la morte del Signore come il 14 nisan ma la sua resurrezione (Atti 2:42,46).

Il pane che si condivideva era lievitato, essendo quello comunemente presente sulle tavole, e non quello azzimo pasquale, usato dai cristiani solo per commemorare la Santa Cena. “Il pane spezzato in questa circostanza non rappresentava il suo corpo ferito o il suo sangue sparso ma la verità vivificante che Lui distribuì loro e grazie alla quale i loro cuori furono nutriti di grandi speranze per l’avvenire, garantite dalla sua resurrezione dai morti.

Non si parla mai del ‘calice’ quando si tratta della ‘frazione del pane’”.

Perciò la fractio panis domenicale non poteva (e non doveva) essere confusa con la Santa Cena.

“Si osservava il primo giorno della settimana molto tempo prima di Costantino, non come un obbligo, ma liberamente, come un privilegio”.

Riguardo all’osservanza del primo giorno della settimana da parte della Chiesa primitiva “è inesatto pretendere … che questo giorno fosse considerato un sabato cristiano come invece farà la Chiesa Cattolica Romana”.
AlfredoGennari
00sabato 11 gennaio 2014 15:04
Tu scrivi:
Perciò la fractio panis domenicale non poteva (e non doveva) essere confusa con la Santa Cena
Rispondo:
E quando, allora, si parlerebbe della “Santa Cena” nel Nuovo Testamento? Quando si sarebbe verificato nella chiesa degli Atti degli apostoli il “fate questo in memoria di me”? Se si toglie Atti 2, 46 e Atti 20, 7 non c’è traccia della cena del Signore nel Nuovo Testamento.

Tu scrivi:
“Si osservava il primo giorno della settimana molto tempo prima di Costantino, non come un obbligo, ma liberamente, come un privilegio”.
Rispondo:
Atti 20, 7 / I Corinzi 16, 2 mostrano che esisteva nella chiesa primitiva la consuetudine di ritrovarsi insieme per adorare Dio. L’indicazione del primo giorno della settimana ci viene sia dal racconto sui discepoli di Emmaus (Luca 24, 13 stesso giorno della risurrezione), sia dalle due apparizioni di Gesù fatte agli apostoli e raccontate da Giovanni (20, 19 e 20, 26).
Che poi fosse un privilegio è vero, così come è un privilegio essere cristiani.


Tu scrivi:
...dell’uso nella Chiesa primitiva di Gerusalemme di “spezzare il pane insieme” il primo giorno della settimana (Atti 20:7).
Rispondo:
Atti 20, 7 non parla della primitiva chiesa di Gerusalemme ma della chiesa di Troas (vedi v. 6) che si trova nell’Asia Minore quindi molto lontana da Gerusalemme.

Tu scrivi:
“Spezzare il pane” era un’antica espressione idiomatica che per gli orientali equivaleva a “consumare un pasto insieme” (Atti 27:35,36).
Rispondo:
In Atti 2, 46 vien fatto vedere che “rompere il pane” e “prendere il cibo insieme” siano due cose distinte l’una dall’altra. Mentre il “rompere il pane” aveva il senso di ricordare la morte e risurrezione di Gesù (cioè quello di cui parla I Corinzi 10, 16-17), il “prendere il cibo insieme” aveva il senso del pasto in comune.
La primitiva chiesa di Gerusalemme faceva questo tutti i giorni, “rompere il pane” e “prendere il cibo insieme”. E nel passo che tu citi (Atti 27, 35-36) Paolo fa probabilmente la stessa cosa, non importa se è non è il primo giorno della settimana.


Tu scrivi:
Gesù risorto nello spirito, materializzandosi con altre sembianze rispetto a quelle che aveva come uomo, non fu da loro riconosciuto.
Rispondo:
Comunque Gesù fece colazione a base di pane e pesce insieme ai suoi discepoli (Giovanni 21, 12-15) per cui non era proprio spirito. Certamente non era lo stesso corpo che era stato crocifisso ma un corpo glorioso (vedi I Corinzi 15, 42-44).
Mi sono sempre chiesto come io risorgerò: risorgerò con il corpo che avevo a 20 anni? o con quello che avrò a 114 anni?
Certo, sarebbe preferibile risorgere con un corpo giovane e magari anche bello, più di quanto non fosse stato in questa vita terrena.
E se invece il corpo con cui risorgeremo fosse una “media” di tutte le varie forme e aspetti che aveva assunto nel corso degli anni vissuti si questa terra? ecco allora che non sarebbe più tanto facilmente riconoscibile a prima vista ma solo dopo che un “qualcosa” avesse “aperto” gli occhi della fede, come avvenne sia nel caso della Maddalena (Giovanni 20, 14-16), che nel caso dei discepoli di Emmaus (Luca 24, 35). Solo Giovanni aveva già “aperti” gli occhi della fede: Giovanni 20, 8) e aveva riconosciuto il Signore (Giovanni 21, 7).


