AlfredoGennari, 03/08/2012 21.58:
Cosa fa il chirurgo quando si trova davanti a un corpo invaso in qualche suo organo da cellule tumorali?
Le asporta.
Il non farlo significherebbe lasciare via libera alle cellule tumorali di invadere tutto il corpo.
Eppure, le cellule tumorali sono vive esattamente come quelle non tumorali, sono solo impazzite.
E cosa dovrebbe fare Dio se vedesse che l'umanità (tutta) fosse impazzita al punto da compromettere la stessa esistenza di tutta la creazione?
Le asporta.
Perchè vuole salvare tutto l'insieme della Sua creazione.
Forse che Dio è troppo egocentrico?
Che vuol salvare la Sua opera?
Io farei altrettanto.
Tu no?
A dire il vero ho pensato ad'altro:
la frase incriminata nella questione sollevata qui é:
"E il Signore si pentì di aver fatto l'uomo sulla terra e se ne addolorò in cuor suo."
Lui si pentì..., una persona che sapesse in anticipo che una determinata attività che vuole aprire andrà a fallimento, lei l' aprirebbe?
Io non lo farei.
Ma se invece lo facessi lo stesso, certo non potrei pentirmi, e questo per il semplice motivo che lo sapevo già.
"Ciò che tu eviteresti di sopportare per te, cerca di non imporlo agli altri" (Epitteto)
Col concetto cristiano della vita, l'amore non è una necessità e non si esercita su nulla; esso è una facoltà essenziale dell'anima umana. L'uomo ama, non perché ha interesse di amare questo o quello, ma perché l'amore è l'essenza dell'anima sua, perché egli non può non amare.
La dottrina cristiana insegna all'uomo che l'essenza dell'anima sua è l'amore, che la sua felicità non è di amare la tale o la tal altra entità, ma bensì il principio di tutto, Dio, ch'egli ha coscienza di contenere in sé. Ecco perché egli amerà tutti e tutto.
(Tolstoj)