luca 24 / 58

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dolfigi
00sabato 10 novembre 2012 14:11
Mani alzate
Alla luce di questo brano e di 1° Timoteo 2:18
Che problemi ci sarebbero se anche noi usassimo questo atteggiamento per
benedire e pregare con i nostri fratelli ?

Ho l'impressione che alcune volte non facciamo delle cose perche' le fanno altri

Grazie
fabio-1967
00sabato 10 novembre 2012 15:35
Re: Mani alzate
dolfigi, 10/11/2012 14:11:

Alla luce di questo brano e di 1° Timoteo 2:18
Che problemi ci sarebbero se anche noi usassimo questo atteggiamento per
benedire e pregare con i nostri fratelli ?

Ho l'impressione che alcune volte non facciamo delle cose perche' le fanno altri

Grazie



Ciao Giuseppe,
ti ho spostato nella sezione 4 chiacchere perchè la cartella dove hai postato è riservata agli studi.

Vorrei rispondere alla tua domanda alla luce delle scritture che citi ma credo che per un errore di battitura hai indicato scritture non identificabili perchè non esiste il versetto 58 del cap. 24 di Luca, nè il versetto 18 del cap. 2 di I timoteo.
Forse volevi vedere se eravamo attenti?? [SM=g27987]
Un abbraccio
Fabio
principessac
00sabato 10 novembre 2012 17:24
infatti quel versetto non esiste
AlfredoGennari
00sabato 10 novembre 2012 23:51
Non sono riuscito a trovare il passo che corrisponde, nelle intenzioni di Giuseppe, a Luca 24, 58, però quello di Timoteo l'ho trovato ed è I Timoteo 2, 8: "Io voglio dunque che gli uomini preghino in ogni luogo, alzando mani pure, senza ira e senza dispute".
Devo dire che spesso evitiamo di assumere certi atteggiamenti solo per la paura, a volte inconscia e a volte no, di essere scambiati per qualcun altro.
Ad esempio, mi capitava spesso in passato di sentir dire da qualche fratello che sarebbe stato meglio non andare di porta in porta ad evangelizzare perchè questo lo facevano i Testimoni di Geova (ma chi se ne frega? se penso che sia giusto evangelizzare e mi va di farlo andando di porta in porta, lo faccio, anche se, di solito, lo fanno i T.dG.!).
Nel caso di alzare le mani quando si prega si "rischia" di essere scambiati per Pentecostali. Ma se fosse solo questo il motivo per cui non lo facciamo, saremmo veramente dei gradi ipocriti!
Certamente non c'è alcun obbligo di alzare le mani al cielo mentre si prega, ma chiu si sentisse di farlo non dovrebbe certamente averne paura solo per non "rischiare" di essere assimilati ai Pentecostali.
principessac
00domenica 11 novembre 2012 15:57
Come nella famiglia, anche nella congregazione cristiana ci aspettiamo giustamente di trovare lealtà. L’apostolo Paolo scrisse: “Desidero che in ogni luogo gli uomini preghino, alzando mani leali, senza ira e dibattiti”. (1 Timoteo 2:8) Paolo mise quindi la lealtà in relazione con la preghiera pubblica “in ogni luogo” in cui i cristiani si riuniscono. Solo uomini leali dovrebbero rappresentare la congregazione nella preghiera pubblica. Ovviamente Dio si aspetta che tutti noi siamo leali a lui e gli uni agli altri. (Ecclesiaste 12:13, 14) Dovremmo quindi essere determinati a cooperare armoniosamente, come le membra del corpo umano. Ci sia anche consentito di servire unitamente come parte della famiglia degli adoratori di Geova. Soprattutto, ricordiamo che abbiamo tutti bisogno gli uni degli altri e che se continueremo a servire Geova a spalla a spalla riceveremo la sua approvazione e le sue benedizioni.
Dino1048
00domenica 11 novembre 2012 18:09
Mani alzate
Ciao a tutti, DIO vi Benedica,sono d'accordo che le cose giuste bisogna farle, senza preoccuparsi se le fanno anche altri, che per me sono distanti dalla vera PAROLA,parto dal principio, che tutti siamo peccatori, e tutti abbiamo bisogno della misericordia di DIO, per mezzo di GESU' IL CRISTO. Detto questo, vorrei dire: io posso alzare le mani per pregare, posso inginocchiarmi per pregare o adorare il mio DIO, posso pregare tenendo le mani degli altri fratelli, ecc. ecc., ma non fare di tutto ciò una regola, solo DIO fa le regole.Il versetto 1 Timoteo 2,8- voglia dire che bisogna presentarsi davanti a DIO, con la coscienza provata, cioè senza avere le mani sporche dal peccato, ( sono pentito se ho sbagliato, ed ho chiesto perdono, ho chiesto perdono anche al mio fratello, ed al mio nemico, insomma mi presento a DIO giustificato dal SANGUE DI GESU'), dopo di che prego come meglio mi pare,quindi chiedo =( prego), ringrazio, glorifico, inneggio,sia seduto che in piedi o ecc. ecc. Ciao in GESU' vi abbraccio, Dino.
dolfigi
00domenica 11 novembre 2012 19:37
Mani alzate
Scusa Fabio ma se non metto gli occhiali ho qualche svista ,
Il primo passo in questione e' la benedizione che Gesu' fa sui disceoli
prima di andare in cielo Luca 24:50 e l'altro e' quello di 1°tim 2:8.