E per quanto riguarda la pasqua, essa è una festa celebrata una volta all'anno da Israele, come ricordo della sua liberazione dalla schiavitù d'Egitto.
Per i cristiani non è più necessario ricordare quell'evento: infatti per tutti i cristiani non ebrei - e sono ed erano la stragrande maggioranza - non aveva nessun senso il celebrarla. Inoltre, per il cristiano, che sia ebreo di razza oppure no, ma se è cristiano dovrà ricordare la sua liberazione non dalla schiavitù, fisica, dell'Egitto, bensì dalla liberazione spirituale dal peccato; e questo lo fa ricordando la morte e risurrezione di Gesù:
Morte e risurrezione di Gesù sono la vera liberazione e la pasqua del cristiano è solo Cristo (I Corinzi 5, 7). Non c'è altra pasqua per il cristiano.
Orchidea
00domenica 12 gennaio 2014 18:23
ci sono molti punti a cui ti rispondero' piu' avanti
Orchidea
00domenica 12 gennaio 2014 18:33
Chi riceverà la risurrezione terrena?
Giov. 5:28, 29: “Non vi meravigliate di questo, perché l’ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe commemorative udranno la sua voce [la voce di Gesù] e ne verranno fuori”. (La parola greca tradotta “tombe commemorative” non è il plurale di tàfos [singolo luogo di sepoltura] o hàides [il regno dei morti, la comune tomba del genere umano], ma il dativo plurale di mnemèion [rimembranza, tomba commemorativa]. Sottolinea il sussistere del ricordo della persona morta. Quelli che saranno risuscitati con la prospettiva di vivere per sempre non saranno coloro la cui memoria è stata cancellata nella Geenna a causa di peccati imperdonabili, ma persone di cui Dio si ricorda. — Matt. 10:28; Mar. 3:29; Ebr. 10:26; Mal. 3:16).
Atti 24:15: “Ho in Dio la speranza . . . che ci sarà una risurrezione sia dei giusti che degli ingiusti”. (Saranno risuscitati sia quelli che vissero in armonia con le giuste vie di Dio sia persone che per ignoranza fecero cose ingiuste. La Bibbia non risponde a tutte le possibili domande sul conto di determinati individui che sono morti, cioè se saranno risuscitati o no. Ma possiamo aver fiducia che Dio, il quale conosce tutti i fatti, agirà imparzialmente, con giustizia mitigata da una misericordia che non trascura le sue giuste norme. Confronta Genesi 18:25).
Riv. 20:13, 14: “Il mare diede i morti che erano in esso, e la morte e l’Ades diedero i morti che erano in essi, e furono giudicati individualmente secondo le loro opere. E la morte e l’Ades furono scagliati nel lago di fuoco. Questo significa la seconda morte, il lago di fuoco”. (Perciò quelli la cui morte è attribuibile al peccato adamico saranno risuscitati, sia che siano stati
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io credo che ci sara' anche una risurezzione terrena con un corpo ricreato (non si sa come e che aspetto avra') da Dio
AlfredoGennari
00mercoledì 22 gennaio 2014 10:45
Re:
io.donna, 12/01/2014 18:33:



(La parola greca tradotta “tombe commemorative” ... il dativo plurale di mnemèion [rimembranza, tomba commemorativa






Nell’antichità tutte le tombe venivano costruite con l’intento di ricordare le persone morte.
“mnemeiov”, come anche “mnema” significano letteralmente “segno del ricordo” e sono, né più né meno, che le tombe o sepolcri in cui venivano deposti i corpi delle persone morte.

Sono due termini usati in tutti e quattro i vangeli – Luca e Marco li usano entrambi con lo stesso significato, mentre Matteo e Giovanni usano solo mnemeiov – ed hanno sempre e solo lo stesso identico significato di “segno del ricordo”.

Questo non ha niente a che fare con il destino finale di chi è dentro la tomba, se sarà salvato nell’ultimo giorno oppure se sarà condannato.
La geenna è una figura del giudizio negativo su chi non è stato fedele a Dio. Nelle tombe ci stanno sia i giusti che gli ingiusti; e così anche ci sono sia degli ingiusti che dei giusti che non hanno avuto nessuna tomba: ma tutti sono nella memoria di Dio e, alla fine dei tempi, saranno giudicati ognuno secondo le proprie opere.

Quindi, mentre la “geenna” ha un significato spirituale e simbolico, “mnemeiov” ha unicamente un significato materiale. Tradurre questo termine con “tomba commemorativa” è una ripetizione inutile perché “tomba” ha già insito in sé il significato di “commemorazione”.


Apocalisse 20, 11: ... la terra e il cielo fuggirono dalla sua presenza e non ci fu più posto per loro ... .
I nuovi cieli e la nuova terra non sappiamo come saranno, la Parola di Dio non ce lo dice; ma sicuramente questo cielo e questa terra che noi oggi vediamo non ci saranno più.




