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Studiamo la Bibbia on line

Siamo pronti ?

  • Messaggi
  • D.G
    00 28/05/2012 20:26
    Siamo pronti ? Queste due parole nascondono in se stesse altre domande o perlomeno fanno nascere dei dubbi ai quali di sicuro, guardandoci attentamente dentro, potrebbero far nascere delle insicurezze in ognuno di noi.
    A volte durante la predica sento dire "se Gesù dovesse tornare in questo momento siete pronti? L'impostazione della domanda è già sbagliata di per se, perchè la domanda dovrebbe includere anche la persona che pone la domanda, quindi "siamo pronti?" La Bibbia dice che tutti abbiamo peccato e per questo tutti abbiamo bisogno del perdono, ed è questa la ragione per la quale il Signore Gesù ha sacrificato se stesso, affinchè credendo in Lui si ottenesse il perdono per la salvezza dell'anima e l'accesso alla vita eterna. Detta così, sembrerebbe facile, ma il credere in Gesù comporta anche certi altri atteggiamenti che dimostrino che l'individuo "crede". Questi atteggiamenti o comportamenti da avere, senza tirarla per le lunghe, li troviamo perfettamente elencati nei dieci comandamenti, dove certamente, senza togliere priorità agli altri, il più importante sarebbe "Ama il tuo prossimo come te stesso" difatti in Marco 12,31 Gesù disse "Ama il tuo prossimo come te stesso". Non vi è alcun altro comandamento maggiore di questi», e la conferma ce la dà Romani 13.8-10 .
    A questo punto, tenendo bene in mente quanto detto fin'ora, e cercando di essere il più possibile sinceri con noi stessi, possiamo dire di essere veramnete pronti?
    Siamo credenti che ci "cambiamo di abito" quando usciamo dalla sala di culto?
    Siamo credenti che in chiesa mostrano un sorriso a 32 denti e poi nelle mura domestiche diventiamo irascibili con chi ci sta intorno?
    Siamo credenti che pretendiamo di essere amati ma poi ci viene difficile contraccambiare lo stesso amore ricevuto?
    Siamo credenti che amiamo la nostra chiesa, ma sopratutto abbiamo un amore sconsiderato per il nostro portafoglio?
    Non basta alzare le mani in chiesa, cantare a squarciagola, elevare preghiere, e ripetere amen per confermare quello che dice il predicatore o il pastore, se non si ha amore per il prossimo (e non dimentichiamo che Dio vede) l'unico modo per essere salvati è la grazia incodizionata di Dio, ma fino a quel momento, quando saremo alla Sua presenza, non potremo sapere realmente come sarà.
    Quindi non è essere credente la condizione che ci permette di essere salvati, è semplicemente il mezzo, che l'uomo deve far funzionare nel modo giusto.
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    AlfredoGennari
    Post: 630
    Città: PIAN DI SCO
    Età: 76
    Sesso: Maschile
    00 29/05/2012 21:16
    io sono pronto
    e lo sono da parecchi anni, dal lontano 1970 quando, insieme a mia moglie Mirella, mi sono immerso in acqua per la fede che avevo in Gesù Cristo.
    Chi crede in me ha vita eterna(Giovanni 6, 47). Non dice "avrà", dice "ha".
    Significa forse che io non sbaglio mai? Assolutamente no! Ho sbagliato e continuo a sbagliare, ho imparato tante cose ma ancora non ho imparato a non fare neanche il più piccolo errore.
    Ma un elemento importantissimo della mia fede è quello di essere sicuro che il mio "avvocato" (I Giovanni 2, 1) mi sta continuamente giustificando presso il Padre perchè sa che sbaglio per debolezza e non per volontà precisa di sbagliare.
    Se non credessi questo tornerei ad essere cattolico: è troppo più facile! c'è uno incaricato di "assolvermi", basta che gli racconti qualcosa con la giusta contrizione e quello ... "ego te absolvo in nomine ...".
    Gesù ha versato il suo sangue per ripulirmi, io devo riconoscere il mio o i miei errori, dare frutti degli del ravvedimento e quel sangue mi lava ogni volta.
    Altrimenti ... come avrebbe mai potuto dire Davide, che ha commesso adulterio sfacciatamente con Betsabea e praticamente fatto uccidere il marito di lei, come avrebbe potuto dire "io ho sempre posto il Signore davanti agli occhi miei"?
  • fabio-1967
    00 31/05/2012 16:20
    Premetto che aldilà della mia età anagrafica, sono rinato in Cristo un anno fa e quindi spero mi perdonerete se scrivo, come si dice a Roma , de core e de panza , ma proprio ieri sera, ho avuto l’apice di una profonda crisi, di quelle crisi che ti fanno venire in mente tante brutte domande tipo:
    Ma la mia fede è genuina oppure è uno stato d’animo?
    Perché credo?
    Ma sarà tutto frutto della mia immaginazione?
    Avrà ragione lo scrittore Odifreddi a definire i cristiani, cretini?
    Ma perché da migliaia di anni gli uomini si accipigliano sulle scritture bibliche ognuno estrapolando la propria verità?
    Sono le scritture conformate, per essere ambigue nella loro interpretazione?
    Perché non capisco alcune (molte) scritture?
    Perché, per la mia sensibilità animalista, non riesco a leggere parte del Levitico?

