Poi Lutero stesso disse:
Martin Lutero, il padre del Protestantesimo, diceva:
"Io vi prego di non preoccuparvi del mio nome e di non chiamarvi "luterani", ma Cristiani. Chi è Lutero? La mia dottrina non è mia; io non sono stato crocifisso per alcuno. L'apostolo Paolo non avrebbe mai permesso che qualcuno si dichiarasse appartenente a Pietro o a Paolo, ma voleva che tutti i convertiti si dicessero appartenenti a Cristo. A qual prò io, misero sacco di cenere e polvere, darei il mio nome ai Figlioli di Dio? Cessate, miei cari amici, di aggrapparvi a nomi partitari e distintivi, abbandonateli tutti e chiamiamoci soltanto Cristiani di Cristo, dal quale la dottrina ci proviene" (Stork, "Life of Luther", p. 289).
Il fatto che poi però comunque la chiesa, che nacque sotto il Riformatore Lutero si chiamasse luterana era solo per motivi pratici onde evidenziare quella specifica dottrina che si distinse dalla chiesa cattolica ortodossa oppure da altre chiese nate dalla Riforma come per esempio la chiesa Riformata sotto Calvino.
Pensa se tutte quelle chiese oppure altre chiesa protestanti nate dopo come il movimemnto dei Fratelli, gli avventisti oppure i pentecostali ecc, si sarebbero chiamate "chiesa di Cristo", probabilmente i vostri fondatori Scotto Stone ecc avrebbero ancora scelto il nome chiesa di Cristo?
Ma dai, mica ci vuole tanto per arrivarci...
"Ciò che tu eviteresti di sopportare per te, cerca di non imporlo agli altri" (Epitteto)
Col concetto cristiano della vita, l'amore non è una necessità e non si esercita su nulla; esso è una facoltà essenziale dell'anima umana. L'uomo ama, non perché ha interesse di amare questo o quello, ma perché l'amore è l'essenza dell'anima sua, perché egli non può non amare.
La dottrina cristiana insegna all'uomo che l'essenza dell'anima sua è l'amore, che la sua felicità non è di amare la tale o la tal altra entità, ma bensì il principio di tutto, Dio, ch'egli ha coscienza di contenere in sé. Ecco perché egli amerà tutti e tutto.
(Tolstoj)