Orchidea
00mercoledì 22 gennaio 2014 14:59
Re:
io.donna, 12/01/2014 18:33:

Chi riceverà la risurrezione terrena?
Giov. 5:28, 29: “Non vi meravigliate di questo, perché l’ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe commemorative udranno la sua voce [la voce di Gesù] e ne verranno fuori”. (La parola greca tradotta “tombe commemorative” non è il plurale di tàfos [singolo luogo di sepoltura] o hàides [il regno dei morti, la comune tomba del genere umano], ma il dativo plurale di mnemèion [rimembranza, tomba commemorativa]. Sottolinea il sussistere del ricordo della persona morta. Quelli che saranno risuscitati con la prospettiva di vivere per sempre non saranno coloro la cui memoria è stata cancellata nella Geenna a causa di peccati imperdonabili, ma persone di cui Dio si ricorda. — Matt. 10:28; Mar. 3:29; Ebr. 10:26; Mal. 3:16).
Atti 24:15: “Ho in Dio la speranza . . . che ci sarà una risurrezione sia dei giusti che degli ingiusti”. (Saranno risuscitati sia quelli che vissero in armonia con le giuste vie di Dio sia persone che per ignoranza fecero cose ingiuste. La Bibbia non risponde a tutte le possibili domande sul conto di determinati individui che sono morti, cioè se saranno risuscitati o no. Ma possiamo aver fiducia che Dio, il quale conosce tutti i fatti, agirà imparzialmente, con giustizia mitigata da una misericordia che non trascura le sue giuste norme. Confronta Genesi 18:25).
Riv. 20:13, 14: “Il mare diede i morti che erano in esso, e la morte e l’Ades diedero i morti che erano in essi, e furono giudicati individualmente secondo le loro opere. E la morte e l’Ades furono scagliati nel lago di fuoco. Questo significa la seconda morte, il lago di fuoco”. (Perciò quelli la cui morte è attribuibile al peccato adamico saranno risuscitati, sia che siano stati
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io credo che ci sara' anche una risurezzione terrena con un corpo ricreato (non si sa come e che aspetto avra') da Dio



il proposito originale di Dio era che l'Eden si estendesse su tutta la terra che divenisse un paradiso ,quando intende che la terra sara' bruciata intende i malvagi non la terra.

