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(Osèa) [forma abbreviata di Osaia].
Profeta ebreo e scrittore del libro biblico che porta il suo nome; di lui viene detto solo che era figlio di Beeri. Osea prestò servizio come profeta di Geova durante i regni di Uzzia, Iotam, Acaz ed Ezechia re di Giuda e di Geroboamo II (figlio di Ioas) re di Israele, alla fine del IX secolo e nella prima parte dell’VIII secolo a.E.V. (Os 1:1) Allo stesso periodo appartengono i profeti Amos, Isaia e Michea. — Am 1:1; Isa 1:1; Mic 1:1.
Osea era un profeta (e probabilmente un suddito) del regno settentrionale delle dieci tribù di Israele. Principalmente a quel regno sono rivolte le dichiarazioni del libro di Osea. Mentre Giuda viene nominato solo 15 volte, e la sua capitale, Gerusalemme, neanche una volta, il libro contiene 44 riferimenti a Israele, 37 a Efraim (principale tribù di Israele) e 6 a Samaria, capitale del regno settentrionale. Quasi tutte le altre località menzionate nel libro facevano parte del regno settentrionale o erano situate in prossimità dei suoi confini. — Os 1:4, 5; 5:1, 8; 6:8, 9; 10:5, 8, 15; 12:11; 14:6, 7.
Osea tuttavia sembra attribuire primaria importanza ai re di Giuda. Infatti elenca tutti e quattro i re che regnarono durante il suo ministero, mentre menziona solo quello che regnava in Israele quando iniziò la sua opera. (Os 1:1) Ma questo, anziché indicare che il profeta veniva da Giuda o vi era nato, potrebbe dimostrare che Osea, come altri profeti di Dio, considerava legittimi sovrani del popolo di Dio solo i re di Giuda della famiglia di Davide, e riteneva che il regno settentrionale di Israele si fosse allontanato dalla religione e dal governo istituiti da Geova. Questo elenco di sovrani di entrambi i regni permette comunque di datare con maggior precisione l’attività profetica di Osea.