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Il velo in testa alla donna

Ultimo Aggiornamento: 20/07/2012 18:47
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13/05/2012 18:44

deve portare il velo la donna ?
vorrei aprire un a discussione sul velo in testa che devono mettere le donne nella Chiesa quando pregano o profetizzano .
In 1 Co 11 Paolo indica come le donne dovrebbero portare il velo , uso il condizionale perche' poi ci sono diverse interpretazioni , interpretazioni e non discernimento nello spirito xche' se fosse discernimento nello Spirito dovrebbe unificare in una unica interpretazione la parola scritta .
Pace a tutti
Alessio
15/05/2012 16:44

Re: deve portare il velo la donna ?
alessio1956, 13/05/2012 18.44:

vorrei aprire un a discussione sul velo in testa che devono mettere le donne nella Chiesa quando pregano o profetizzano .
In 1 Co 11 Paolo indica come le donne dovrebbero portare il velo , uso il condizionale perche' poi ci sono diverse interpretazioni , interpretazioni e non discernimento nello spirito xche' se fosse discernimento nello Spirito dovrebbe unificare in una unica interpretazione la parola scritta .
Pace a tutti
Alessio



Ciao Alessio,
per quello che sento io il velo è un simbolo e se una donna si sente con il cuore di metterlo che lo metta, ma se non lo mette, ma prega con il cuore e con spirito non credo che il Signore faccia caso al velo!
Se non sbaglio ci sono infiniti passi del A.T. e N.T. dove si evince che Dio non è interessato ai formalismi ma con quanto cuore e amore ti accosti a lui.

Pace

Fabio

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15/05/2012 21:18

Il velo per le donne
Secondo me si fa molta confusione su questo argomento. Spesso ho sentito dire che il velo è una consuetudine sociale valida per certi ambienti o per certe società e che, dato che nel nostro occidente non è più usato, allora è inutile parlarne e Paolo è un pò troppo legato alle consuetudini del suo tempo. Conseguenza di questo discorso è il dire che: poichè non è pensabile che le donne di oggi portino il velo, allora neanche è pensabile che possano pregare o profetizzare. Ragionamento piuttosto strampalato ma che mi è capitato più volte di sentire.
Però Paolo, in I Corinzi 11, fa un discorso ben preciso. Stabilisce prima una gerarchia - Dio Cristo uomo donna - e poi afferma che una donna che desideri pregare deve dare un segno chiaro per tutti che rispetta la suddetta gerarchia. In quel tempo un segno preciso era il velo in testa: abbiamo oggi qualche altro segno che mostri chiaramente questo rispetto della gerarchia? forse no. E allora non vedo perchè una donna non debba mettere in testa un velo per mostrare che rispetta la posizione sua e dell'uomo.
Ma non tutte le donne debbono portare il velo, bensì solo quelle che desiderano fare cose (pregare e profetizzare, dice Paolo) che potrebbero dare adito a pensieri sbagliati. Le altre donne si metteranno magari una pentola, o non si metteranno nulla in testa, questo dipende unicamente dalle usanze contingenti.
Credo veramente impensabile che Dio si occupi di stabilire la moda da seguire.
Aronne
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16/05/2012 19:48

velo
pace a voi

si , voglio aggiungere come ricorda sempre un Pastore Svizzero che
Gesu' e' lo stesso ieri, oggi e per sempre !!!
vale a dire che la parola e' cosi' e cosi' la si deve rispettare .

che ne pensate ?

Alessio
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16/05/2012 21:04

velo
Ciao Alessio, il tuo "Pastore Svizzero" mi ha fatto venire in mente un episodio abbastanza divertente.
Qualche anno fa, nella predica tenuta durante la celebrazione di un matrimonio in una chiesa cattolica, il prete che ministrava la cerimonia, accennando all'attuale papa, lo definì "Pastore Tedesco". L'immagine che viene in mente è abbastanza divertente.
I pastori, tedeschi o svizzeri, sono tutti belli e buoni ma non credo ci sia bisogno di loro per dire che Cristo è lo stesso ieri oggi e sempre (Ebrei 13, 8).