"Creata una nuova terra
“Secondo la sua promessa noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, e in questi dimorerà la giustizia”. — 2 Piet. 3:13.
GLI SCIENZIATI dicono che un giorno la terra su cui viviamo finirà con un’esplosione prodotta dal sole. Le maggiori religioni dette “cristiane” insegnano qualcosa di simile: che la terra finirà in un infuocato olocausto.
Che cosa vuol dire dunque la Bibbia quando afferma che “la terra sta fino a tempo indefinito”? (Eccl. 1:4) Come si possono mettere in armonia queste parole con quelle dell’apostolo Pietro: “Noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, e in questi dimorerà la giustizia”? — Isa. 65:17; 2 Piet. 3:13.
Per avere la risposta, rivolgiamoci a Gesù Cristo, il principale portavoce di Dio. Notate il futuro che indicò per la terra quando insegnò ai suoi discepoli a pregare: “Venga il tuo regno. Si compia la tua volontà, come in cielo, anche sulla terra”. — Matt. 6:10.
Nei cieli la volontà di Dio è completamente adempiuta dai suoi angeli. L’ispirato salmista scrisse: “Benedite Geova, o angeli suoi, possenti in potenza, che eseguite la sua parola”. (Sal. 103:20) Quindi, se la volontà di Dio fosse fatta sulla terra com’è fatta in cielo, ci sarebbero pace e felicità sulla terra.
Da questa preghiera di Gesù si comprende che il pianeta su cui viviamo deve rimanere, che non dev’essere bruciato o distrutto. È come Geova dichiarò: “Questo è ciò che ha detto Geova, il Creatore dei cieli, il vero Dio, il Formatore della terra e il suo Fattore, Colui che la stabilì fermamente, che non la creò semplicemente per nulla, che la formò pure per essere abitata”. — Isa. 45:18; vedere Salmo 148:3-6.
Che cosa ci sarà dunque di nuovo? Non il pianeta terra, anche se esso sarà rinnovato nel senso che sarà abbellito, che gli attuali luoghi desolati e inquinati saranno purificati e torneranno a vivere. La creazione di una nuova terra significherà una società umana rinnovata. La ‘vecchia terra’, con le sue pratiche corrotte, le sue malattie e la morte, ‘passerà’. Ma non tutti passeranno. — 1 Giov. 2:17.
Siamo autorizzati da Gesù Cristo a considerare le cose in questo modo, poiché egli disse: “Come avvenne ai giorni di Noè, così sarà pure ai giorni del Figlio dell’uomo: mangiavano, bevevano, gli uomini si sposavano . . . fino a quel giorno in cui Noè entrò nell’arca, e giunse il diluvio e li distrusse tutti”. (Luca 17:26, 27) La terra fu purificata, soprattutto nel senso che venne distrutto il mondo di persone corrotte e violente. Tuttavia, quelli che si volsero a Dio e rinnovarono la propria mente per conformarla alla sua via furono preservati, per continuare a vivere dopo quel grande diluvio distruttivo. — 1 Piet. 3:20.
In che tipo di società vivranno i superstiti della distruzione dell’attuale sistema umano, da cui la terra uscirà purificata? Dopo il Diluvio, l’umanità si moltiplicò sulla superficie della terra e i più forti finirono per dominare i deboli. Dovrà questo ripetersi? No. Gli uomini non detteranno più leggi agli altri. Dio non si propose questo tipo di ordinamento, come dichiara lo scrittore ispirato: “Ho visto . . . il tempo che l’uomo ha dominato l’uomo a suo danno”. — Eccl. 8:9.
Quando gli uomini dominano altri uomini, c’è sempre infelicità. Il solo giusto dominio su tutta l’umanità sarà il dominio dei “nuovi cieli”. Questo dominio non può essere oppressivo, poiché il Creatore sa esattamente ciò che appaga e soddisfa i bisogni umani. (Matt. 6:8; Sal. 145:16) Inoltre, il Creatore non ha bisogno di nulla dall’uomo e non può avere motivi egoistici, ma ha a cuore il benessere dell’uomo. Incoraggiando alcuni a chiedere aiuto a Dio, Gesù disse: “Se voi, pur essendo malvagi, sapete dar buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono?” (Matt. 7:11) E Gesù disse al governante giudeo Nicodemo: “Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figlio, onde chiunque esercita fede in lui non sia distrutto ma abbia vita eterna”. — Giov. 3:16.
Un dominio esercitato dal regno dei cieli non sarebbe affatto sgradevole. Esso comunicherebbe le sue leggi e le sue istruzioni agli uomini sulla terra, e verrebbe riconosciuto superiore, oltre che perfetto, e l’umanità saprebbe che il suo operato sarebbe sempre nei migliori interessi delle persone. Ciò spingerebbe a ubbidire spontaneamente. Ma le cose sono diverse con gli attuali uomini imperfetti e spesso egoisti che dettano legge a tutti. Tutti gli uomini sono uguali dinanzi a Dio, e quindi è contrario alla natura umana che una persona ne domini un’altra. Per questa ragione la società umana che vediamo oggi in esistenza — chiamata “terra” nella Bibbia — deve sparire, per essere sostituita da una “nuova terra” formata da una giusta società umana sotto il Regno dei cieli. — Riv. 21:1.
Questa è anche la ragione per cui i sistemi politici di dominio umano — chiamati nella Bibbia i “cieli”, che ora dominano sull’imperfetta e ingiusta umanità — devono passare ed essere sostituiti da “nuovi cieli”, dal regno dei cieli. — 2 Piet. 3:12, 13.
Che felicità recherà all’umanità la creazione di una “nuova terra” sotto “nuovi cieli”! Il globo terrestre è un luogo meraviglioso in cui vivere, ed esso può produrre abbondantemente per tutti. Anche ora proviamo gioia nello splendore della creazione terrestre, benché l’inquinamento e gli abusi ne abbiano deturpato in molti luoghi la bellezza. Quanto maggiore sarà il nostro diletto quando la terra sarà stata purificata da quelli che la rovinano! — Riv. 11:18.
Un modello di ciò che sarà provveduto ci è dato dalla descrizione del paese che Dio diede al suo antico popolo Israele. Nel discorso d’addio Mosè disse loro: “Geova tuo Dio sta per introdurti in un buon paese, un paese di valli del torrente d’acqua, di sorgenti e d’acque dell’abisso che scaturiscono nella pianura della valle e nella regione montagnosa, un paese di frumento e orzo e viti e fichi e melograni, un paese di ulivi da olio e di miele, un paese nel quale non mangerai il pane con scarsità, nel quale non ti mancherà nulla”. — Deut. 8:7-9.
Le condizioni esistenti oggi sulla terra, insieme alle profezie bibliche, indicano che è prossimo il tempo in cui sarà creata una “nuova terra”. L’umanità non deve preoccuparsi di perdere questa bella dimora, il pianeta terra, ma può attendere di viverci per sempre in giuste condizioni, quando produrrà in abbondanza. Di quel tempo futuro, il salmista scrisse: “Geova, da parte sua, darà ciò che è buono, e il nostro proprio paese darà il suo prodotto”. (Sal. 85:12) Che gloriosa prospettiva ha questo pianeta!
AlfredoGennari
00giovedì 23 gennaio 2014 19:42
Re: Re:
io.donna, 1/22/2014 2:59 PM:



il proposito originale di Dio era che l'Eden si estendesse su tutta la terra che divenisse un paradiso





Ne sei proprio sicura?
Orchidea
00giovedì 23 gennaio 2014 21:39
Re: Re: Re:
AlfredoGennari, 23/01/2014 19:42:




Ne sei proprio sicura?




se lo dice la bibbia si.

Perché Geova creò la terra? “La formò pure perché fosse abitata” dal genere umano. (Isaia 45:18) Il “Fattore della terra” diede ad Adamo ed Eva una bella dimora paradisiaca, il giardino di Eden. (Geremia 10:12; Genesi 2:7-9, 15, 21, 22) Come doveva essere bello per loro vedere il Paradiso con i suoi fiumi, fiori e alberi! C’erano uccelli variopinti che volavano nel cielo e molte specie di animali che popolavano la terra, nessuno dei quali costituiva una minaccia per l’uomo. Nelle acque pure e cristalline della terra vivevano pesci e altre creature. Ciò che più contava, Adamo ed Eva erano insieme. Potevano generare figli e, in compagnia della loro famiglia sempre più numerosa, estendere la loro dimora paradisiaca.

