00 22/01/2013 06:59
Re: Re:
principessac, 17/01/2013 18:07:




7:13, 14. I 24 anziani rappresentano i 144.000 nella loro gloria celeste, i quali prestano servizio non solo come re ma anche come sacerdoti. Erano prefigurati dai sacerdoti dell’antico Israele, organizzati in 24 divisioni dal re Davide. Uno degli anziani rivela a Giovanni l’identità della grande folla. Perciò la risurrezione dei cristiani unti deve essere iniziata qualche tempo prima del 1935. Perché? Perché in quell’anno fu fatta conoscere agli unti servitori di Dio sulla terra la corretta identità della grande folla. — Luca 22:28-30; Riv. 4:4; 7:9.




principessac, 17/01/2013 18:07:




7:13, 14. I 24 anziani rappresentano i 144.000 nella loro gloria celeste, i quali prestano servizio non solo come re ma anche come sacerdoti. Erano prefigurati dai sacerdoti dell’antico Israele, organizzati in 24 divisioni dal re Davide. Uno degli anziani rivela a Giovanni l’identità della grande folla. Perciò la risurrezione dei cristiani unti deve essere iniziata qualche tempo prima del 1935. Perché? Perché in quell’anno fu fatta conoscere agli unti servitori di Dio sulla terra la corretta identità della grande folla. — Luca 22:28-30; Riv. 4:4; 7:9.






Luca 22, 38-30 riporta parole che Gesù rivolse ai 12.
I 12 sono i corrispondenti dei 12 figli di Giacobbe da cui si sviluppò il vecchio popolo di Dio. Gesù sceglie proprio 12 discepoli per dimostrare la continuità fra vecchio e nuovo popolo. Infatti, proprio dai 12 testimoni di Gesù (Atti 1, 8) si svilupperà la chiesa.
Giovanni è uno dei 12, quindi, nel momento in cui scrive o in cui ha le visioni, si troverebbe ad essere sia sulla terra, carnalmente vivente, sia nel cielo in forma spirituale.
Non mi sembra molto plausibile.

Apocalisse 21, 12-14 parla della nuova Gerusalemme, la quale ha 12 porte che recano i nomi delle 12 tribù di Israele, ed ha 12 fondamenti che recano i nomi dei 12 apostoli di Gesù.
Quindi è Apocalisse stesso che ci dà la chiave di lettura dei 24 anziani che stanno presso Dio: essi rappresentano simbolicamente l'intero popolo di Dio, le 12 tribù di Israele + i 12 apostoli di Gesù dai quali proverrà la chiesa, cioè il nuovo popolo di Dio.

Il simbolismo poi continua in Apocalisse 7.
Nel v. 4 Giovanni dice "udii il numero ... 144.000"
Nel v. 9, invece, dice "vidi una folla immensa"Quindi prima "ode" e poi "vede". Prima percepisce con l'udito e poi percepisce con l'occhio.
Lecito pensare che il suo "udire" prima e il suo "vedere" poi, siano riferibile allo stesso oggetto.

144.000 = 12 x 12 x 1000. 12 sta una volta per 12 tribù di Israele e una volta per 12 apostoli di Gesù (come visto in 21, 12-14); 1000 sta per "quantità illimitata".
Quindi, 144.000 è il numero dei componenti dell'intero popolo di Dio, numero simbolico che ci dice che vecchio e nuovo popolo di Dio sono una grandissima quantità (una folla immensa) di salvati provenienti dalle 12 tribù di Israele e dai 12 apostoli.
Quindi Giovanni prima "ode" il numero (simbolico) e poi "vede" una grande folla.

E che sia uno dei 24 anziani a rivelare a Giovanni l'identità della grande folla/144.000 è pure abbastanza logico, essendo gli anziani simbolo di quella stessa grande folla/144.000. Entrambi, anziani e grande folla, sono simboli, sono visioni che Giovanni riceve.

Apocalisse è un libro scritto in linguaggio simbolico, ma questo non significa che sia illogico, ha in sè le chiavi per capirlo.