E' vero, la Parola deve essere rispettata così com'è. Ma questa è una frase troppo generica che si può ritrovare in bocca a chiunque, dal cattolico al testimone di Geova. Credo che si debba sempre entrare nel merito, perchè troppe volte mi è capitato di constatare che quel che dice a me un determinato passo della Scrittura non è la stessa cosa che dice a un altro. E questo non perchè la Parola sia ambigua, ma perchè è la testa di ognuno di noi che è diversa, a volte anche molto diversa, da quella di altri.
Aronne
21/05/2012 12:02

Sulla questione del velo propongo sotto uno studio di Gianni Montefameglio tratto dal suo sito.

Per motivi di lunghezza del testo propongo sotto solo il link da cui poter leggere lo studio:

www.biblistica.it/1/la_questione_del_copricapo_femminile_3791...
28/05/2012 17:26

Questo è un argomento delicato, il quale porta sempre a discussioni a volte anche un pò accese, sono del parere che non si può sempre ripetere la solita frase che la Bibbia debba essere rispettata così com'è.
Ve l'immaginate oggi le lapidazioni in caso di adulterio, fare il culto il sabato, circoncidere i figli maschi, seppellire i morti nei sepolcri ecc.
È vero che oggi i tempi sono cambiati e che la Bibbiaa debba essere applicata così come è, ma è altrettanto vero che per applicare la Bibbia ai tempi moderni c'è da tener presente il contesto nel quale viviamo.
Un esempio pratico... il setttimo giorno è oramai da diverso tempo diventato la domenica, quindi è logico dedicare il culto al Signore la domenica, si potrebbero fare anche altri esempi, ma non voglio dilungarmi troppo sull'argomento. Tempo fa posi questa domanda ad un pastore, il quale mi diede una risposta più che plausibile, mi disse che fra i primi cristiani si convertivano anche prostitute, le quali come segno di riconoscimento gli venivano tagliatii capelli per essere facilmente riconoscibili e dato che nonci dovevano essere discriminazioni fra le donne, venne applicata la regola che le donne dopvevano coprirsi il capo in modo da sembrare tutte uguali.

Il velo non fa una donna più cristiana di un'altra e Dio guarda la predisposizione del cuore di una persona, che questa abbia peccato o meno.
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27/06/2012 12:12

Re:
D.G, 5/28/2012 5:26 PM:

Questo è un argomento delicato, il quale porta sempre a discussioni a volte anche un pò accese, sono del parere che non si può sempre ripetere la solita frase che la Bibbia debba essere rispettata così com'è.
Ve l'immaginate oggi le lapidazioni in caso di adulterio, fare il culto il sabato, circoncidere i figli maschi, seppellire i morti nei sepolcri ecc.
È vero che oggi i tempi sono cambiati e che la Bibbiaa debba essere applicata così come è, ma è altrettanto vero che per applicare la Bibbia ai tempi moderni c'è da tener presente il contesto nel quale viviamo.
Un esempio pratico... il setttimo giorno è oramai da diverso tempo diventato la domenica, quindi è logico dedicare il culto al Signore la domenica, si potrebbero fare anche altri esempi, ma non voglio dilungarmi troppo sull'argomento. Tempo fa posi questa domanda ad un pastore, il quale mi diede una risposta più che plausibile, mi disse che fra i primi cristiani si convertivano anche prostitute, le quali come segno di riconoscimento gli venivano tagliatii capelli per essere facilmente riconoscibili e dato che nonci dovevano essere discriminazioni fra le donne, venne applicata la regola che le donne dopvevano coprirsi il capo in modo da sembrare tutte uguali.

Il velo non fa una donna più cristiana di un'altra e Dio guarda la predisposizione del cuore di una persona, che questa abbia peccato o meno.



&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&

Dio stesso ha stabilito il giorno del culto il sabato,il giorno del Suo riposo.Il giorno e` Sabato,e come regola doveva essere rispettato. Non possiamo scusarci ne e` necessario dilungarsi per cose che sono ingiustificate. Perche` hanno cambiato in Domenica ancora non lo so,ma il culto domenicale non e` il culto ordinato da Dio. Veramente non so che significa l`esempio della prostituta con il Sabato che Dio ha santificato. La CC e` sempre stata permissiva in molte cose,percio` tutto e` valido per loro giustificazione.

