00 01/08/2012 18:05
Ciao a tutti,
ho visto che il 4 luglio scorso Giovanni Albani ha iniziato lo studio dell'epistola ai Romani, parlandovi in generale delle lettere. Volevo aggiungere solo qualcosa, prima di iniziare a parlare specificatamente di Galati.
La forma epistolare nell'antichità era ampiamente usata. Come noi oggi usiamo le mail, così i personaggi antichi usavano le lettere.
Le lettere potevano essere formali e informali, ovvero potevano essere lettere ufficiali (un magistrato che scriveva all'imperatore romano ad esempio) oppure potevano essere lettere confidenziali (si scriveva ad una persona con cui si era in confidenza).
Le lettere di Paolo sono una via di mezzo (un discorso a parte va fatto per le lettere intestate a persone, come Filemone, le lettere a Timoteo e Tito), nel senso che sono lettere di un apostolo a delle chiese o ai membri di una o più chiese.
Questo fa si che Paolo usa sia timbri confidenziali che formali e che, per questo, inventi un vero e proprio genere letterario, piuttosto originale.
Non va dimenticato che lo stile epistolare è una invenzione soprattutto dei greci e dei latini. Non è un caso che nell'Antico Testamento non abbiamo lettere scritte, in quanto gli antichi Ebrei avrebbero usato questo mezzo di comunicazione solo in maniera formale (il re che scrive e comunica un editto ad esempio).
Ovviamente, come ogni genere letterario, anche le lettere sono scritte secondo ben determinate regole di cui parleremo mentre commenteremo questa che è una delle prime (se non la prima) lettere che Paolo abbia scritto. Continueremo il discorso in un'altra discussione.