Una parola oscura: premessa

FORNICAZIONE: UNA PAROLA OSCURA

1 – Premessa
Negli ambienti cristiani la parola “fornicazione” è un po’ una specie di tabù, soprattutto perché non si sa mai con precisione quale significato darle.
Si dice che indichi sesso fuori dal matrimonio, oppure immoralità, condotta dissoluta, e comunque sempre in relazione al sesso.
L’impressione che si ricava dalle varie definizioni che si leggono dai vocabolari o dai testi di religione di qualsiasi confessione cristiana, è che sia il sesso in sé ad essere il vero tabù e che dietro la parola “fornicazione” si nasconda, in realtà, una sessuofobia più o meno inconscia; sessuofobia che deriva da secoli di paure nei confronti di questa facoltà umana, il sesso, che pure è stata voluta da Dio stesso. Il sesso dà piacere e sembra essere proprio questo piacere l’oggetto di tutte le paure e di tutte le proibizioni in materia.

Tuttavia questa parola esiste ed è usata nella Parola di Dio.
Ma con quale significato è usata dalla Parola di Dio?
Gli scrittori ispirati, cosa avevano in mente quando usavano questa parola?
E i loro lettori, cosa capivano leggendo questa parola negli scritti ispirati?
Queste sono domande che dobbiamo porci sempre se vogliamo capire bene il senso della parola in questione.

Altra considerazione.
La Chiesa di Cristo moderna si propone, fin dalla sua nascita dal Movimento di Restaurazione, di ritornare al vangelo cioè alla genuina predicazione di Gesù e dei suoi apostoli.
Tornare al vangelo, allora, significa capire cosa volevano annunciare e insegnare gli scrittori del NT quando sceglievano certe parole e non altre. A tal proposito, ricordiamoci che era lo Spirito Santo stesso a guidarli nelle loro scelte.
Pertanto, se noi vogliamo veramente seguire gli insegnamenti del NT dobbiamo anche conoscere esattamente quale significato veniva dato dagli apostoli alle parole che usavano.
Se noi volessimo dare ai vocaboli del NT il significato che hanno oggi, dopo secoli di evoluzione culturale della nostra società, andremmo incontro a grossissimi errori.
Un esempio è la parola “chiesa”. Noi oggi diciamo tranquillamente “ci vediamo in chiesa” oppure “vado in chiesa”, e per “chiesa” intendiamo l’edificio nel quale andiamo.
Ma nella testa di chi scriveva (e di chi leggeva) il NT questo significato era assolutamente assente; esso è nato dopo secoli di Cattolicesimo che rendeva sacro il luogo in cui i credenti si riunivano, ma per gli apostoli tale significato era assolutamente inesistente, per loro “chiesa” significava l’insieme dei credenti; ad essere sacro non era un luogo o un edificio ma le persone che si riunivano insieme nel nome di Dio e di Gesù. Per cui noi, oggi, per capire l’insegnamento del NT in proposito, dobbiamo sapere cosa Paolo o Giovanni o altri intendevano col termine “chiesa”.

Lo stesso deve avvenire per ogni altro vocabolo che si legge nel NT.


Scopo del presente scritto è quello di esaminare tutti i passi del NT nei quali ricorre il termine “fornicazione”, o i suoi derivati, per vedere con quale significato venisse usato dagli scrittori del NT e, conseguentemente, cosa capissero, nel leggerlo, i lettori a loro contemporanei: in questo modo sapremo utilizzare tale termine, nel contesto delle nostre esistenze, nel suo vero significato e non trasformato dall’evoluzione culturale della nostra società.
Dopodichè, si vedrà da dove tale termine trae la sua origine e, infine, come vengono trattati i “fornicatori” dal NT e, conseguentemente, come anche noi oggi dovremmo trattarli
Quindi verrà una conclusione.