Non penso che questa pratica possa crearci problemi,se voi pensate alla sua storia ,da quando nel deserto per vincere sugli Amalechiti alzavano le mani.

Ma ci sono anche altri esempi ,Samuele stese la mani su Davide-Salomone leva le mani in segno di ringraziamento ,Gesu'benedice i bambini ect.

Noi sappiamo che l'importante è il concetto di avere mani non sporche di male e cuore pulito dinanzi al nostro padre,pero'le mani potrebbero essere un qualcosa di naturale come il pane ed il vino-l'acqua o il fango che Gesu' mette sugli occhi del Cieco. Vorrei a questo riguardo un vostro pensiero.

Grazie
Giouseppe
alessio1956
00domenica 11 novembre 2012 21:43
pace a te Giuseppe e saluti a tutti i fratelli e sorelle della Chiesa di Via Protche .

Come sai , io cerco di pregare liberamente come sento nel cuore.
Direi infatti che quando si prega il nostro cuore deve essere pienamente aperto e sottomesso al Signore .
Certo che dobbiamo sempre ricordarci che siamo davanti al nostro RE'dei RE' il Signore dei Signori , il Creatore di tutto e di tutti.
Come avevo detto anche in Chiesa , come ci vestiremmo , comporteremmo se dovessimo andare alla presenza di un re terreno ?
Penso forse meglio di quando a volte andiamo davanti a LUI .

Ma ognuno ha un proprio comportamento in preghiera.

Pace
principessac
00lunedì 12 novembre 2012 13:11
Una cosa che ci aiuterà ad entrare nello spirito della preghiera e a rendere più significative le nostre preghiere è il cambiare la posizione del corpo. Durante le preghiere pubbliche, ci viene spontaneo chinare il capo. Ma, quando si tratta di preghiere più personali, alcuni hanno trovato opportuno inginocchiarsi dinanzi a Geova mentre pregano da soli o come famiglia, perché hanno riscontrato che questa posizione li aiuta ad avere una disposizione mentale umile. Salmo 95:6 ci esorta: “Oh venite, adoriamo e inchiniamoci; inginocchiamoci dinanzi a Geova nostro Fattore”. Salomone si inginocchiò per pronunciare la sua preghiera in occasione della dedicazione del tempio di Geova, e Daniele aveva l’abitudine di inginocchiarsi per pregare. — 2 Cronache 6:13; Daniele 6:10.
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