00 30/01/2014 13:00
Re: Re:
AlfredoGennari, 29/01/2014 17:52:




Questo tuo ragionamento potrebbe anche funzionare se non ci fosse un piccolo particolare che lo fa saltare.
Il particolare è il seguente:
nel cap. 7 al v. 4 Giovanni usa il verbo "udii" e le sue orecchie udirono un numero (144000, formato da 12000 persone da ognuna delle 12 tribù di Israele;
nello stesso capitolo, al v. 9, Giovanni usa il verbo "vidi" e i suoi occhi, questa volta, videro una grande folla.

Perché Giovanni distingue le sue due percezioni, l'uditiva e la visiva? che senso ha? non si ritrova in tutto il libro una cosa del genere.

La realtà è che a Giovanni viene PRIMA fatto udire ( ... e udii il numero ... ) un numero e come questo numero era stato formato; e POI ( dopo queste cose guardai ... ) gli viene mostrata la grande folla.

Quindi, questa visione di Giovanni si compone di due momenti: quello uditivo e quello visivo. E Giovanni esplicita in modo chiaro questi due momenti usando i due verbi ("udii" e "vidi") relativi a questi due momenti, ma l'oggetto di entrambi i verbi è lo stesso gruppo, che prima viene espresso col numero udito e poi viene visto con gli occhi.





io capisco che Giovanni ode il numero dei 144000 poi vede la grande folla ,che senso avrebbe chiamare in 2 modi diversi se erano lo stesso gruppo ?

comunque anche il tuo ragionamento non fa una piega