" I sorrisi sono poca cosa,a dire il vero,ma sparsi lungo il sentiero della vita,il bene che fanno e` inestimabileGender: Male
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27/06/2012 15:47

Il sabato, come la circoncisione, era il segno distintivo del vecchio popolo di Dio, Israele, in mezzo al mondo dei Gentili, cioè dei non Ebrei: osservare il sabato era come dire esplicitamente "sono Ebreo". Israele è stato il primo popolo a suddivividere il tempo con ritmo di 7 giorni, nessun altro popolo conosceva la settimana.
Quando viene Gesù cambia tutto, non va dimenticato: scompare il tempio con tutto il suo culto sacrificale, scompare il sistema sacerdotale e levitico: Gesù diventa il centro e il fulcro della nuova fede e del nuovo culto fatto in spirito e verità.

E se il centro è Gesù, che difficoltà c'è a pensare che, se culto a Dio vogliamo rendere, questo non debba essere incentrato proprio su ciò che concerne il Salvatore Gesù, e quindi la sua morte e risurrezione, che va ricordata, con la cena del Signore, proprio perchè la comunità si rinfreschi sempre la memoria su ciò che le ha portato salvezza.

E se questo ricordo viene fatto dalla comunità proprio nel giorno della risurrezione di Gesù (è su questo evento che si basa tutta la nostra fede, I Corinzi 15, 17), che cosa c'è di strano?

Gesù è risorto il giorno dopo il sabato, il sabato era l'ultimo giorno della settimana, per cui il giorno dopo era il primo giorno della settimana: la comunità del NT ricorda il sacrificio di Gesù col pane e il vino proprio il primo giorno della settimana (Atti 20, 7 / I Corinzi 16, 2).
Non vedo il problema, visto che è una prassi della chiesa presenti gli apostoli.

Solo il nome "domenica" non trova origine nella Scrittura; esso deriva dal latino "dies domini" (= giorno del signore) ed è stato introdotto dall'imperatore Costantino nel 313 d.C.
Anche il fatto che sia festivo e non lavorativo non viene dalla Scrittura ma da una legge imperiale. Prima di allora il cristiani si riunivano o all'alba, prima di andare al lavoro, o la sera dopo il lavoro, e in genere si riunivano nelle case: questo lo conosciamo da testimonianze provenienti dal mondo pagano.

Ma il sabato non ha più senso, perchè il nuovo popolo di Dio è la chiesa, il vecchio popolo ha cessato il suo compito:
"Or quel che diventa antico e inveccchia, è vicino a scomparire", diceva l'epistola agli Ebrei 8, 13, e di lì a pochi anni, nel 70 d.C., il tempio di Gerusalemme, con tutto il suo sistema sacerdotale e cultuale basato sui sacrifici, sarebbe definitivamente scomparso. Compreso il sabato.
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27/06/2012 18:10

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27/06/2012 19:01

Interessante lo studio che proponi, CristianaLibera, ma che secondo me, come del resto tutti gli studi sull'argomento che mi è capitato di leggere, non tocca il punto sottinteso sempre: tutte le donne devono portare il velo?
E mi sembra abbastanza evidente che solo le donne che pregano o profetizzano durante l'assemblea di culto - perchè è di questo che si sta parlando, visto che poco più sotto (dal v. 17) Paolo parlerà della cena del Signore e questa veniva fatta nell'ambito del culto - solo quelle, dunque, che pregano e profetizzano nel culto devono portare il velo come segno che non vogliono per niente sovvertire la gerarchia presentata da Paolo al v. 3, che è il punto partenza di tutta l'argomentazione.
Le altre donne possono tranquillamente portarlo o non portarlo, a secondo di come preferiscono
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29/06/2012 18:00

Re:
AlfredoGennari, 27/06/2012 19.01:

