00 29/01/2014 12:03
Questo numero compare solo due volte in tutta la Bibbia ed entrambe in Apocalisse-Rivelazione: 7, 4 e 14, 1. Non c’è traccia in altri libri e già questo fatto la dice lunga.

Di essi vengono date alcune caratteristiche. Vediamole.
Apocalisse 14, 4: Essi sono quelli che non si sono contaminati con donne, poiché sono vergini

Questo particolare, se preso alla lettera, ci dice con Cristo andranno solo maschi, visto che solo un maschio può “contaminarsi” con donne. E quindi nessuna donna potrà mai far parte di quel gruppo che Giovanni vede intorno all’Agnello.

Poi ci dice che nessun uomo sposato potrà mai farne parte, non essendo vergine in quanto sposato.
Povero Pietro! Apostolo di Gesù, della ristrettissima cerchia dei testimoni diretti della persona di Gesù che non può stare insieme al suo maestro sul monte!! E, probabilmente, anche qualcun altro dei dodici era sposato e quindi escluso dal novero dei 144000.
Sarà mai possibile? Eppure il passo è molto chiaro, se preso alla lettera.
Ma Apocalisse è un libro di immagini con le quali Giovanni, usandole, vuol dare un messaggio che è solo rappresentato da tali immagini.

CONTAMINAZIONE – Il Vecchio Testamento pone molta attenzione sulle cose pure e sulle impure; le seconde sono da evitare perché il solo averci a che fare rende impura, cioè contamina, la persona che le tocca o le fa.
Ci sono degli elementi, delle cose o delle situazioni che provocano impurità.
Fra questi abbiamo la nascita (Levitico 12, 1-8), la morte (Numeri 19, 11 / Deuteronomio 26, 14), l’atto sessuale (I Samuele 21, 4 / Esodo 19, 15) e tutto quello che ha a che fare con gli organi genitali, come le mestruazioni nelle donne (Levitico 15, 19) e la perdita di liquido seminale negli uomini (Levitico 15, 16).
Questo elenco mostra cose che sono parte essenziale della vita degli esseri umani, senza le quali non potrebbe nemmeno esistere la stessa umanità.
Ma che siano o che rendano impuro chi le pratica non significa necessariamente che siano cattive o peccaminose; significa soltanto che sono nettamente contrapposte a Dio, che è spirito, e che è indispensabile, quando ci si vuol presentare davanti a Dio, esserne esenti come per voler essere il più possibile simili a Lui.
Sappiamo infatti che è proprio la debolezza della nostra carne che ci fa commettere il male, cosa che a Dio non capita essendo spirito e quindi privo di debolezze. Per cui possiamo dire che tutto quello che maggiormente è proprio della carnalità è da evitare nel momento in cui ci si presenta davanti a Dio.

La contaminazione assume valore diverso a seconda della prospettiva da cui la si guarda:
- per la Legge di Mosè certe cose contaminano fisicamente. Quindi ciò che vale per Mosè è il semplice dato fisico;
- per i profeti certe cose non sono buone, e quindi contaminano, se non sono accompagnate da una giusta disposizione dell’animo (vedi il caso del digiuno in Isaia 58, 5-8). Per i profeti l’importanza viene trasferita dal fatto meramente fisico alla disposizione d’animo con cui si fa un qualcosa;
- per Gesù la contaminazione non dipende dalle cose ma da quello che c’è dentro l’uomo (vedi Marco 7, 18-23). Per cui l’importanza, contaminazione e o non contaminazione, è tutta nella persona.
E allora risulta evidente che il "sono quelli che non si sono contaminati con donne, poiché sono vergini" non è altro che un’immagine, un simbolo usato da Giovanni per far capire che solo chi è “pulito dentro”, chi è “puro di cuore” (Matteo 5, 8) può stare con l’Agnello;. Giovanni usa un’immagine presa dal Vecchio Testamento trasformandone il valore in base agli insegnamenti di Gesù.

E’ evidente che questa è una caratteristica di ogni cristiano fedele a Gesù e al suo insegnamento, che sia maschio o femmina, che sia sposato o vergine.