    E a queste ed altre molte domande prego Dio che mi dia risposte.
    Lui a volte risponde e a volte tace…!
    E penso: avrà i suoi buoni motivi per tacere…ma io non mi do pace ed a volte mi sembra d’impazzire.

    Ho fatto questa lunga premessa e spero che Alfredo Gennari, malgrado nel regolamento inviti ad essere brevi, mi perdoni la lunghezza di questo scritto, che non ha lo scopo di tediarvi con i miei problemi, ma vuole essere il mio contributo a questa bella e profonda domanda posta da D.G.

    Sono pronto? - A volte penso di si A volte penso di no!
    A volte penso : Cristo vieni presto che non resisto più ed a volte sempre egoisticamente penso: Cristo ritarda perché mi piacerebbe capire di più del messaggio di Dio all’uomo.
    Quanto sono piccolo e miserabile!
    Malgrado questi dualismi interiori, la mia piccola fede spesso mi spinge a pensare che la mia salvezza non è preconfezionata nella conversione ed il battesimo, penso che non è un pacco regalo chiavi in mano che Dio ci dona solo perché siamo belli e buoni e ci ama.
    La sua grazia mi permette di avere il dono, ma poi io l’amore agli occhi di Dio me lo devo guadagnare altrimenti non sono tanto diverso da come ero prima della mia conversione.
    Si lo so è vero che Dio ci ama indipendentemente dalla nostra reazione nel ricambiare, ma è anche vero che Dio mi giudicherà anche per quanto amore io gli ho saputo dimostrare e come fare allenamento di questo amore? Con il prossimo!!!!

    Bene per farla breve, stamattina presto ero seduto tranquillo nell’unico posto dove molti uomini possono stare tranquilli (gli uomini sanno perfettamente del luogo a cui mi riferisco), quando leggo, un po’ con malavoglia, una lezione di un corso biblico che ho deciso di fare on line.
    Il corso esordisce con:

    Dio è amore e cita 1 Giovanni 4:8-16 :
    8 Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. 9 In questo si è manifestato per noi l'amore di Dio: che Dio ha mandato il suo Figlio unigenito nel mondo affinché, per mezzo di lui, vivessimo. 10 In questo è l'amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che egli ha amato noi, e ha mandato suo Figlio per essere il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati. 11 Carissimi, se Dio ci ha tanto amati, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri.
    12 Nessuno ha mai visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e il suo amore diventa perfetto in noi. 13 Da questo conosciamo che rimaniamo in lui ed egli in noi: dal fatto che ci ha dato del suo Spirito. 14 E noi abbiamo veduto e testimoniamo che il Padre ha mandato il Figlio per essere il Salvatore del mondo. 15 Chi riconosce pubblicamente che Gesù è il Figlio di Dio, Dio rimane in lui ed egli in Dio. 16 Noi abbiamo conosciuto l'amore che Dio ha per noi, e vi abbiamo creduto. Dio è amore; e chi rimane nell'amore rimane in Dio e Dio rimane in lui.

    E penso quasi sobbalzando: porca vacca qui Dio, per l’ennesima volta, stà tentando di dirmi qualcosa, ma siccome a volte ho la mente deviata cosa vado a pensare prima di tutto? “sarà corretta la traduzione? devo verificare se in greco ha lo stesso significato!!! Ma siccome visto il luogo in cui ero non avevo un computer sotto mano mi sono meglio concentrato sulle parole iniziali e finali del testo di 1 Giovanni e prendendo per buona la traduzione in italiano leggo: Chi non ama non ha conosciuto Dio e chi rimane nell’amore rimane in Dio e Dio rimane in lui.
    Ecco fatto svelato il mistero delle mie crisi dovute ad un periodo più o meno lungo senza amore, senza amore per me stesso, senza amore per gli altri, senza amore per Dio e il senza amore dove mi ha portato??? In una strada lunga e buia piena di vicoli ed incroci chiusi.
    Ecco che il maggiore comandamento che D.G. cita nel suo topic,Marco 12, 28-31 raggiunge il suo massimo apice ed importanza fondamentale nell’essere pronti o meno.
    Non posso dire di essere pronto se non provo amore, perché se non provo amore a cascata non posso capire l’amore di Dio per me e non posso dare amore ai miei fratelli!
    Quindi concordo con D.G. che non basta andare in chiesa con i sorrisoni e le strette di mano e poi nell’attimo successivo razzolare male, fare prediche tese più ad esaltare il predicatore che il Verbo,non mostrare un filo d’amore ed essere come spesso capita a me isolazionisti! Se facciamo così forse dovremmo rivedere i termini e le motivazioni della nostra conversione, perché forse c’è qualcosa che non và.