Non penso che DIO creo' l'uomo perche' morisse e andasse in cielo e la Terra per poi distruggerla col fuoco
AlfredoGennari
00lunedì 27 gennaio 2014 12:15
Re: Re: Re: Re:
io.donna, 1/23/2014 9:39 PM:




Non penso che DIO creo' l'uomo perche' morisse e andasse in cielo e la Terra per poi distruggerla col fuoco






... e, infatti, non appena l'uomo, con la sua disubbidienza, si era praticamente "suicidato", Dio prometteva il riscatto per mezzo del seme della donna, Gesù.

E anche la creazione, sottoposta a causa dell'uomo, alla rovina, troverà un giorno il suo riscatto. Ma non nel suo stato attuale, bensì in una forma nuova (nuovi cieli e nuova terra)così come anche l'uomo sarà un giorno diverso da come è ora (vedi Romani 8, 20-21 / II Pietro 3, 10 / Apocalisse 20, 11 e 21, 1.

All'inizio (vedi Genesi 6, 7) Dio distrusse l'umanità per la sua corruzione ma NON LA TERRA, che rimase quella che era ma liberata dalla corruzione.
Alla fine dei tempi, invece, tutto sarà cambiato, tutto diventerà nuovo, tutto sarà diverso da quello che conosciamo, ci sarà una nuova creazione, ci sarà un nuovo principio come quello di Genesi 1, 1, solo che noi ora non sappiamo come sarà il tutto.

E questo perchè il secondo Adamo, Gesù, ha già dato il via alla nuova creazione, lui che è il figlio dell'uomo, è l'uomo nuovo, il primo a risorgere, mentre noi tutti dobbiamo aspettare di avere completato il nostro perfezionamento.

Orchidea
00lunedì 27 gennaio 2014 13:13
Terra
Definizione: Nelle Scritture la parola “terra” è usata in più di un senso. Di solito essa fa pensare al pianeta Terra, che Geova dotò generosamente del necessario per sostenere la vita umana e permetterci di vivere in modo più che soddisfacente. Si deve comunque tener presente che il termine “terra” può anche essere usato in senso figurato, per indicare, ad esempio, gli abitanti di questo pianeta o una società umana con determinate caratteristiche.
Il pianeta Terra sarà distrutto in una guerra nucleare?
Qual è secondo la Bibbia il proposito di Dio per la terra?
Matt. 6:10: “Venga il tuo regno. Si compia la tua volontà, come in cielo, anche sulla terra”.

Sal. 37:29: “I giusti stessi possederanno la terra, e risiederanno su di essa per sempre”.
Vedi anche Ecclesiaste 1:4; Salmo 104:5.
C’è la possibilità che le nazioni, visto il loro scarso riguardo per il proposito di Dio, rovinino completamente la terra rendendola inabitabile?
Isa. 55:8-11: “[Questa è l’espressione di Geova:] Come i cieli sono più alti della terra, così le mie vie sono più alte delle vostre vie, e i miei pensieri dei vostri pensieri. .?.?. La mia parola .?.?. non tornerà a me senza risultati, ma certamente farà ciò di cui mi son dilettato, e avrà sicuro successo in ciò per cui l’ho mandata”.
Isa. 40:15, 26: “Ecco, [dal punto di vista di Geova Dio] le nazioni sono come una goccia dal secchio; e sono state considerate come il velo di polvere sulla bilancia. .?.?. ‘Alzate gli occhi in alto e vedete [il sole, la luna e i miliardi di stelle]. Chi ha creato queste cose? Colui che ne fa uscire l’esercito perfino a numero, che tutte chiama perfino per nome. A motivo dell’abbondanza di energia dinamica, essendo egli anche vigoroso in potenza, non ne manca nessuna’”. (La potenza nucleare delle nazioni incute timore agli uomini. Ma miliardi di stelle utilizzano l’energia nucleare su scala talmente vasta da superare la nostra comprensione. Chi ha creato tutti questi corpi celesti e li tiene sotto controllo? Non è Egli in grado di impedire alle nazioni di usare le loro armi nucleari in un modo che ostacolerebbe il suo proposito? Che sia intenzionato a farlo è illustrato dal fatto che, quando Faraone cercò di impedire la liberazione d’Israele, Dio distrusse la potenza militare egiziana. — Eso. 14:5-31).
Riv. 11:17, 18: “Ti ringraziamo, Geova Dio, Onnipotente, Colui che sei e che eri, perché hai preso il tuo gran potere e hai cominciato a regnare. Ma le nazioni si adirarono, e venne l’ira tua, e il tempo fissato .?.?. di ridurre in rovina quelli che rovinano la terra”.
Dio distruggerà la terra col fuoco?
2 Pietro 3:7, 10 (VR) sostiene questa idea? “I cieli d’adesso e la terra, per la medesima Parola son custoditi, essendo riservati al fuoco per il giorno del giudizio e della distruzione [“rovina”, CEI] degli uomini empi. .?.?. Ma il giorno del Signore verrà come un ladro; in esso i cieli passeranno stridendo, e gli elementi infiammati si dissolveranno, e la terra e le opere che sono in essa saranno arse [‘distrutte’, CEI; “travolte”, PIB; ‘esplorate’, Ga; “inquisite”, Mar; “trovate”, NVB; “scoperte”, NM]”. (Nota: Il Codice Sinaitico e il Vaticano 1209, entrambi del IV secolo E.V., leggono “saranno scoperte [trovate]”. Manoscritti successivi, il Codice Alessandrino [V sec.] e l’edizione Clementina [XVI sec.] della Vulgata, leggono “saranno bruciate”).

