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Come nascono i vangeli: post-it 1

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    AlfredoGennari
    Post: 630
    Città: PIAN DI SCO
    Età: 76
    Sesso: Maschile
    00 07/12/2013 18:12
    Metodi della critica
    Metodi seguiti dagli studiosi nel cercare di dipanare la matassa della cosiddetta “questione sinottica”. La questione sta nel fatto che i vangeli di Matteo, Marco e Luca presentano delle notevoli somiglianze di cui i suddetti studiosi cercano di spiegare la causa.
    Riporto qui sotto, a titolo informativo, quanto sull’argomento si può trarre dai vari testi di introduzione al Nuovo Testamento.


    Critica delle fonti
    Esame delle possibili fonti da cui i sinottici hanno derivato il loro contenuto.
    Sono così somiglianti tra loro che sembra proprio che tutti e tre abbiano attinto a fonti comuni.
    Possibili fonti:
    - il ricordo, da parte dei 12, di quanto Gesù aveva detto. Da questo ricordo nasce la predicazione degli stessi 12 e, quindi, di tutti quelli che hanno collaborato con loro. Ovviamente, questa fonte è basata sulla capacità mnemonica dei 12 e dei loro collaboratori; questa capacità era comunque molto comune nell’antichità e, poiché la fonte erano le parole della stessa persona, cioè Gesù, risulta evidente che le predicazioni dei vari evangelisti (nel senso di propagatori del vangelo) dovevano essere molto simili tra loro, anche formalmente.
    - una raccolta di detti e fatti (ma soprattutto di detti) riferibili a Gesù e scritti (da chi?) a cui i sinottici avrebbero attinto. Questa raccolta viene chiamata “Q” dal tedesco “Quelle” che significa “Fonte”
    - il vangelo di Marco usato (come fonte) da Matteo e Luca, insieme a Q
    - secondo alcuni, Luca usa sia Marco che Matteo ma non Q
    - altri vedono Matteo come fonte per Marco e Luca

    Critica delle forme
    I sinottici avrebbero avuto la loro forma attuale grazie alla attualizzazione del loro messaggio fatta dal la chiesa (o dalle chiese) in cui essi nacquero, sulla base di un nucleo scritto di detti e fatti raccontati e risalenti a Gesù a seconda delle proprie esigenze spirituali.
    Qui perde molto di importanza il ruolo dei 12 e della loro testimonianza diretta della persona di Gesù, mentre risultano preminenti le motivazioni interne delle varie comunità.

    Critica della redazione
    Gli scrittori sarebbero dei curatori di documenti a loro pervenuti e li avrebbero modellati nel modo che li conosciamo a seconda delle loro esigenze di insegnamento e predicazione nelle comunità in cui vivevano.

    Queste che ho riportato sono tre etichette (gli studiosi hanno sempre la necessità di apporre etichette) utili a delineare dei tipi di approccio allo studio introduttivo dei sinottici.
    Ma poiché l’unica vera fonte di notizie su Gesù sono i suoi testimoni diretti, cioè i 12 che lo stesso Gesù si è scelto, è bene preferire sempre quel tipo di approccio che privilegia i 12 e la loro testimonianza. Quindi la memoria di ciò che i 12 hanno udito da Gesù va considerata come la vera fonte dei sinottici.

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    Orchidea
    Post: 520
    Sesso: Femminile
    00 07/12/2013 20:24
    I vangeli sinottici sono i tre vangeli di Marco, Matteo e Luca. Vengono chiamati così perché se si mette il testo dei tre vangeli su tre colonne parallele, in uno sguardo d'insieme (sinossi) si notano facilmente molte somiglianze nella narrazione, nella disposizione degli episodi evangelici, a volte anche nei singoli brani, con frasi uguali o con leggere differenze.