    "Ama il tuo prossimo come te stesso". Non vi è alcun altro comandamento maggiore di questi»,
    Se il Figlio di Dio si è espresso con così estrema chiarezza penso che l’unico motivo plausibile è che questo è la chiave di tutto l’evangelo per avvicinarsi ad essere veramente pronti!!!!

    Fabio

  • D.G
    00 31/05/2012 17:32
    Evviva la sincerità, evviva l'essere razionali, evviva l'analisi sincera di se stessi.

  • D.G
    00 31/05/2012 18:22

    Malgrado questi dualismi interiori, la mia piccola fede spesso mi spinge a pensare che la mia salvezza non è preconfezionata nella conversione ed il battesimo, penso che non è un pacco regalo chiavi in mano che Dio ci dona solo perché siamo belli e buoni e ci ama.
    La sua grazia mi permette di avere il dono, ma poi io l’amore agli occhi di Dio me lo devo guadagnare altrimenti non sono tanto diverso da come ero prima della mia conversione.
    Si lo so è vero che Dio ci ama indipendentemente dalla nostra reazione nel ricambiare, ma è anche vero che Dio mi giudicherà anche per quanto amore io gli ho saputo dimostrare e come fare allenamento di questo amore? Con il prossimo!!!!



    Ho riletto nuovamente la tua osservazioni e con questo credo che tu abbia proprio azzeccato il significato dell'essere pronti. È vero che siamo salvati per grazia, ma è anche vero, che non è il battesimo in acqua che salva, se esaminiamo attentamente il versetto atti 16.31 che dice "Credi nel Signore Gesù e sarai salvato tu e la tua casa", non significa come a volte qualcuno mi ha detto "basta che in famiglia crede uno che anche gli altri sono salvati", spesso diamo sempre interpretazioni che ci fanno comodo, ma in realtà il versetto citato presume che dalla conversione di uno possano accettare il Signore anche altri componenti della famiglia.

    Per quanto riguarda Alfredo, è vero che il versetto dice "chi crede in me ha vita eterna", ma si deve sottolineare il fatto che il credere comporta anche un cambiamento radicale della propria vita, difatti la conversione è anche un cambiamento di rotta, dirigersi in un'altra direzione ecc. Una persona potrà anche battezzarsi ma se poi continua a percorrere la vecchia via, basterà il battesimo in acqua a dargli la vita eterna?

    La Bibbia dice che anche i demoni credono e tremano, quindi il credere è vincolato anche dalle azioni che ne conseguono.
    Ho conosciuto pastori solo per "titolo" che si comporta(va)no peggio di queli del "mondo", allora non è l'essere nella fede da tanti anni, essersi battezzati o fare opere buone, ma è il cercare di mettere in pratica gli insegnamenti di Gesù, facendo questo, si diventa veri testimoni della fede cristiana mostrando il cambiamento e questo può portare anche altri ad accettare il Signore Gesù nel proprio cuore come personale Salvatore, Il vero cristiano con il battesimo in acqua, si spoglia del vecchio uomo per ricominciare una nuova vita in Cristo Gesù e l'azione stessa del battesimo è il mostrare al "mondo" l'intenzione del cambiamento, ma questo non è detto che avverrà, quindi non basta fare solo l'immersione, ma bisogna convergere con il proprio cuore verso una nuova vita dove il faro che indica la direzione da seguire Gesù.
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    AlfredoGennari
    Post: 630
    Città: PIAN DI SCO
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    00 31/05/2012 19:31
    Ciao D.G.
    Tu scrivi:
    Per quanto riguarda Alfredo, è vero che il versetto dice "chi crede in me ha vita eterna", ma si deve sottolineare il fatto che il credere comporta anche un cambiamento radicale della propria vita, difatti la conversione è anche un cambiamento di rotta, dirigersi in un'altra direzione ecc

    Ma non l'avevo detto anch'io? Ti riporto qui la frase:
    ... io devo riconoscere il mio o i miei errori, dare frutti degli del ravvedimento ...