Interessante lo studio che proponi, CristianaLibera, ma che secondo me, come del resto tutti gli studi sull'argomento che mi è capitato di leggere, non tocca il punto sottinteso sempre: tutte le donne devono portare il velo?
E mi sembra abbastanza evidente che solo le donne che pregano o profetizzano durante l'assemblea di culto - perchè è di questo che si sta parlando, visto che poco più sotto (dal v. 17) Paolo parlerà della cena del Signore e questa veniva fatta nell'ambito del culto - solo quelle, dunque, che pregano e profetizzano nel culto devono portare il velo come segno che non vogliono per niente sovvertire la gerarchia presentata da Paolo al v. 3, che è il punto partenza di tutta l'argomentazione.
Le altre donne possono tranquillamente portarlo o non portarlo, a secondo di come preferiscono



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Riporto qui il testo cruciale che ci fa capire che con molta probabilità non si tratta di un velo, cioè di un "fazzoletto in testa" o altro come copricapo, ma invece di una appropriata acconciatura che identificava la donna come donna e non come un maschio visto che le donne di Corinto avevano la tendenza di mascolinizzarsi, dal punto di vista di quell'epoca, e di quel luogo.

Il termine exousia del v. 10a: «Per questo la donna deve exousian echein sulla sua testa» non è da intendere in senso passivo, come fa la versione CEI 1971 che traduce: «Per questo la donna deve portare sul capo un segno della sua dipendenza»[2]. Exousia infatti non ha mai valore passivo (= potere da subire) né nelle altre nove ricorrenze di 1Cor, né nel Nuovo Testamento, né in tutta la lingua greca. Ha invece sempre senso attivo (= potere da esercitare). L’espressione del v. 10 potrebbe allora significare: «La donna deve avere (un segno del)la propria autorità (da esercitare per esempio nella guida della preghiera o nell’esercizio del carisma profetico)» o, in alternativa: «Deve controllare la sua capigliatura (acconciandola in modo proprio)». Per la prima interpretazione opta la versione CEI del 1997 («Deve portare sul capo un segno dell’autorità») e per la seconda, invece, la Bible de Jérusalem del 1998: «Doit se coiffer convenablement (Deve acconciarsi in modo conveniente)».


Dunque, oggi come oggi quel problema non si pone proprio più, almeno non dalle nostre parti, visto che nessuno ad una donna ai nostri tempi rimproverebbe di essere mascolina soltanto perché porta i cappelli corti.


Questo per prima, secondo:

tu dici "E mi sembra abbastanza evidente che solo le donne che pregano o profetizzano durante l'assemblea di culto".

E secondo te ci sono delle donne durante l'assemblea di culto che non pregano?
Tutti pregano durante una adunanza, anche se lo fanno soltanto in spirito ascoltando colui che presiede una preghiera, e poi dicendo "amen".
Oppure durante il Padre nostro pregato in comunione con tutta l'assemblea dell'adunanza, la messa, il culto o come sempre volete chiamare una riunione di cristiani con Santa Cena.
Per me si tratta semplicemente del fatto che Paolo ammonisce le donne di acconciarsi in modo decente da donna durante le adunanze, tutte.
Almeno cosi la vedo io.


[Modificato da Cristianalibera 29/06/2012 18:02]
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01/07/2012 16:37

Quello che mi ha sempre incuriosito di questo passo è che Paolo ponga come premessa del suo ragionamento la "gerarchia" del v. 3: evidentemente è, per lui, il punto di partenza per spiegare il tutto.
Il velo, o copricapo, deve avere relazione diretta con la premessa, tutto il resto viene in secondo piano, sia il discorso sulle prostitute (non si sa quanto vera sia questa notizia) sia quello sulla chioma lunga o corta.
Il segno di riconoscimento dell'autorità è il motivo del velo (gli angeli del v. 10 riconoscono l'autorità da cui dipendono, cioè Dio, e bene è allora che anche la donna che pregano lo facciano).

