MrPio, 25/10/2012 14:33:
Cristianalibera, 25/10/2012 12:08:
Gesù era certo o non certo del suo destino?
Anche a questa domanda può risponderti la Parola di Dio, anzi lo fa Gesù stesso:
Giovanni 10:17-18
17 Per questo mi ama il Padre; perché
io depongo la mia vita per riprenderla poi. 18
Nessuno me la toglie, ma io la depongo da me. Ho il potere di deporla e ho il potere di riprenderla.
Quest'ordine ho ricevuto dal Padre mio».
Alt!
Conosco anche questa scrittura, ma l'ho già considerata.
Gesù qui dice chiaramente che avrebbe deposto la sua vita, ok... ma
per ordine del Padre.
Dunque se il Padre non glielo avesse ordinato lui sarebbe stato comunque disposto a deporrsi?
Poi altra curiosità sul "Nessuno me la toglie" : io dico certo perché se solo avesse voluto avrebbe potuto liberarsi anche dalla croce ( ha cpmpiuti anche altri miracoli), ma non l'ha fatto proprio per ubbidire al Padre.
Ma se non fosse stato per i suoi agguzzini, i farisei accusatori e romani esecutori della pena di morte sulla croce non credo proprio che si sarebbe crocifisso da solo.
Quindi ci è stato e come chi gli tolse la vita.
E qui arriviamo ad un altro dilemma.
Gesù mori sulla croce per noi, per mano dei suoi agguzzini, a questo punto gli agguzzini ci hanno fatto un gran bel piacere sono diventati complici o piuttosto aiutanti della nostra salvezza, non vi pare?
Possiamo mai rimproverli qualcosa?
Ora non mi dite, "ma Verò che stai a dì'", riflettete prima e poi rispondetemi, se nel caso non l'avete già fatto.
"Ciò che tu eviteresti di sopportare per te, cerca di non imporlo agli altri" (Epitteto)
Col concetto cristiano della vita, l'amore non è una necessità e non si esercita su nulla; esso è una facoltà essenziale dell'anima umana. L'uomo ama, non perché ha interesse di amare questo o quello, ma perché l'amore è l'essenza dell'anima sua, perché egli non può non amare.
La dottrina cristiana insegna all'uomo che l'essenza dell'anima sua è l'amore, che la sua felicità non è di amare la tale o la tal altra entità, ma bensì il principio di tutto, Dio, ch'egli ha coscienza di contenere in sé. Ecco perché egli amerà tutti e tutto.
(Tolstoj)