    Non ho certamente parlato di sola fede, tipo quella dei demòni.
    Alfredo
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    MrPio
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    00 31/05/2012 20:22
    Il post di Fabio nella sua schiettezza e sincerità racchiude un pensiero che dovrebbe fare riflettere tutti(e non perchè sono di parte [SM=g27985] )

    Ho letto e pensato e ripensato a questa domanda... sono pronta?Sicuramente non basta essere battezzati per essere salvati,
    ma certo non c'è un "metodo" o una trafila di cose da fare per assicurarsi di essere pronti. Ed è questo che a volte mi preoccupa.Io posso aiutare i poveri, assistere il mio prossimo, posso essere un esempio per tutti, predicare Cristo, andare in missione... ma come dice Paolo se non ho amore...

    Rifletto sul fatto che forse è' facile pensare che chi si limita ad essere "casa e chiesa" senza magari dare segni evidenti di amore per il prossimo o che sembra "predichi bene e razzoli male" non sia pronto, e potrebbe invece essere spontaneo pensare che chi invece dedica l'intera vita a Cristo con missioni e lavoro costante per Lui lo sia, ma io non ne sono tanto convinta.

    Mi fa pensare ad es.la scrittura di Giovanni 2:23-25

    23 Mentre egli era in Gerusalemme, alla festa di Pasqua, molti credettero nel suo nome, vedendo i segni miracolosi che egli faceva. 24 Ma Gesù non si fidava di loro, perché conosceva tutti 25 e perché non aveva bisogno della testimonianza di nessuno sull'uomo, poiché egli stesso conosceva quello che era nell'uomo.

    La valutazione che fece il Figlio di Dio sugli uomini che credettero in Lui si basò sullo stato del cuore non sulle apparenze. Come dice anche Geremia 17:9-10

    9 Il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa, e insanabilmente maligno;
    chi potrà conoscerlo?
    10 «Io, il SIGNORE, che investigo il cuore, che metto alla prova le reni, per retribuire ciascuno secondo le sue vie,secondo il frutto delle sue azioni».

    è questo che mi "preoccupa", che mi ha sempre preoccupato; il fatto che Lui possa vedere il mio cuore e vedere quindi tutto il marcio che ho dentro.

    Se devo basarmi su questo: no non sono pronta, come potrei esserlo? il mio cuore è altalenante, quindi dovrebbe arrivare nel momento in cui è in "buona".
    A parte la battuta io prego che il Signore ogni giorno purifichi il mio cuore e prego per la Sua misericordia. Nonostante i miei sforzi, solo se mi laverà fino alla fine col Suo sangue potrò essere pronta.

    Gesù esortò tantissimo ad essere vigilanti:
    Perchè esortare così tanto a vegliare se bastasse credere in Lui o essere battezzati?

    Luca 21:36 Vegliate dunque, pregando in ogni momento, affinché siate in grado di scampare a tutte queste cose che stanno per venire, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo».

    Io penso che Gesù ci dica di pregare in ogni momento perchè: "chi pensa di stare in piedi, guardi di non cadere." Solo pregando potremo non solo resistere alle tentazioni, ma essere sempre in contatto con Dio perchè come disse Gesù lo spirito è pronto ma la carne è debole. E noi siamo di carne, ma non possiamo nasconderci dietro alla debolezza della nostra carne perchè il Signore ci ha dato la chiave per vincerla.

    E' un argomento che fa riflettere davvero molto, ad esempio sul fatto che comunque non dobbiamo avere paura come dice 1 Gv 4:18.

    A me personalmente danno forza le Scritture e ringrazio Dio per la Bibbia. Come disse Paolo:

    "Egli vi renderà saldi sino alla fine, perché siate irreprensibili nel giorno del Signore nostro Gesù Cristo."1Co1:8

    oppure

    E ho questa fiducia: che colui che ha cominciato in voi un'opera buona, la condurrà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù. Fl 1:6

    La scelta di seguire Cristo penso vada rinnovata ogni giorno e ho fede in Dio che farà quello che ha detto in questi ultimi passi.

    Come ha scoperto Fabio, il segreto sta tutto nell'amore, e pregando per tutti, anche se in quel giorno immagino saremo prostrati "ai Suoi piedi", nell'amore di Dio saremo pronti.

