00 29/09/2012 12:13
Per iniziare lo studio del libro/libri di Samuele bisogna osservare cosa accade nel primo capitolo.
Questo primo capitolo può essere grosso modo diviso in tre possibili sezioni.
La prima sezione è introduttiva all'argomento e cerca di spiegare la "prodigiosità" della nascita di Samuele e comprende i primi 10 versetti.
I versetti da 11 a 18 sospendono il "ritratto di famiglia" per ritrarre Anna, la madre di Samuele sola a pregare nel tempio di Silo e presentano con qualche dettaglio anche la figura di Eli, il sacerdote che presiedeva quel santuario.
Gli ultimi versetti 19-28 narrano della nascita di Samuele, del suo essere svezzato e poi, portato al tempio, come previsto dal voto fatto da Anna.
Bisogna prima di tutto collocare l'episodio nel giusto periodo storico. Il popolo di Israele vive in Canaan ormai da qualche secolo, ma non ha il pieno controllo del territorio.
Dio ha protetto il suo popolo ogni volta che ce ne è stato bisogno con l'elezione e la "scelta" di Giudici, figure che vanno viste più che come coloro che praticano la giustizia, come dei "salvatori" carismatici inviati in tempo di crisi. Dopo la morte di Sansone, però, questo ufficio ha avuto una certa crisi e vi sono stati forti contrasti anche all'interno delle stesse tribù.
Le vicende della nascita di Samuele si collocano in questo quadro e sono importanti soprattutto perché Samuele, ultimo giudice (ma anche sacerdote a profeta) di Israele è anche colui che eleggerà i re e che darà, quindi, una svolta decisiva alla storia di questo popolo.
Il libro inizia con un episodio che richiama altri episodi precedenti nella storia di Israele: la nascita di un figlio da una donna sterile.
La simbologia di quanto accade è chiara: Dio può generare un grande uomo da un ramo sterile, ove lo voglia, e la sua azione avverrà quando deciderà sia opportuno farla.
Samuele, la sua nascita, rappresentano una risposta di Dio alle esigenze degli uomini di Israele che, benché in quel determinato momento vivessero un periodo di serenità, rischiavano di sprofondare in un periodo di forte conflittualità.