00 26/12/2014 07:28
I due solstizi e i due Giovanni
Che il 25 dicembre sia una festa del dio sole mascherata con drappi cristiani, lo dimostra anche un’altra realtà, che cerco ora di descrivere, quella dei due Giovanni, il Battista e l'apostolo.

I due Giovanni sono da sempre i santi patroni della Massoneria.
“... i Massoni ... rimangono nel vago: si dicono Fratelli di S. Giovanni: ma di quale S. Giovanni? Del Precursore o dell’Apostolo Evangelista? Essi non se ne curano e solennizzano indistintamente la memoria di questi due personaggi: il San Giovanni d’inverno e il San Giovanni d’estate.
In realtà essi celebrano i solstizi, perché il fondo del loro culto, come quello degli iniziati in ogni tempo, consiste nella venerazione della gran madre natura, e le loro feste sono quelle del loro benefico sole, nei suoi due apogei.”
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Loro, i due Giovanni, ovviamente, non hanno assolutamente niente a che vedere né con i Massoni, né con i Rosacroce, né con i Templari, ma sta di fatto che questi tre gruppi storici hanno eletto a loro patroni da sempre i due Giovanni, senza neanche fare troppe distinzioni tra i due.
Perché?
Qualcuno dice che il nome “Giovanni”, “Johannes” in latino, derivi da “Janus” nome del dio Giano (Johannes è forse corruzione e derivazione del vecchio Janus, bifronte, che ha in mano le chiavi, con le quali apre o chiude le porte dei cieli “ianua coeli” del vecchio Giano … questo Dio si incarna in una vergine al solstizio di inverno, quando il sole comincia a rinascere ...).
I due Giovanni sono festeggiati il 24 giugno, il Battista, e il 27 dicembre, l’apostolo.
Le loro feste coincidono con i due solstizi, estivo il Battista, invernale l’apostolo.

La parola “solstizio” viene dal latino “solis statio”, cioè “fermata, arresto del sole”.
Il sole, infatti, raggiunge la sua massima distanza dall’equatore celeste e sembra fermarsi, sorgendo e tramontando sempre nello stesso punto sino al 24 giugno, notte di S. Giovanni e riprende il suo cammino inverso. E lo stesso avviene per il solstizio d'inverno: "statio" 21-24 e risalita (rinascita?) il 25 dicembre.
Su questa base, ben a ragione, quindi, qualcuno pensa che i due solstizi siano come due porte (le cui chiavi sono in mano al dio Giano) davanti alle quali il sole si ferma qualche giorno prima di iniziare la sua risalita (solstizio d’inverno) e la sua discesa(solstizio d’estate).

L’attore principale che accomuna i due solstizi è il sole e, guarda caso, la Massoneria, come i Rosacroce e come i Templari, hanno una considerazione tutta speciale per il sole; considerazione che, se non è un culto vero e proprio, deriva però direttamente dall’antico culto del sole, così come dichiara un Maestro Massone:
Per venire al punto centrale, la Massoneria (come dimostrerò per mezzo degli usi, delle cerimonie, dei geroglifici e della cronologia della Massoneria) deriva ed è ciò che rimane della religione degli antichi Druidi; i quali, come i Magi della Persia ed i Preti di Eliopoli in Egitto, erano Sacerdoti del Sole. Essi adoravano questa grande luce, come il grande agente visibile di una grande prima causa invisibile che essi definivano “Tempo senza limiti”.
(Carboneria - T.Paine: Origine della Massoneria)

Ne volete di più? Eccovelo.
Sapete chi fu il primo a proporre la data del 25 dicembre come giorno di nascita di Gesù? Fu nientepopodimeno che Basilde, uno dei tre maggiori maestri gnostici (una specie di … trinità?), operante in Roma, nella chiesa di Roma, intorno alla metà del II secolo, insieme a Marcione e Valentino.
Gli gnostici avevano una considerazione tutta particolare per la luce che illumina, il sole era la fonte della luce, il sole era come la conoscenza (= gnosi) che illumina la via dell’iniziato per arrivare a Dio, alla verità. E chi era l’apostolo prediletto degli gnostici, una specie di vero e proprio patrono (come per i massoni)? ... sì, era proprio lui, Giovanni.


Il giochino era ormai completo: il Cristianesimo si era ormai deformato, mancava solo la sanzione ufficiale e questa arrivò con l’imperatore Costantino che ne fece la religione ufficiale dell’Impero Romano, i vecchi culti erano tutti ben presenti ma “rivestiti” con nuovi abiti.
Il sole diviene Gesù; i suoi due apogei (i due solstizi) diventano i due Giovanni (da Janus, vedi sopra); il vecchio culto del sole rimane, però si maschera (la prima cosa che mi viene in mente è che il Cattolicesimo è tutto un immenso carnevale!).
A favorire il giochino c’è un dato evangelico, di Luca, il quale dice che 6 sono i mesi che distanziano la nascita di Gesù da quella del Battista, esattamente come 6 sono i mesi di distanza fra i due solstizi.
L’altro Giovanni, l’apostolo, il preferito dagli gnostici, anch’essi, più o meno consapevolmente, adoratori del sole, al pari di Templari, Rosacroce e Massoni, è la seconda porta del dio Janus, il dio bifronte: due facce, due morali, come la Chiesa Cattolica.

Quindi sole e solstizi suoi apogei, Gesù e i due Giovanni. Veramente una bella costruzione, non c’è che dire!
Il vecchio paganesimo, che è culto della natura, aveva vinto; come direbbe il Gattopardo: aveva cambiato tutto (gli abiti) per non cambiare nulla!