    Perdonate anche me per la lungaggine... è più forte di me a volte scrivere papiri [SM=g27995]

    [Modificato da MrPio 31/05/2012 20:25]
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    AlfredoGennari
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    00 01/06/2012 08:18
    pronti o non pronti
    Scusate la mia testa dura: mi vorreste spiegare che cosa significa "essere pronti"?
    Se Gesù dovesse ritornare in questo momento, come dovrei essere io per ritenermi pronto?
    Alfredo
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    MrPio
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    00 01/06/2012 10:11
    il punto secondo me non è spiegare cosa significa essere pronti, perchè nella Parola Gesù stesso ce lo dice.
    Mi vengono in mente molte scritture, ad es. la parabola delle dieci vergini, e quella dei talenti. Oppure quello che Gesù disse:
    Con la vostra costanza salverete le vostre vite.Lu 21:19

    Badate a voi stessi, perché i vostri cuori non siano intorpiditi da stravizio, da ubriachezza, dalle ansiose preoccupazioni di questa vita e che quel giorno non vi venga addosso all'improvviso come un laccio;Lu21:34

    e quella che ho già citato

    Vegliate dunque, pregando in ogni momento, affinché siate in grado di scampare a tutte queste cose che stanno per venire, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo».Lu21:36

    Quindi se si è così e si è "svegli" quando tornerà saremo pronti. Ma se fosse stato così semplice Gesù non avrebbe esortato più volte a vegliare.

    Per me il punto è quello che ha detto D.G. e con cui sono d' accordo
    D.G, 28/05/2012 20.26:

    Siamo pronti ? Queste due parole nascondono in se stesse altre domande o perlomeno fanno nascere dei dubbi ai quali di sicuro, guardandoci attentamente dentro, potrebbero far nascere delle insicurezze in ognuno di noi.


    Si deve essere coscienti che come ha detto Alfredo solo grazie al sacrificio di Gesù noi possiamo essere salvati, non saremo mai in grado di non sbagliare, ma il fatto forse di continuare ad esaminarsi può dare modo di essere sempre svegli e lucidi nel guardare a quella che è la volontà del Padre come dice 2Co13:5, e penso che Gesù ci disse determinate cose proprio perchè sa quanto è facile perdersi, credendo di essere nella strada stretta mentre invece si è passati alla larga. Dopotutto le cose scritte nella Parola servono a tenerci svegli e quindi essere pronti.
    [Modificato da MrPio 01/06/2012 10:20]
  • D.G
    00 01/06/2012 14:05
    Alfredo, anche io a detta di altri mostravo i segni del "buon credente" e questo forse mi ha fatto "cullare negli allori", nel senso che in qualche modo mi ha fatto un pò inorgoglire, ma la Bibbia è chiara, la nostra fede verrà provata. Sono successe delle cose nella mia comunità che hanno evidenziato dei punti sui quali io enfatizzavo, alla fine con il mio comportamento ho dovuto ammettere a me stesso di aver sbagliato e questo mi ha portato un pò in crisi. Ho dovuto ammettere che tra il dire e il fare c'è davvero in mezzo il mare. Sai dove sono caduto ? Proprio sull'amore (fraterno) e pensare che scrivevo tanti bei pensierini sul nostro giornalino... il Signore ci mette continuamente alla prova, proprio per permettere a noi stessi di riconoscere i nostri punti deboli e cercare di migliorare, ecco perchè Egli dice anche "chi avrà perseverato fino alla fine", come vedi insieme a tutte le promesse che ci fa, porta sempre in risalto la condizione, che poi è quella che spinge il credente a cercare di migliorare per far si che possa ottenere quello che come credente si desidera, ossia la salvezza.
    Spesso ci troviamo in situazioni nelle quali ci accorgiamo del consenso degli altri, e questo forse comincia un pò a coprire i nostri punti deboli, ma come è scritto nella Sua parola, "«Io, il SIGNORE, che investigo il cuore, che metto alla prova le reni,
    per retribuire ciascuno secondo le sue vie,
    secondo il frutto delle sue azioni».
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    AlfredoGennari
    Post: 630
    Città: PIAN DI SCO
    Età: 76
    Sesso: Maschile
    00 02/06/2012 15:45
    pronti o non pronti
    I pagani avevano una certezza: quella di offrire i loro sacrifici ai loro dei (falsi) e di essere quindi a posto con loro e poter fare le proprie cose con tranquillità e sicurezza.
    Poi è venuta la Chiesa Cattolica e tutto è cambiato: nessuno era più sicuro di niente, se non trovavi un confessore al momento giusto eri "del gatto", come si dice.
    Nel mezzo c'è stato un certo Gesù che ha dato sicurezza. Non più, ovviamente, negli dei pagani nè in offerte sacrificali, ma in lui. Infatti lui sapeva benissimo che avremmo continuato a commettere errori perchè la nostra umanità è troppo debole per non commetterne; e allora ci ha rassicurato dicendoci che il suo sangue era sempre lì a salvarci, bastava che noi riconoscessimo, di volta in volta, i nostri errori (e per far questo bisogna essere svegli) e ci proponessissimo e ci sforzassimo di non commetterli più.
    Questa è la sicurezza in cui voglio vivere e allora dico, rispondendo alla domanda iniziale di D.G., io sono pronto.
    Alfredo
  • D.G
    00 04/06/2012 17:51
    pronti o non pronti ; Paganesimo

