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il punto secondo me non è spiegare cosa significa essere pronti, perchè nella Parola Gesù stesso ce lo dice.
Mi vengono in mente molte scritture, ad es. la parabola delle dieci vergini, e quella dei talenti. Oppure quello che Gesù disse:
Con la vostra costanza salverete le vostre vite.Lu 21:19

Badate a voi stessi, perché i vostri cuori non siano intorpiditi da stravizio, da ubriachezza, dalle ansiose preoccupazioni di questa vita e che quel giorno non vi venga addosso all'improvviso come un laccio;Lu21:34

e quella che ho già citato

Vegliate dunque, pregando in ogni momento, affinché siate in grado di scampare a tutte queste cose che stanno per venire, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo».Lu21:36

Quindi se si è così e si è "svegli" quando tornerà saremo pronti. Ma se fosse stato così semplice Gesù non avrebbe esortato più volte a vegliare.

Per me il punto è quello che ha detto D.G. e con cui sono d' accordo
D.G, 28/05/2012 20.26:

Siamo pronti ? Queste due parole nascondono in se stesse altre domande o perlomeno fanno nascere dei dubbi ai quali di sicuro, guardandoci attentamente dentro, potrebbero far nascere delle insicurezze in ognuno di noi.


Si deve essere coscienti che come ha detto Alfredo solo grazie al sacrificio di Gesù noi possiamo essere salvati, non saremo mai in grado di non sbagliare, ma il fatto forse di continuare ad esaminarsi può dare modo di essere sempre svegli e lucidi nel guardare a quella che è la volontà del Padre come dice 2Co13:5, e penso che Gesù ci disse determinate cose proprio perchè sa quanto è facile perdersi, credendo di essere nella strada stretta mentre invece si è passati alla larga. Dopotutto le cose scritte nella Parola servono a tenerci svegli e quindi essere pronti.
[Modificato da MrPio 01/06/2012 10:20]