È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!

Studiamo la Bibbia on line

I 144000: secondo

  • Messaggi
  • OFFLINE
    AlfredoGennari
    Post: 630
    Città: PIAN DI SCO
    Età: 76
    Sesso: Maschile
    00 29/01/2014 20:53
    Seconda caratteristica.
    Apocalisse 14, 4: Essi sono stati riscattati fra gli uomini per essere primizie a Dio e all’agnello.

    Tutti i credenti in Cristo sono stati riscattati dal suo sacrificio sulla croce. Molti passi del Nuovo Testamento fanno pensare proprio che chiunque abbia fede in Gesù viene riscattato dal suo sangue: Matteo 20, 28 / I Timoteo 2, 6 / I Pietro 1, 18.

    Così anche tutti i credenti in Cristo sono indicati come primizie dell’umanità: Giacomo 1, 18.

    Dunque, anche questa caratteristica dei 144000 fa pensare a un solo gruppo di persone e cioè a tutti i credenti in Cristo.


    Terza caratteristica.
    Apocalisse 7, 4-8: ... 144000 segnati di tutte le tribù dei figli d’Israele: della tribù di Giuda 12000 segnati ...

    Se prendiamo alla lettera questa caratteristica, dobbiamo per forza pensare che solo Ebrei possono essere quelli che stanno con l’agnello. Sarà mai possibile?
    Pensate un po’: se eliminassimo tutti i non Ebrei (come suggerirebbe questo passo), tutte le donne e tutti gli uomini sposati (come sembrerebbe essere suggerito da 14, 4), non sarebbe per niente agevole raggiungere il numero di 144000!!

    Ma se invece pensiamo che anche l’indicazione “tutte le tribù d’Israele” sia un simbolismo tratto dal Vecchio Testamento per indicare il popolo di Dio, allora risulta evidente, ancora una volta, che tutti i credenti in Cristo compongono il popolo di Dio, qui simbolicamente raffigurato dalle 12 tribù d’Israele.


    Quarta caratteristica.
    Apocalisse 7, 14: Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione.

    Cosa sarebbe questa “grande tribolazione”?
    Questa espressione viene usata in un solo altro caso in tutto il Nuovo Testamento e precisamente in Matteo 24, 21.
    E qui si sta parlando, molto evidentemente, di quanto sarebbe successo, di lì a pochi decenni, ad opera dei Romani che distrussero Gerusalemme e il tempio stesso, decretando la fine definitiva del culto ebraico. Lo vediamo dai precedenti versetti di Matteo 24 e in particolare dal v. 16 che parla esplicitamente di “Giudea”; mentre Luca nel parallelo passo di 21, 20 parla di “Gerusalemme circondata da eserciti”.

    Sarà mai possibile che Apocalisse 7, 14 stia alludendo a quell’evento storico e che i 144000 provengano tutti da quella carneficina? Mi sembra assolutamente improbabile!

    E allora anche questa espressione “grande tribolazione” deve avere un significato simbolico.
    Ed è Matteo stesso, in 24, 21, a metterci sulla giusta strada; infatti dice ... allora vi sarà una grande tribolazione, quale non v’è mai stata dal principio del mondo fino ad ora, né mai più vi sarà.
    E, in effetti, quei giorni del 70 d.C. vedranno accadere qualcosa che mai era stata né mai più sarà e cioè la fine (vedi Ebrei 8, 13 e anche Marco 9, 1) di quel culto che Dio stesso aveva voluto e con essa fine sarebbe stato sancito per sempre il nuovo culto basato unicamente sulla fede in Gesù.

    E allora il simbolismo è proprio questo: così come la distruzione del vecchio culto sarebbe stata una cosa assolutamente nuova, così anche questa grande folla proveniva da qualcosa che non era mai stata prima e cioè da una persecuzione provocata e voluta dalle autorità civili le quali tutto il Nuovo Testamento invitava a rispettare;
    l’espressione “grande tribolazione” è dunque un simbolo per indicare qualcosa di mai avvenuto prima, viene usata da Giovanni per indicare proprio le persecuzioni contro i credenti in Cristo.

    Nella sua breve storia, la chiesa di Cristo aveva avuto problemi solo dai Giudei, mai si sarebbe aspettata che le autorità ritenute originate da Dio stesso (vedi soprattutto Romani 13, 1-3 ma anche I Pietro 2, 13-17 e Luca 20, 20-26) si potessero scagliare contro di essa.
    Contro le autorità i credenti non avevano armi, sembrava che Dio stesso si fosse messo contro di loro – ma Apocalisse spiega che, in realtà, è Satana, e non Dio, a servirsi delle autorità e a scatenarle contro i credenti in Cristo.