    Il Paganesimo ha diverse ramificazioni a seconda della zona nella quale veniva praticato, dato che il cristianesimo si è espaso nell’era dell’impero romano voglio tenere in considerazione solo questo tenendo conto che fino alla cristianizzazione (ossia definire il cristianesimo come religione di stato) altre forme di paganesimo sono andate via via intrecciatesi a quello romano.Il paganesimo romano fu la religione praticata a Roma e in tutti i territori dell'Impero Romano fino all'imposizione del Cristianesimo. Una delle caratteristiche del paganesimo romano è che era legato alla sfera civile, familiare e sociopolitica e questo portava a definire il culto verso gli dei un dovere morale e civico, in quanto solamente il rispetto per il sacro e l'adempimento dei riti, poteva assicurarsi la pace degli dei per il bene della città, della famiglia e dell'individuo. (il discorso si potrebbe ancora dilungare ma come definizione credo che basti )

    pronti o non pronti ; Cattolicesimo

    Il cattolicesimo lo definirei quasi una religione di comodo, creatasi quando l’impero romano si è accorto che anche sterminando i cristiani, questi crescevano di numero. Lo definirei quasi un mix tra il cristianesimo (apostolico) e il paganesimo, difatti ad sempio si può osservare il culto alle statue (o falsi dei) per ottenere la/le grazia/e, inoltre basta entrare in una chiesa cattolica per vedere file di “santi” , uno per ogni tipo di grazia, inoltre il cattolicesimo ha anche “messo d’accordo” cristiani e pagani, persecutori e perseguitati, definendo nuove regole come ad esempio una nuova “specie di leviti” denominati clero, con a capo il papa. Il cattolicesimo ha introdotto anche l’indulgenza, ossia pagare una x somma per accedere al paradiso, naturalmente passando dal purgatorio (atra invenzione cattolica)

    pronti o non pronti ; Gesù

    Come dici tu, in mezzo c’è Gesù, ma Gesù è stata la grazia che Dio ha concesso all‘umanità, “affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. “
    Ma il credere comporta anche un modo di fare che questo debba testimoniare in cosa si crede ossia, mostrare la fede, ma non agli uomini con opere ma a Dio, spalancando il proprio cuore per mostrarGli quello che vi è nascosto, ecco che la propria fede diventa il motivo per il quale si può diventare coeredi di Cristo e ci dà la possibilità di ricevere il perdono. Ma questo è un “patto” che và rinnovato ogni giorno, ossia ogni giorno bisogna mostrare atti della propria fede, portare le proprie colpe a Gesù e fare segni di pentimento.
    Ricordo che durante una trasmissione televisiva condotta da un frate, costui affermava che Dio è così buono che perdona tutti a prescindere dalle proprie colpe (magari pagando l’indulgenza), se così fosse sarebbe un Dio ingiusto, ma la Bibbia ci mostra un Dio giusto e magnanimo, ecco che per questo Egli ci ha donato la grazia per mezzo del sacrificio di Gesù, e la grazia ossia il perdono dei peccati, la otteniamo credendo nel suo nome e credere nel suo nome non si restringe al significato della parola stessa, ma esercitando i segni del significato della parola stessa.
    Oggi se osservo quello che succeede nel mondo Cristiano compreso quello evangelico, mi faccio sempre più convinto di quello che dice la Parola “molti sono i chiamati ma pochi gli eletti” ecco perchè io preferisco dire che non sono pronto ed eventualmente ottenere la salvezza per grazia, ma non dimentichiamo che ottenere la salvezza per grazia non ci à il diritto di affermare di essere pronti.


