... dopo tutto questo, qualcuno ha pensato che l'unica fonte di verità doveva essere solo il Nuovo Testamento, perchè solo il NT era ispirato dallo Spirito Santo e quindi solo esso conteneva la verità.
Pensato questo, sono passati ai fatti e cioè sono usciti dalle varie chiese di cui erano stati membri fino a quel momento e hanno iniziato a riunirsi per proprio conto dandosi il nome che trovavano scritto sul NT, appunto.
Ed erano tutte chiese indipendenti l'una dall'altra, senza nessun capo o centro direzionale che dicesse loro cosa era giusto e cosa dovessero predicare la domenica, perchè ogni comunità possedeva la Bibbia e lì poteva leggere la verità.
E Cristo era (ed è) riconosciuto da tutti come capo, ed era (ed è) lui a regnare DIRETTAMENTE (strano a dirsi, vero?) e non per mezzo della chiesa, come dice, ipocritamente, la Chiesa Cattolica.
Qundi posso dire tranquillamente che la chiesa di Cristo è "caduta dal cielo", come dici tu, cioè è stata fondata da Gesù Cristo Figlio di Dio, mentre il Movimento di Restaurazione è stato voluto e fondato da uomini come noi. Devo dire uomini molto illuminati e coraggiosi, perchè non era facile, più di 200 anni fa, mettersi contro la situazione dominante.
E fortuna che erano negli Stati Uniti, perchè qui da noi in Europa avrebbero dovuto patire parecchio!
Qualcuno ha pensato... Chi?
Ed è anche oggi ancora cosi?
Secondo la dottrina della cdc solo NT è ispirato da Dio?
"Ciò che tu eviteresti di sopportare per te, cerca di non imporlo agli altri" (Epitteto)
Col concetto cristiano della vita, l'amore non è una necessità e non si esercita su nulla; esso è una facoltà essenziale dell'anima umana. L'uomo ama, non perché ha interesse di amare questo o quello, ma perché l'amore è l'essenza dell'anima sua, perché egli non può non amare.
La dottrina cristiana insegna all'uomo che l'essenza dell'anima sua è l'amore, che la sua felicità non è di amare la tale o la tal altra entità, ma bensì il principio di tutto, Dio, ch'egli ha coscienza di contenere in sé. Ecco perché egli amerà tutti e tutto.
(Tolstoj)