    Ecco il significato di “grande tribolazione”.
    Ancora una volta si parla di un solo popolo di Dio.
    Se distinzione si vuol fare, può essere solo quella fra i credenti uccisi fisicamente e quelli non uccisi fisicamente..
  • OFFLINE
    Orchidea
    Post: 520
    Sesso: Femminile
    00 30/01/2014 14:19
    Testimonianze bibliche indicano che la tribolazione abbattutasi su Gerusalemme nel 70 E.V. additava una tribolazione ben più grande. Circa trent’anni dopo la distruzione di Gerusalemme, fu detto all’apostolo Giovanni, a proposito di una grande folla proveniente da ogni nazione, tribù e popolo: “Questi sono quelli che vengono dalla grande tribolazione”. (Ri 7:13, 14) Poco prima l’apostolo Giovanni aveva visto “quattro angeli” trattenere venti distruttivi perché si potesse finire di suggellare i 144.000 schiavi di Dio. Questo suggellamento ha evidentemente a che fare con il ‘radunamento degli eletti’ che Gesù predisse avrebbe dovuto seguire la tribolazione abbattutasi sulla Gerusalemme terrena. (Mt 24:31) Quindi la “grande tribolazione” deve venire dopo che gli eletti sono stati radunati e suggellati completamente, e quando i quattro angeli liberano i quattro venti perché soffino sulla terra, sul mare e sugli alberi. (Ri 7:1-4) Il fatto che una grande folla ‘venga dalla grande tribolazione’ indica che sopravvive. Questo è confermato da un’espressione simile che ricorre in Atti 7:9, 10: “Dio era con [Giuseppe], e lo liberò da tutte le sue tribolazioni”. La liberazione di Giuseppe da tutte le sue tribolazioni non significò solo che fu aiutato a sopportarle, ma anche che sopravvisse ad esse.
    Si noti che l’apostolo Paolo parlò dell’esecuzione del giudizio di Dio sugli empi come di una tribolazione. Egli scrisse: “Ciò comprende che è giusto da parte di Dio rendere tribolazione a quelli che vi fanno tribolare, ma, a voi che soffrite tribolazione, sollievo con noi alla rivelazione del Signore Gesù dal cielo con i suoi potenti angeli in un fuoco fiammeggiante, allorché recherà vendetta su quelli che non conoscono Dio e su quelli che non ubbidiscono alla buona notizia intorno al nostro Signore Gesù”. (2Ts 1:6-8) Il libro di Rivelazione mostra che “Babilonia la Grande” e la “bestia selvaggia” hanno recato tribolazione ai santi di Dio. (Ri 13:3-10; 17:5, 6) È dunque logico che la tribolazione che si abbatte su “Babilonia la Grande” e sulla “bestia selvaggia” faccia parte della “grande tribolazione”. — Ri 18:20; 19:11-21.
  • OFFLINE
    AlfredoGennari
    Post: 630
    Città: PIAN DI SCO
    Età: 76
    Sesso: Maschile
    00 30/01/2014 15:57
    Re:
    io.donna, 30/01/2014 14:19:



    Testimonianze bibliche indicano che la tribolazione abbattutasi su Gerusalemme nel 70 E.V. additava una tribolazione ben più grande. Circa trent’anni dopo la distruzione di Gerusalemme, fu detto all’apostolo Giovanni, a proposito di una grande folla proveniente da ogni nazione, tribù e popolo: “Questi sono quelli che vengono dalla grande tribolazione”. (Ri 7:13, 14)






    Ma Giovanni scrive prima del 70, non c'è mai stata nessuna persecuzione dei cristiani da parte dell'imperatore Domiziano, come vorrebbero i sostenitori di una data di stesura di Apocalisse nel 96 d.C.
    I due storici romani del I secolo-inizio II secolo, cioè Svetonio e Tacito non dicono assolutamente nulla circa una persecuzione di Domiziano, mentre entrambi parlano della persecuzione di Nerone fra il 64 e il 68: ed è in questi anni che Giovanni scrive Apocalisse.
    Per cui, la grande tribolazione di Matteo può essere solamente quella del 70, quando Gerusalemme e il tempio vengono distrutti.
    Qualsiasi accenno a grandi tribolazioni avvenute dopo il 70 non ha nessun appoggio nelle Scritture.
    E, inoltre, bisogna anche pensare che tutti i libri del Nuovo Testamento sono stati scritti prima della distruzione di Gerusalemme e del tempio; anche la lettera agli Ebrei, che parla diffusamente dei rituali dei sacrifici nel tempio, non accenna mai a un tempio distrutto ma a un tempio sempre esistente.
    Anche Apocalisse, nel cap. 11 nei primi versetti, parla del tempio come di un qualcosa ancora esistente.
    Pertanto non si può dire che nel Nuovo Testamento ci possa essere un qualsiasi accenno a una grande tribolazione posteriore al 70 d.C.