00 11/01/2014 14:41
Re:
io.donna, 10/01/2014 17:57:



Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
In quel giorno molti mi diranno: Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi? Ma allora io dichiarerò loro: “Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!”.

questa scrittura sembra contrastare quella del post di Alfredo,come si spiega la cosa ?




Le situazioni sono diverse.
Da questo brano (Matteo 7, 21-22) appare come sottinteso che ci sia una qualche violazione della volontà di Dio mascherata con segni straordinari. Sappiamo bene che anche Satana può essere autore di cose straordinarie fatte da lui stesso o da uomini al suo servizio. Il cap. 13 di Apocalisse ci parla chiaramente delle due bestie che compiono prodigi guidate dal dragone. Ma anche i maghi al servizio del faraone riuscivano a compiere cose simili a quelle di Mosè, quindi non c’è niente di strano in questo. Ma se si viene a tempi più recenti, quante volte i preti di varie chiese hanno benedetto le armi della propria nazione in guerra contro altre nazioni le cui armi venivano pure benedette dai loro preti? E tutto veniva, e viene, fatto nel nome dello stesso Dio.
E allora, qui Gesù fa notare la grande ipocrisia di chi maschera la propria disubbidienza a Dio dietro i segni miracolosi.

Nell’altro caso (Marco 9, 38-41), Gesù vuol far notare che si può essere con lui anche se non si appartiene allo stesso gruppo. Qui è, infatti, data per scontata la buona fede mentre i discepoli si stanno dimostrando integralisti e chiusi nel loro settarismo; Gesù nota la buona volontà nell’animo della persona, i suoi discepoli vedono solo l’apparenza esteriore.
Quindi non c’è, secondo me, contraddizione tra i due brani poiché riguardano situazioni diverse fra loro.