Apocalisse (Rivelazione) 21:1 indica che il nostro pianeta sarà distrutto? “Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il primo cielo e la prima terra erano passati, e il mare non era più”. — VR.
Per essere esatta, la spiegazione di questi versetti dev’essere in armonia col contesto e col resto della Bibbia
Se questi versetti (2 Pietro 3:7, 10 e Rivelazione 21:1) significano che la terra letterale, il pianeta, sarà consumata dal fuoco, allora anche i cieli letterali (le stelle e gli altri corpi celesti) devono essere distrutti col fuoco. Questa interpretazione letterale, però, è in contrasto con la garanzia data in versetti come Matteo 6:10, Salmo 37:29 e 104:5, come pure in Proverbi 2:21, 22. Inoltre, che effetto potrebbe avere il fuoco sul sole e sulle stelle già più che ardenti? Perciò nei succitati versetti il termine “terra” deve avere un significato diverso.
In Genesi 11:1, 1 Re 2:1, 2, 1 Cronache 16:31, Salmo 96:1, ecc., il termine “terra” è usato in senso figurato, con riferimento all’umanità, alla società umana. Non potrebbe essere così anche in 2 Pietro 3:7, 10 e Rivelazione 21:1?
Si noti che nel contesto, e precisamente in 2 Pietro 3:5, 6 (anche 2:5, 9), viene fatto un parallelo col Diluvio dei giorni di Noè, in cui la malvagia società umana fu distrutta mentre Noè e la sua famiglia, come pure il pianeta stesso, furono preservati. Similmente, in 2 Pietro 3:7, è detto che coloro i quali saranno distrutti sono gli “uomini empi”. L’opinione che il termine “terra” si riferisca qui alla malvagia società umana concorda pienamente col resto della Bibbia, come illustrato dai suindicati versetti. Sarà tale “terra” simbolica, la malvagia società umana, a essere ‘scoperta’, nel senso che Geova ne consumerà come col fuoco qualsiasi camuffamento, smascherando la malvagità dell’empia società umana e mostrando che merita di essere completamente distrutta. Questa malvagia società umana è la stessa cui si riferisce l’espressione “la prima terra” in Apocalisse (Rivelazione) 21:1 (VR).
Per coerenza, l’espressione di Gesù in Luca 21:33 (“il cielo e la terra passeranno, ma .?.?.”) va vista alla luce dell’affermazione parallela in Luca 16:17 (“è più facile che passino il cielo e la terra piuttosto che .?.?.”): entrambe vogliono semplicemente sottolineare l’impossibilità del verificarsi delle situazioni prospettate. — Vedi anche Matteo 5:18.
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Prov. 2:21, 22, CEI: “Gli uomini retti abiteranno nel paese [“la terra”, PIB, VR], e gli integri vi resteranno [“vi rimarranno”, PIB, VR], ma i malvagi saranno sterminati dalla terra, gli infedeli ne saranno strappati”. (Si noti che non dice che gli integri torneranno sulla terra, ma che “vi resteranno”).
Il proposito originale di Dio per la terra è cambiato?
Gen. 1:27, 28: “Dio creava l’uomo a sua immagine, lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina. Inoltre, Dio li benedisse e Dio disse loro: ‘Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite la terra e soggiogatela, e tenete sottoposti i pesci del mare e le creature volatili dei cieli e ogni creatura vivente che si muove sopra la terra’”. (Così Dio indicò il suo proposito che la terra si riempisse della progenie di Adamo ed Eva in qualità di custodi di un paradiso mondiale. Dobbiamo supporre che il Creatore, dopo avere splendidamente progettato questa terra come abitazione dell’uomo e averne fatto un pianeta straordinario, unico fra tutti quelli che l’uomo ha scrutato con i suoi telescopi e le sue navi spaziali, abbia rinunciato al suo proposito, lasciandolo per sempre inadempiuto, a causa del peccato di Adamo?)
Isa. 45:18: “Questo è ciò che ha detto Geova, il Creatore dei cieli, il vero Dio, il Formatore della terra e il suo Fattore, Colui che la stabilì fermamente, che non la creò semplicemente per nulla, che la formò pure perché fosse abitata: ‘Io sono Geova, e non c’è nessun altro’”. (Vedi anche Isaia 55:10, 11).
realtà proveranno squisito diletto nell’abbondanza della pace”.
AlfredoGennari
00mercoledì 29 gennaio 2014 10:29
Re:
io.donna, 1/27/2014 1:13 PM:



Inoltre, che effetto potrebbe avere il fuoco sul sole e sulle stelle già più che ardenti?