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    AlfredoGennari
    Post: 630
    Città: PIAN DI SCO
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    Sesso: Maschile
    00 04/06/2012 18:20
    pronti o non pronti
    Caro D.G., non volevo fare disquisizioni più o meno storiche o filosofiche sul paganesimo o altre religioni; e comunque vedo che si sta andando in quella direzione per cui ci si sta allontanado dal tema originario che era: se Gesù dovesse tornare ora, in questo momento, siamo o non siamo pronti?
    Io ho risposto: sì, sono pronto, e ho anche esposto il perchè. Non mi piace girare in tondo.
    Alfredo
  • D.G
    00 04/06/2012 18:57
    Caro Alfredo, se ti senti pronto buon per te.
    Comunque deduco anche che l'interpretazione personale su quanto dice la Parola e la causa di tante denominazioni cristiane, che tutte ritengono di essere nel giusto, mentre le altre sono in errore.
    Ricordo un certo pastore che faceva e fa tante belle prediche e studi e poi alla fine si è scoperto di aver divorziato e convivere con una del suo staff. Mah!!! Questo dovrebbe essere un'esempio di cristianesimo?
    Questo dovrebbe signifare mettere in pratica la parola di Dio?
    Ho visto un videoclip che lascia veramente riflettere sull'argomento, si intitola 6000 per il paradiso, in breve trattasi di un uomo che morto si ritrova alle porte del cielo, ma per potervi accedere deve superare un test, nonostante quest'uomo si vantava di essere stato un buon credente, colui che lo interrrogava gli mostrava sempre un punto nel quale aveva fallito, alla fine anche lui fa la fatidica domanda ; ma allora chi si salverà? non ti dico la risposta, ma se hai la possibilità di vederlo, è veramente convincente e riflessivo.
    Ribadisco, se Gesù dovesse tornare in questo momento io non mi sento pronto ma mi affido alla sua grazia !
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    AlfredoGennari
    Post: 630
    Città: PIAN DI SCO
    Età: 76
    Sesso: Maschile
    00 04/06/2012 20:34
    pronti o non pronti
    Mi dispiace che tu viva nella paura.
    E non mi importa un gran che di esempi di altre persone che sono in qualche modo fasulle. Mi dispiace per loro, se la vedranno loro con Dio.
    Ma non mi sembra che si debba parlare degli altri, si sta parlando di noi stessi, o così almeno è nata la discussione. A me piace restare sui binari iniziali, uscirne significa deragliare in mille discorsi senza arrivare mai a nessuna conclusione.
    Io credo che dobbiamo avere un'idea ben precisa in questa cosa: il messaggio di Cristo mi insegna a non avere paura, a non vivere nella paura. Punto.
    Devo essere attento a come vivo? Certamente!
    Devo essere sveglio? Ovvio!
    Devo chiedere perdono quando mi accorgo di sbagliare? E' fuori discussione!
    Ma con tutto questo io so per certo che Gesù è il mio, e anche il tuo, paraclito presso il Padre e che mi difende continuamente.
    Alfredo
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    alessio1956
    Post: 165
    Città: PRATO
    Età: 67
    Sesso: Maschile
    00 04/06/2012 22:15
    pace a voi e...calma fratelli e sorelle !
    Gesu' Cristo e' morto per noi su quella croce e per mezzo del suo sangue siamo stati lavati ,purificati e resi accettevoli al Padre.
    Non e' per le nostre opere che siamo nati di nuovo , ma per fede , per fede di cio' che Gesu' ha compiuto per noi !!
    Siamo pronti , si che siamo pronti se viviamo in Cristo Gesu' !
    Abbiamo peccato ? andiamo subito dal Signore , perche' se non lo facciamo ci sentiamo allontanati da LUI ,distaccati ,cosi' lo Spirito ci fa sentire , o no ??
    Romani 8 ..ora dunque non c'e nessuan condanna per coloro che sono in Cristo Gesu'.....i quali non camminano secondo la carne , ma secondo lo Spirito !
    Se non ci sentiamo pronti , dobbiamo ''perfezionarci'' e rivedere il nostro cammino in Cristo e non stiamo accettando il sacrificio di Gesu' , ma stiamo ancora sotto il giogo del maligno che ci vuole fare sentire ancora nel peccato , perduti e non accettevoli da essere salvati !
    perfezioniamo la nostra vita ,camminiamo verso la meta sicura , allontaniamoci dal peccato , viviamo in Cristo , EGLI lo ha vinto !!!
    e se siamo in LUI siamo anche noi vincitori !
    facciamoci trovare con olio nelle lampade quando sopraggiungera' lo sposo !! siate pronti , ''vegliando '' e ''illuminando '' la nostra strada per non cadere !

