00 07/12/2013 16:13
il nome di Dio frammento di Marco
Caarissimo Alfredo,
il fango ritorna ai professoroni: quello che hanno usato infangando l'autenticità dei Vangeli. Un proverbio dice che lo stolto, quando tace, passa per sapiente. E' dal 1800 che persone dicono che la Bibbia che abbiamo non vale, che è di fatto una truffa. E se parli bene della Bibbia dicono che sei un ingenuo, che non sei uno studioso, insomma non fai parte della casta. E quando si trovano reperti archeologici, tutti a negare le evidenze. Una volta, diversi anni fa, ad una riunione organizzata dalla chiesa valdese a Bergamo, vi era Soggin. Parlava, parlava. Durante il dibattito gli chiesi la sua opinione sul papiro 52, conosciuto come papiro Rylands, datato 125 DC. (Vangelo di Giovanni 18). Tieni presente che è una copia, non l'originale, e proviene da un codice, non da un rotolo (praticamente è scritto davanti e dietro!). Impossibile per chi parla di manipolazione da parte della chiesa sui testi: non c'è tempo per fare tutto questo lavoro. Ma neanche a datarlo alla fine del secondo secolo! Bene, ti starai domandando, che cosa successe dopo la mia domanda? Be Soggin ha perso le staffe. Si è talmente arrabbiato con me che la situazione era diventata veramente imbarazzante. Quasi quasi negava l'esistenza di questo documento. Se fossimo tutti un po' più calmi, rispettosi delle idee altrui, a me andrebbe bene. Ma sono 150 anni che si butta fango sull'autenticità della Bibbia che anche i cattolici dicono di lasciar perdere, di non invischiarsi, che è una battaglia persa. Chi semina pioggia, raccoglie tempesta. Il fango che stai riversando sui professoroni ATEI è tutto loro. Tu glielo stai restituendo un po'. Tony