Questa è pura speculazione filosofica su questioni metafisiche e la metafisica, si sa, "studia" cose che sono al di là della esperienza diretta dell'uomo, quindi cose astratte, non percepibili se non dalla fantasia e dalla speculazione.
E poi, l'universo cielo non è mica solo stelle ma è anche pianeti satelliti, asteroidi e chi più ne ha più ne metta, per cui le stelle ... metti che vadano fuori orbita perchè "inciampano" in qualcosa (questa è pura speculazione, come la tua), che cosa succederebbe? scontri esplosioni, fuoco ovunque ... posso speculare anch'io, vero?

Ma quello che tutto il tuo post sembra ignorare completamente è la totale differenza di prospettiva fra il Vecchio e il Nuovo Testamento.
Mentre il VT ha come prospettiva un popolo fisico, etnicamente bene definito, e una terra altrettanto fisica e geograficamente ben delimitata ... e quindi ogni promessa riguarda QUELLA terra fisica ...

... ma con la venuta di Gesù cambia tutto, non più popolo etnico come Israele e di conseguenza anche una patria o terra non più geograficamente delimitata ... quante volte è scritto che il cristiano è un pellegrino in questa vita? lascio a te di ricercare i passi.
Per cui è ben vero che Dio non avrebbe mai pensato di distruggere la terra promessa, cioè la Palestina e tutto il VT parla di QUELLA terra come eredità del fisico Israele fedele.


Apocalisse 20, 11: il cielo e la terra fuggirono dalla sua presenza e non ci fu più posto per loro.
La stessa espressione viene usata in Ap. 12, 8 a proposito del dragone e dei suoi angeli; di loro viene specificato che non ci fu più posto nel cielo e, infatti, furono precipitati sulla terra.
Ma per il cielo e la terra cosa possiamo dire? che anch'essi andranno da qualche altra parte? e dove andranno (se è lecito chiedere)?

Orchidea
00mercoledì 29 gennaio 2014 14:05
Re: Re:
AlfredoGennari, 29/01/2014 10:29:






Apocalisse 20, 11: il cielo e la terra fuggirono dalla sua presenza e non ci fu più posto per loro.
La stessa espressione viene usata in Ap. 12, 8 a proposito del dragone e dei suoi angeli; di loro viene specificato che non ci fu più posto nel cielo e, infatti, furono precipitati sulla terra.
Ma per il cielo e la terra cosa possiamo dire? che anch'essi andranno da qualche altra parte? e dove andranno (se è lecito chiedere)?




Perciò, c’è un [G]malvagio dominio invisibile, che la Bibbia chiama “cielo”, e una malvagia società umana visibile chiamata “terra”. Di essi, la Bibbia dice profeticamente: “Fuggirono la terra e il cielo, e non fu trovato luogo per loro”. (Riv. 20:11) Questo predice che Dio eliminerà il corrotto sistema che tiene il genere umano nella ferrea morsa del timore, della corruzione, della guerra, della malattia e della morte. — 2 Piet. 3:7, 13.

AlfredoGennari
00mercoledì 29 gennaio 2014 18:09
Re: Re: Re:
io.donna, 29/01/2014 14:05:



Perciò, c’è un [G]malvagio dominio invisibile, che la Bibbia chiama “cielo”, e una malvagia società umana visibile chiamata “terra”.





Non mi risulta che esista quello che tu chiami "malvagio dominio invisibile", né che la Bibbia lo chiami "cielo".
Così come non mi risulta che esista una "malvagia società umana chiamata terra".

Se per "malvagio dominio invisibile" tu vuoi intendere Satana sono d'accordo; ma la Bibbia non lo chiama mai "cielo".

Se per "malvagia società umana" intendi gli uomini malvagi sono pure d'accordo; ma questi non vengono mai chiamati "terra".
Orchidea
00giovedì 30 gennaio 2014 12:51
Re: Re: Re: Re:
AlfredoGennari, 29/01/2014 18:09:




Non mi risulta che esista quello che tu chiami "malvagio dominio invisibile", né che la Bibbia lo chiami "cielo".
Così come non mi risulta che esista una "malvagia società umana chiamata terra".

Se per "malvagio dominio invisibile" tu vuoi intendere Satana sono d'accordo; ma la Bibbia non lo chiama mai "cielo".

Se per "malvagia società umana" intendi gli uomini malvagi sono pure d'accordo; ma questi non vengono mai chiamati "terra".




come vengono chiamati ?
AlfredoGennari
00giovedì 30 gennaio 2014 16:03
Re: Re: Re: Re: Re:
io.donna, 30/01/2014 12:51:



come vengono chiamati ?





beh, non c'è un modo preciso, Satana è chiamato Satana o Belzebù o principe di questo mondo, come anche angelo di luco.
La società umana corrotta può essere chiamata mondo o uomini malvagi.
Ma certamente mai vengono chiamati "cielo" e "terra".