    Pace
  • D.G
    00 05/06/2012 06:45
    Giusto procuriamocene in abbondanza, perchè quando il Signore tornerà non lo sa nessuno, quindi bisogna averne in abbondanza, e come dici tu Alessio, vegliare !!!
    Detta così è facile, ma credo che praticarlo sia un'altro discorso.
    Ve lo ricordate quel passo del fariseo, che pregava con orgoglio e il pubblicano che si pentiva con il capo abbassato, leggendo tutto il passo viene anche detto chi viene giustificato.
    Comunque Alfredo, non bisogna scambiare il dubbio con la paura, io sono del parere che la certezza non la può avere mai nessuno per se stesso, perchè il giudizio non spetta a noi, noi da parte nostra dovremmo solo aver fede, che Gesù nostro avvocato presso il Padre, continui a purificarci con il suo sangue, e per ottenere questo, ognuno dovrebbe mostrare i segni della fede in Lui, cominciando dall'umiltà.
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    AlfredoGennari
    Post: 630
    Città: PIAN DI SCO
    Età: 76
    Sesso: Maschile
    00 05/06/2012 14:12
    pronti o non pronti
    Chi crede in lui non è giudicato, chi non crede è già giudicato perchè non ha creduto nel nome dell'Unigenito Figlio di Dio. Giovanni 3, 18.
    Chi ascolta la mia parola e crede in Colui che mi ha mandato, ha vita eterna e non viene in giudizio ma è passato dalla morte alla vita. Giovanni 5, 24.
    Ragazzi, non ci sono dubbi, queste son certezze.
    Domani perderò la fede? Può darsi, non conosco il futuro!
    Non spetta a me il giudizio? Verissimo!
    Il giudizio spetta a Lui e lo ha già pronunciato!
    Quindi io so già qual'è il Suo giudizio. Vedi i passi sopra.
    Perchè dovrei avere dubbi? Sul domani? Non posso e non devo pensare al domani. Oggi ho la fede: questa è la cosa certa, io vedo dentro di me, dentro gli altri no ma dentro me sì.
    Quindi? ...
    Alfredo
  • D.G
    00 05/06/2012 14:55
    Il perchè avere`dei dubbi è subito detto. Per quantpo ci si possa sentire pronti nel presente, ed il presente è solo la semplice frazione di secondo che si sta vivendo nel preciso momento, il dubbio comincia quando nella prossima frazione di secondo succede qualcosa che ci porta ad un cambiamento, anche momentaneo, ecco che a causa di questa condizione, ci si potrebbe trovare nel dubbio. Il cervello umano non reagisce istantaneamente alle situazioni, ma come una macchina fotografica ha bisogno di qualche frazione di secondo per mettere a fuoco il soggetto, quindi si ha bisogno di mettere a fuoco l'errore, ammetterlo e poi chiedere il perdono (con sincero pentimento), dopo ciò si potrebbe affermare di esere nuovamnete pronti. Ma cosa succederebbe se si stesse vivendo un momento critico nel quale qualcosa ci ha ferito gravemente ed il boccone è così amaro che viene difficile da buttar giù.
    Non credo che ci si possa sentire sempre pronti, no, non lo credo affatto, se penserei una cosa del genere su di me stesso, sarei già in errore, perche penserei di essere perfetto, e la Bibbia lo afferma chiaramente, nessuno è perfetto, ma dal momento che penserei di essere perfetto, mi troverei già in errore, dato che la Bibbia dice che enza umiltà non si può piacere a Dio. Quindi ritorno sul concetto che la salvezza si ottiene per grazia e continuo con le affermazioni sopra citate.
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    alessio1956
    Post: 165
    Città: PRATO
    Età: 67
    Sesso: Maschile
    00 09/06/2012 18:24
    carissimo
    mi ripeto dicendo che se non ci sentiamo pronti e' perche' income il peccato su di noi , come una grossa pietra, un macigno sulle nostre spalle che ci schiaccia continuamente prima di morire!
    Siamo schiavi del peccato !
    in Ebrei 10 e' scritto
    ''Ecco io vengo per ,o Dio, la tua volonta'
    per mezzo di questa volonta' ,noi siamo santificati mediante l'offerta del CORPO DI GESU' Cristo ....fatta una volta per sempre !!!!!!!!!
    (EB 10,9)
    ma ..
    se noi pecchiamo volontariamente dopo avere ricevuto la conoscenza della verita',non rimane piu' alcun sacrificio per i peccati !!! ,
    ma solo una SPAVENTOSA ATTESA DI GIUDIZIO e un ardore di fuoco che divorera' gli avversari (EB 10,26)

    Quindi quale scelta facciamo noi ?? peccato x morte o la vita ?


    Alessio
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