00 28/05/2012 20:26
Siamo pronti ? Queste due parole nascondono in se stesse altre domande o perlomeno fanno nascere dei dubbi ai quali di sicuro, guardandoci attentamente dentro, potrebbero far nascere delle insicurezze in ognuno di noi.
A volte durante la predica sento dire "se Gesù dovesse tornare in questo momento siete pronti? L'impostazione della domanda è già sbagliata di per se, perchè la domanda dovrebbe includere anche la persona che pone la domanda, quindi "siamo pronti?" La Bibbia dice che tutti abbiamo peccato e per questo tutti abbiamo bisogno del perdono, ed è questa la ragione per la quale il Signore Gesù ha sacrificato se stesso, affinchè credendo in Lui si ottenesse il perdono per la salvezza dell'anima e l'accesso alla vita eterna. Detta così, sembrerebbe facile, ma il credere in Gesù comporta anche certi altri atteggiamenti che dimostrino che l'individuo "crede". Questi atteggiamenti o comportamenti da avere, senza tirarla per le lunghe, li troviamo perfettamente elencati nei dieci comandamenti, dove certamente, senza togliere priorità agli altri, il più importante sarebbe "Ama il tuo prossimo come te stesso" difatti in Marco 12,31 Gesù disse "Ama il tuo prossimo come te stesso". Non vi è alcun altro comandamento maggiore di questi», e la conferma ce la dà Romani 13.8-10 .
A questo punto, tenendo bene in mente quanto detto fin'ora, e cercando di essere il più possibile sinceri con noi stessi, possiamo dire di essere veramnete pronti?
Siamo credenti che ci "cambiamo di abito" quando usciamo dalla sala di culto?
Siamo credenti che in chiesa mostrano un sorriso a 32 denti e poi nelle mura domestiche diventiamo irascibili con chi ci sta intorno?
Siamo credenti che pretendiamo di essere amati ma poi ci viene difficile contraccambiare lo stesso amore ricevuto?
Siamo credenti che amiamo la nostra chiesa, ma sopratutto abbiamo un amore sconsiderato per il nostro portafoglio?
Non basta alzare le mani in chiesa, cantare a squarciagola, elevare preghiere, e ripetere amen per confermare quello che dice il predicatore o il pastore, se non si ha amore per il prossimo (e non dimentichiamo che Dio vede) l'unico modo per essere salvati è la grazia incodizionata di Dio, ma fino a quel momento, quando saremo alla Sua presenza, non potremo sapere realmente come sarà.
Quindi non è essere credente la condizione che ci permette di essere salvati, è semplicemente il mezzo, che l'uomo deve far funzionare nel modo giusto.