Orchidea
00giovedì 30 gennaio 2014 20:26
TERRA
Termini biblici e loro significato. Nelle Scritture Ebraiche il vocabolo usato per indicare la terra come pianeta è ʼèrets. ʼÈrets si riferisce a (1) terra, contrapposta a cielo (Ge 1:2); (2) paese, nazione, territorio (Ge 10:10); (3) suolo, superficie della terra (Ge 1:26); (4) popolazione di tutta la terra (Ge 18:25).
La parola ʼadhamàh è tradotta “suolo”, “terra” e “terreno”. ʼAdhamàh significa (1) suolo o terreno coltivato, produttivo (Ge 3:23); (2) pezzo di terra, proprietà terriera (Ge 47:18); (3) terra in quanto elemento materiale, suolo, fango (Ger 14:4; 1Sa 4:12); (4) suolo in quanto superficie visibile della terra (Ge 1:25); (5) paese, territorio, nazione (Le 20:24); (6) l’intera terra, terra abitata (Ge 12:3). Etimologicamente sembra che ʼadhamàh sia affine al termine ʼadhàm, essendo il primo uomo Adamo stato tratto dalla polvere del suolo. — Ge 2:7.
Nelle Scritture Greche il sostantivo ge si riferisce alla terra in quanto suolo o terreno coltivabile. (Mt 13:5, 8) È usato per indicare la materia di cui era fatto Adamo, la terra (1Co 15:47); il globo terrestre (Mt 5:18, 35; 6:19); la terra in quanto dimora di creature umane e animali (Lu 21:35; At 1:8; 8:33; 10:12; 11:6; 17:26); paese, nazione, territorio (Lu 4:25; Gv 3:22); terra o suolo (Mt 10:29; Mr 4:26); terraferma, spiaggia, contrapposta a mari o acque (Gv 21:8, 9, 11; Mr 4:1).
Oikoumène, tradotto quasi sempre “mondo” nelle versioni italiane, indica la “terra abitata”. — Mt 24:14; Lu 2:1; At 17:6; Ri 12:9.
Orchidea
00giovedì 30 gennaio 2014 20:31
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
AlfredoGennari, 30/01/2014 16:03:




beh, non c'è un modo preciso, Satana è chiamato Satana o Belzebù o principe di questo mondo, come anche angelo di luco.
La società umana corrotta può essere chiamata mondo o uomini malvagi.
Ma certamente mai vengono chiamati "cielo" e "terra".






Nel senso di dominio. Abbiamo visto che i cieli possono riferirsi a Geova Dio nella sua posizione sovrana. Infatti Daniele disse all’imperatore babilonese Nabucodonosor che l’esperienza che avrebbe avuto gli avrebbe insegnato “che i cieli dominano”, cioè “che l’Altissimo domina sul regno del genere umano”. — Da 4:25, 26.
Comunque, oltre a riferirsi al Supremo Sovrano, il termine “cieli” può riferirsi anche ad altre potenze governanti, esaltate o innalzate al di sopra dei popoli loro soggetti. La stessa dinastia dei re babilonesi rappresentata da Nabucodonosor è descritta in Isaia 14:12 come una stella, un “risplendente, figlio dell’aurora”. Con la conquista di Gerusalemme nel 607 a.E.V., quella dinastia babilonese innalzò il suo trono “al di sopra delle stelle di Dio”, “stelle” che evidentemente rappresentavano la dinastia davidica dei re di Giuda (infatti, come Erede del trono davidico, in Ri 22:16 Cristo Gesù è chiamato “la luminosa stella del mattino”; cfr. Nu 24:17). Abbattendo il trono davidico stabilito da Dio, la dinastia babilonese in effetti si esaltò fino al cielo. (Isa 14:13, 14) Tale elevata posizione ed esteso dominio furono inoltre rappresentati nel sogno di Nabucodonosor da un simbolico albero la cui cima ‘raggiungeva i cieli’. — Da 4:20-22.
AlfredoGennari
00venerdì 31 gennaio 2014 18:23
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
io.donna, 1/30/2014 8:31 PM:




Nel senso di dominio. Abbiamo visto che i cieli possono riferirsi a Geova Dio nella sua posizione sovrana. Infatti Daniele disse all’imperatore babilonese Nabucodonosor che l’esperienza che avrebbe avuto gli avrebbe insegnato “che i cieli dominano”, cioè “che l’Altissimo domina sul regno del genere umano”. — Da 4:25, 26.
Comunque, oltre a riferirsi al Supremo Sovrano, il termine “cieli” può riferirsi anche ad altre potenze governanti, esaltate o innalzate al di sopra dei popoli loro soggetti. La stessa dinastia dei re babilonesi rappresentata da Nabucodonosor è descritta in Isaia 14:12 come una stella, un “risplendente, figlio dell’aurora”. Con la conquista di Gerusalemme nel 607 a.E.V., quella dinastia babilonese innalzò il suo trono “al di sopra delle stelle di Dio”, “stelle” che evidentemente rappresentavano la dinastia davidica dei re di Giuda (infatti, come Erede del trono davidico, in Ri 22:16 Cristo Gesù è chiamato “la luminosa stella del mattino”; cfr. Nu 24:17). Abbattendo il trono davidico stabilito da Dio, la dinastia babilonese in effetti si esaltò fino al cielo. (Isa 14:13, 14) Tale elevata posizione ed esteso dominio furono inoltre rappresentati nel sogno di Nabucodonosor da un simbolico albero la cui cima ‘raggiungeva i cieli’. — Da 4:20-22.




beh, si possono fare tutte le deduzioni che vogliamo, ma il primo significato di "cielo" è quella cosa che vediamo in alto sopra le nostre teste e il primo significato di "terra" è quella cosa che calpestiamo tutti i giorni.


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