Che poi tutte le donne preghino ... recitare tutti insieme una qualsiasi composizione imparata a memoria non è pregare; pregare significa alzarsi in mezzo all'assemblea e rivolgersi a Dio comunicandoGli ciò che si ha nel cuore. Seguire in spirito e poi alla fine dire amen non è la stessa cosa che alzarsi e pregare. Evidentemente questo succedeva nelle primitive comunità cristiane, come anche il profetizzare da parte di donne. E potrebbe benissimo succedere anche oggi che una donna si alzi in mezzo all'assemblea e desideri pregare.
Quindi Paolo, che non ha assolutamente niente contro questa preghiera fatta da donne, vuole però che si faccia con ordine e cioè con rispetto di quella gerarchia che ha premesso a tutto il ragionamento.

Il significato di exousìa che tu riporti, contrasta troppo con la gerarchia che Paolo antepone a tutto il ragionamento: il velo dimostra il rispetto di quella gerarchia.
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02/07/2012 17:27

Velo o non velo, 1° cor. 11: 2,ecc. ecc.
Ciao a tutti, che DIO vi Benedica, certo che mi sento davvero intimorito davanti a tanta bravura letteraria, si usano parole difficili, si citano testi, è tutta una opposizione, certo se paolo parlava cosi, non so quante, ma di sicuro tanta gente restava intontita, delusa,perchè LA PAROLA è scritta per essere capita, è s e m p l i c e, è per quelli che come me, non sono letterati, ma vogliosi di leggere la PAROLA DI DIO.
Scusate, voglio dire che non sono contro i letterati, anzi, ma per altre cose sono senzaltro utili, per LA PAROLA non servono.
Carissimi nel SIGNORE, per me è semplice, Paolo mi ha spiegato tutto in modo facile, perchè lo SPIRITO SANTO lo illuminava,e leggendo così come è, tutti lo possono capire. La donna deve avere un segno sul capo,i capelli lunghi,oppure il velo, così è stabilito da GESU che è la PAROLA di DIO, questo, quando prega o profetizzi, a casa sta come le piace, poi
che l'uomo è...... come CRISTO è..... come DIO PADRE è....., perchè è così difficile?, perchè non lo possiamo digerire?, a ognuno il proprio ruolo?. Fratelli, sorelle, amici io in GESU' il CRISTO vi AMO, e da ignorante se mi sono espresso male vi chiedo scusa. Ciao Dino.
03/07/2012 15:51

Re: Velo o non velo, 1° cor. 11: 2,ecc. ecc.
Dino1048, 02.07.2012 17:27:

Ciao a tutti, che DIO vi Benedica, certo che mi sento davvero intimorito davanti a tanta bravura letteraria, si usano parole difficili, si citano testi, è tutta una opposizione, certo se paolo parlava cosi, non so quante, ma di sicuro tanta gente restava intontita, delusa,perchè LA PAROLA è scritta per essere capita, è s e m p l i c e, è per quelli che come me, non sono letterati, ma vogliosi di leggere la PAROLA DI DIO.
Scusate, voglio dire che non sono contro i letterati, anzi, ma per altre cose sono senzaltro utili, per LA PAROLA non servono.
Carissimi nel SIGNORE, per me è semplice, Paolo mi ha spiegato tutto in modo facile, perchè lo SPIRITO SANTO lo illuminava,e leggendo così come è, tutti lo possono capire. La donna deve avere un segno sul capo,i capelli lunghi,oppure il velo, così è stabilito da GESU che è la PAROLA di DIO, questo, quando prega o profetizzi, a casa sta come le piace, poi
che l'uomo è...... come CRISTO è..... come DIO PADRE è....., perchè è così difficile?, perchè non lo possiamo digerire?, a ognuno il proprio ruolo?. Fratelli, sorelle, amici io in GESU' il CRISTO vi AMO, e da ignorante se mi sono espresso male vi chiedo scusa. Ciao Dino.



Usciamo leggermente fuori dall'argomento...
Spesso viene detta la frase "la Bibbia è sempre uguale sia ieri che oggi" per mettere in evidenza il concetto che la bibbia non è cambiata, giusto, ma questo secondo me è da vedere nel senso spirituale e non nel senso pratico, ad esempio, Dio ha stabilito un giorno di riposo ma non ha detto che questo giorno doveva essere il sabato, come qualcuno ha detto in questa discussione sono stati gli ebrei a "regolamentare" la settimana, quindi ad esempio se io faccio di professione il medico e mi tocca prestare servizio il sabato, che faccio? Faccio morire qualcuno? No, Dio non ha stabilito il sabato, ma lo hanno fatto gli ebrei, mentre il mio giorno per il Signore può coincidere con il mio giorno di riposo, la Bibbia dice che Dio dopo la creazione si riposò, quindi l'uopmo dopo una settimana (6 giorni) di lavoro si deve fermare.
Ribadisco il concetto che anche se la Bibbia non cambia e non deve essere cambiata, il suo significato va applicato al contesto nel quale si vive, oppure possiamo riunirci all'alba prima di andare al lavoro, e dopo una giornata di duro lavoro ci possiamo riunire nuovamente, naturalmente andando in giro con i sandali ed una tunica, e la sera dopo a casa si va a letto senza accendere la tivù...



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03/07/2012 17:05

Velo o non velo, 1° cor. 11: 2,ecc. ecc.
Ciao, DIO ti Benedica e ti aiuti,caro D. G. davvero una bella risposta, scusa ma non sono per niente daccordo, ma ognuno....., comunque, il 1°, il 2°, il 3° e cosi via fino al 7° che in ebraico si dice credo sabact o giù di li,( quelli che lo sanno, te lo diranno), ma io so che significa 7° giorno,e il settimo giorno ti riposerai quindi era un ordine.e basta.
In GESU il SIGNORE ti abbraccio, ciao Dino. P.S. per il dottore, ricorda la pecora caduta nel fosso in un giorno di sabato.
[Modificato da Dino1048 03/07/2012 17:17]
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03/07/2012 17:07

[Modificato da Dino1048 03/07/2012 17:14]
03/07/2012 17:36

Re: Velo o non velo, 1° cor. 11: 2,ecc. ecc.
Dino1048, 03.07.2012 17:05:

Ciao, DIO ti Benedica e ti aiuti,caro D. G. davvero una bella risposta, scusa ma non sono per niente daccordo, ma ognuno....., comunque, il 1°, il 2°, il 3° e cosi via fino al 7° che in ebraico si dice credo sabact o giù di li,( quelli che lo sanno, te lo diranno), ma io so che significa 7° giorno,e il settimo giorno ti riposerai quindi era un ordine.e basta.
In GESU il SIGNORE ti abbraccio, ciao Dino. P.S. per il dottore, ricorda la pecora caduta nel fosso in un giorno di sabato.


Appunto, (riguarda la pecora, o forse era un asino ??? Luca 14.5) Secondo me Gesù voleva affermare che il Sabato non doveva prendersi alla lettera come dicevano i dottori della legge, ma restava sempre un giorno da dedicare al Signore, ritornando poi alla settimana, Dio non ha fatto i cieli il lunedì e la terra il martedì, ma semplicemente seguendo un'ordine di progressione, ossia una cosa dopo l'altra, i giorni sono stati poi ordinati dagli uomini secondo la propria interpretazione.


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03/07/2012 18:07

Riciao, secondo la propria interpretazione si fanno centinaia di sette religiose, io leggo e con l'aiuto dello SPIRITO SANTO capisco ed ap
plico. Ciao il PADRE E GESU' il FIGLIO ti Benedicano Dino.
P.S. la mia cit. riguarda Matteo 12:11, ma questo tu lo hai capito, ne sono certo.
[Modificato da Dino1048 03/07/2012 18:10]
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03/07/2012 18:22

Ciao, se parliamo di interpretazione, si parla di centinaia di gruppi o sette religiose diverse, io, scusa,leggo e con l'aiuto dello SPIRITO SANTO, capisco ed applico,certo sono pronto al dialogo ed accettazione ma con le scritture davanti, senza temere niente,e naturalmente senza aggiungere o togliere alla PAROLA. DIO ti BENEDICA, ciao Dino.
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